Nave greca in odore di scippo? Musumeci tranquillizza Greco

Nave greca in odore di scippo? Musumeci tranquillizza Greco

Ma vuoi vedere che, visto l’andazzo degli ultimi due anni, ci vogliono scippare pure la nave greca o pezzi di essa?

Il dubbio non è solo nostro, evidentemente, se il sindaco Lucio Greco ha sentito il bisogno di farsi ospitare a palazzo d’Orleans dal Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per chiarire i termini del ritorno della nave greca dall’esposizione in Emilia Romagna. 

D’altronde, Il primo cittadino gelese ha candidato ammesso di aver richiesto fortemente l’incontro, per ottenere rassicurazioni sulla “mostra di Ulisse programmata in Sicilia, da tenere, però, nella città di Gela, in un luogo che verrà stabilito nei giorni a seguire”, di modo da iniziare a programmare quanto utile per “non farsi trovare impreparati all’evento”. Sarebbero tre le ipotesi in campo. Quella dell’amministrazione è il sito del palazzo delle ex benedettine. Quella regionale è il bosco littorio. Quella del direttore del parco archeologico è palazzo pignatelli. 

Il recente passato, del resto, conferma la nostra, consentiteci il termine, apprensione. Scippi o non scippi, abbiamo dovuto subire autentiche legnate quando sono entrate in gioco nuove formule lessicali (della serie “acqua potabile ma non bevibile” …, ma intanto la si paga a prezzo pieno!), ovvero risposte generiche (del tipo, sui patti per il sud, “non si può parlare di sottrarre finanziamenti per progetti che ancora non sono stati finanziati” ….. ma intanto si tolgono i soldi per quei progetti e si dirottano altrove!), senza essere meglio specificate. 

Insomma, non è poi così peregrina l’ipotesi per la quale dietro l’affermazione di un ritorno della nave greca in Sicilia “in senso lato”, si possa nascondere la volontà di non farla approdare e/o rimanere a Gela “in senso stretto”. Per dirla tutta, non ci sorprenderemmo se fra qualche mese, pezzi della nave dovessero approdare e/o essere esposti altrove nell’isola, mentre per quanto concerne quello che è rimasto a Gela della nave, o lo si espone in una delle sedi sopra ipotizzate ed ancora in campo, o rimane dentro le casse. Speriamo enormemente di sbagliarci.

Di certo – e su questo non temiamo alcuna smentita – si allungano i tempi. Tanto per il ritorno della nave da Forlì, quanto per l’inizio dei lavori del “Museo del mare” che, per la stragrande maggioranza dei gelesi, dovrebbe ospitare stabilmente e per intero la “triremi” e con essa tutti quei reperti “marini” coperti da polvere nei meandri del museo archeologico locale. Per chi non l’avesse ancora capito, i tempi si spostano in buona sostanza all’anno prossimo, ma l’importanza è che ci si muova ancora in piena legislatura.

La soprintendente provinciale ai beni culturali, dott.ssa Vullo, presente nell’incontro palermitano di inizio mese, ha fatto sapere al sindaco Greco che i pezzi del più antico relitto di nave greca mai rinvenuto nelle coste siciliane, rientreranno a breve e che è confermata la mostra da tenersi a Gela “in attesa della realizzazione nuovo museo”. Ovviamente, dovranno passare diversi mesi anche perché la mostra “è in fase di progettazione”.

Si pensa alla primavera del 2021 per un evento dalla durata semestrale. La sede naturale, in teoria, doveva essere il museo archeologico che ospita il resto della nave, ma anche il museo archeologico avrebbe dovuto già da tempo essere interessato da lavori che ancora non sono iniziati. Si pensa ad altre soluzioni come sopra anticipato. 

Inoltre, la dott.ssa Vullo ha ribadito quanto già sapevamo e cioè che in regione hanno provveduto alla “consegna sotto riserva di legge” nel dicembre 2019 e trattandosi di un “appalto integrato”, in una prima fase il progetto doveva essere tradotto “da definitivo ad esecutivo”. La ditta aggiudicataria ha presentato il progetto esecutivo che “è ancora oggetto di validazione”. La soprintendente ha lasciato intendere che, avendo ottenuto le autorizzazioni necessarie, il progetto a giorni sarà validato, ma – aggiungiamo - i giorni nel frattempo sono diventati mesi (magari a causa del lockdown, chissà). 

In definitiva, per la soprintendente il crono programma è stato finora “rispettato”, nonostante le criticità iniziali dovute al contenzioso di gara. Validato il progetto si passerà alla fase esecutiva vera e propria, per l’appunto, con l’inizio dei lavori del museo del mare nel 2021.