Accanto quella del servizio idrico, la problematica che gira tutta attorno il servizio dei rifiuti e del decoro urbano è un’autentica spina nel fianco dell’amministrazione cittadina.
Una spina ancor più dolorosa in questa fase estiva, con i forestieri dei comuni limitrofi o vicinori e, soprattutto, gli stessi gelesi, avvezzi a comportarsi come spensierati turisti stranieri, assolutamente noncuranti della cosa pubblica.
In particolare i giovani, nel week-end della movida a Macchitella, per citare l’esempio più eclatante, devastano e sporcano senza alcun ritegno, trasformando un quartiere che all’alba sorge alla stregua di un porcile, anche se a macchia di leopardo. La presenza di pochi, piccoli cestini, peraltro per nulla differenziati nella raccolta, d’altro canto non aiuta. Inoltre, gli operai della raccolta, pur ripulendo i cestini, non assolvono al servizio di spazzamento manuale dei rifiuti, lasciando nella sporcizia gli ambienti. O meglio, lasciando nella sporcizia quegli ambienti a cui non provvedono gli stessi commercianti a far pulire, pagando ditte private.
Sicché sono i cittadini, specie i residenti, ad immortalare con tanto di foto il degrado che emerge, pubblicando e denunciando il tutto sui social. Coincidenza vuole che all’indomani la sporcizia scompare, per poi ricomparire nel fine settimana successivo. E’ come la replica di uno stesso film proiettato senza sosta da quando è iniziata l’estate. Il discorso non cambia per altre zone della città, come spiagge, strade, marciapiedi, piazzette, giardini, scalinate, per non parlare delle discariche aperte in periferia e nella zona industriale. Insomma cambiano gli episodi, ma il finale di sceneggiatura è lo stesso: il degrado. Sì, degrado, perché non c’è termine più adatto per descrivere l’immagine di una città che non riesce ancora ad essere … tale: una città, per l’appunto.
La situazione è diventata talmente insostenibile che il sindaco, passato il ferragosto, è sembrato perdere la pazienza, prendendo finalmente di petto la situazione, fino a sfiorare lo scontro con la Tekra. Uno scontro stavolta evitato dallo stesso gestore in proroga del servizio. «In quanto amministrazione siamo determinati – ha dichiarato il sindaco Lucio Greco – a far rispettare il contratto ed in particolare il capitolato speciale d’appalto e tutti i servizi in esso compresi. Qualora il gestore del servizio di raccolta differenziata dovesse continuare a non assicurare alcuni precisi servizi, quali lo spazzamento manuale e meccanico, lavaggio strade e diserbo, ci vedremo costretti ad intervenire anche con provvedimenti estremi. Provvedimenti che vorremmo ad oggi evitare, a fronte di una situazione che però – ribadisce il primo cittadino - non possiamo più tollerare oltre. I servizi particolari che ho menzionato non sono espletati o, se lo sono, solo sporadicamente e male. Il risultato è una città sporca, come risulta all’evidenza dei fatti».
Da parte sua la Tekra ha risposto al sindaco prendendo tempo. Ma Greco è pronto al “piano b”, assicurando i cittadini che «se non ci penserà la Tekra – ha concluso - ci penseremo noi a pulire la città». Insomma se il gestore non provvede, il comune affiderà il servizio di spazzamento manuale e meccanico, lavaggio strade e diserbo a ditte esterne, ma potrebbe profilarsi anche un affidamento diretto alla propria municipalizzata, la Ghelas, che dovrebbe a tal fine dotarsi del macchinario necessario. Ciò aprirebbe uno spiraglio per il reimpiego di diciotto unità lavorative ex Tekra, di cui potrebbero avvalersi la stessa Tekra, ovvero la ditta aggiudicataria, ovvero ancora la municipalizzata affidataria, per lo svolgimento di questi precisi servizi, attraverso magari la formula del “bacino” da formalizzare «presso l’ufficio del lavoro e la prefettura – chiariscono Livio Aliotta e Luca Faraci, rispettivamente legale e segretario provinciale del sindacato Usb – caratterizzato da una sorta di clausola sociale che consentirebbe a questi lavoratori di rientrare nella società chiamata ad espletare questi servizi», a prescindere da chi sarà e dalla procedura che la individuerà.
A conferma che ci troviamo di fronte ad un’autentica spina nel fianco dell’amministrazione, interviene la polemica sul termovalorizzatore, proposto dal presidente della commissione permanente consiliare all’ambiente, il consigliere Rosario Trainito di “Un’altra Gela”, come soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti. Una polemica accesa la settimana scorsa dall’unica consigliere comunale eletta nel movimento 5 stelle, la grillina Virginia Farruggia e rinvigorita dal circolo locale di “Unità Siciliana-Le Api” coordinato dall’ex assessore della giunta Messinese, ing. Flavio Di Francesco: «si tratta di una proposta – precisa con fermezza l’ex assessore – per noi irricevibile, con l’aggravante che non siamo contrari solo noi, ma soprattutto il programma presentato dal patto civico e dal suo candidato a sindaco, poi eletto primo cittadino, Lucio Greco, predisposto accuratamente con la collaborazione degli attuali assessori Terenziano Di Stefano e Giuseppe Licata, allora in rappresentanza dei loro movimenti civici. Un altro punto disatteso del programma – prosegue ed alza il tiro l’ex assessore – su un servizio fondamentale come quello dei rifiuti, in ordine al quale si continua a navigare a vista. Nel programma la parola d’ordine era semmai “rifiuti zero”. Il sindaco faccia un passo in avanti per questa via, mentre il consigliere Trainito, eletto nella lista ammiraglia del sindaco, faccia un passo indietro», dimettendosi dalla presidenza della commissione».
Un aiuto all’amministrazione potrebbe invece arrivare dal capogruppo di “Un’altra Gela” e presidente della commissione permanente consiliare all’urbanistica, Giuseppe Morselli, ovviamente con la collaborazione degli altri componenti, i consiglieri Alessandra Ascia, Enzo Cascino, Diego Iaglietti e Gabriele Pellegrino. Si tratta della proposta di delibera del regolamento per la costituzione della “consulta per il decoro urbano”, che la commissione ha depositato all’ufficio di presidenza retto dal consigliere – anch’egli a sua volta eletto nella lista “Un’altra Gela” – Totò Sammito. Si tratta di un organismo con cui l’amministrazione può utilmente dialogare, allo scopo di intervenire tempestivamente su alcune storture preesistenti ed al contempo allo scopo di pianificare interventi futuri, nel breve e medio termine. Della consulta faranno parte un urbanista, un architetto, un artista, un letterato, un esperto in storia locale, un vivaista, un rappresentante del mondo della scuola, un designer, un esperto in social media e marketing, un rappresentante degli studenti. Per l’artista il posto dovrebbe essere occupato dal maestro Giuseppe Giudice che il presidente Morselli ha ufficialmente e pubblicamente ringraziato per la collaborazione.