Scrutando l’orizzonte dallo Sturzo, un ricordo di Filippo Collura

Scrutando l’orizzonte dallo Sturzo, un ricordo di Filippo Collura

Per ricordare Filippo Collura, scomparso lo scorso 25 gennaio, non si può non partire da via EttoreRomagnoli, dall’istituto statale d’istruzione superiore Luigi Sturzo che ha diretto per 20 anni.

Lì, da ragazzo, l’ho conosciuto nel 1983 quando è tornato a Gela da preside, e sempre nella sua scuola, come abitualmente amava dire, ci siamo rivisti anni dopo in un istituto che in pochi anni era cresciuto in qualità e quantità, diventando una grossa scuola e punto di riferimento per la città. Collura da preside si poneva il problema di cosa avrebbero fatto gli alunni dopo il diploma, era importante dargli una guida per la scelta e quindi orientarli.

Cominciò a costruire “artigianalmente” delle linee guida per l’orientamento: entrare nel mondo del lavoro o andare all’università, comunque evitare di restare senza fare niente. Cominciarono i corsi post-diploma, finanziati dalla regione e dal ministero dell’istruzione, che guidati dal preside Collura ideammo e realizzammo formando un gruppo di lavoro con docenti, personale amministrativo e professionisti esterni.

Ogni anno dalla Ragioneria, cosi veniva chiamato l’istituto Sturzo, uscivano tantissimi ragazzi che molte volte non avevano possibilità di proseguire gli studi, anche e soprattutto per motivi economici. Così l’idea di creare un rapporto con l’Università di Catania, specificatamente con la Facoltà di Economia, sbocco naturale per chi si diplomava al tecnico commerciale. 

Per accorciare la distanza tra Catania e Gela pensammo a un progetto di tele didattica attraverso più linee telefoniche di rete fissa, primordiale esempio dell’attuale insegnamento telematico, ne studiammo le caratteristiche, le possibilità d’attuazione e le difficoltà. Il preside di Economia, il compianto Emilio Giardina, ci diede ampia disponibilità e insieme al nuovo rettore, Enrico Rizzarelli, all’inizio del 1997 vennero a Gela in un convegno dove, per la prima volta, si parlava della presenza universitaria nel nostro territorio.

Tante idee e tanto lavoro che per la politica e l’amministrazione locale restarono fantasma. Poi, nel 1998 la coalizione di centrosinistra candidò il gelese Collura all’elezioni per la presidenza della  Provincia regionale di Caltanissetta. Vinta la competizione elettorale con un autentico plebiscito nella zona sud della provincia e in particolare a Gela, il nuovo presidente mise subito mano al “Progetto Università” a Gela, finanziato unicamente dalla Provincia regionale di Caltanissetta.

Tornammo dal professore Giardina. L’originaria idea della teledidattica fu abbandonata perché di difficile realizzazione, una duplicazione del corso di laurea non era praticabile perché in Facoltà non c’erano docenti a sufficienza, che fare? La soluzione la trovammo in una illuminata iniziativa, che nel 1996 il rettore Rizzarelli aveva proposto a Siracusa e, venimmo a sapere quasi casualmente, anche a Gela: coinvolgere le scuole superiori d’indirizzo a supporto didattico degli studenti universitari iscritti alle facoltà affollate, Giurisprudenza ed Economia in particolare. 

Con questa ispirazione costruimmo un modello didattico innovativo, per ogni materia venne costituito un team formato dal docente dell’insegnamento e da due collaboratori tutor, scelti e selezionati, uno dal professore tra i suoi assistenti a Catania, l’altro individuato per titoli tra le risorse locali. Si poteva partire, fu steso e siglato il primo accordo di programma, firmato dal rettore Enrico Rizzarelli e dal padre di quella iniziativa il presidente della Provincia di Caltanissetta, il gelese Filippo Collura.

Le azioni nel campo della formazione a favore del territorio continuarono con l’impegno politico di Collura nel consiglio d’amministrazione di Gela Sviluppo, società consortile nata per il rilancio del comprensorio e di cui la provincia era socio. Il risultato fu la gestione di 25 corsi di formazione professionale affidati in delega alle scuole pubbliche e agli enti privati del territorio, tra cui i salesiani di Gela altamente specializzati nella formazione dei saldatori. 

Territorio, un sostantivo molto caro al professore Collura che ha dedicato tutto il suo impegno sociale alla sua valorizzazione, durante i suoi mandati amministrativi è stato  responsabile unico del Contratto d’Aria di Gela, strumento finanziario di programmazione negoziata per attrarre iniziative imprenditoriali, dirette a costruire un modello alternativo e multifunzionale per il territorio gelese. Anche su questo fronte Collura si è impegnato a costruire un gruppo di lavoro per poter meglio supportare la nascita di imprese, alcune delle quali sono ancora oggi attive nel nostro comprensorio.

Scuola e buona politica, binomio inscindibile nella visione di Filippo Collura, sotto la sua presidenza alla provincia si sono avviate e in molti casi anche completate diverse opere pubbliche, specialmente nella zona Sud. Amministratore più che “stratega elettorale”, caratteristica che forse non aiuta l’ambizione personale ma rispecchia meglio il mandato ricevuto dagli elettori, per questo non stupisce che nel ricordare il preside/presidente Collura tanti hanno citato la nascita dell’iniziativa universitaria, da lui fortemente voluta, come simbolo della sua lungimiranza politica.

Quella presenza universitaria, in qualche modo ospitata in spazi ristretta dello Sturzo, trovò l’attenzione di tanti studenti, diversi ripresero l’università che avevano in precedenza abbandonato, non solo diplomati alla Ragioneria e non solo di Gela. Presto molti ragazzi arrivarono da Niscemi, Mazzarino, Acate, Butera e altri comuni.

A cavallo dei due mandati amministrativi di Collura c’erano quattro corsi di laurea, dopo Economia l’accordo fu esteso alla facoltà di Lettere e Filosofia col corso di laurea in Scienze della comunicazione: centinaia e centinaia di studenti, docenti che svolgevano i seminari periodici, i tutor che completavano il programma, supportavano e testavano la preparazione degli studenti. Un modello efficace, con livelli di successo agli esami decisamente più alto rispetto alla media di Catania, tutte le difficoltà e le perplessità iniziali superate: quello che si faceva a Gela era didattica universitaria fatta bene.

Gli studenti diventarono i giusti protagonisti del “Progetto Università e Territorio” ideato da Filippo Collura, un gruppo sempre più folto di giovani permise anche l’elezione di due di loro tra i rappresentanti degli studenti ai consigli delle facoltà di Economia e di Lettere, l’Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu) garantì la mensa per  gli studenti che frequentavano a Gela, attraverso degli accordi con alcuni ristoranti gelesi.

Tanti hanno potuto studiare e laurearsi, con la sola spesa delle tasse universitarie, senza costi di residenza e soggiorno a Catania, docenti di valore delle scuole gelesi e brillanti giovani laureati e dottorati di Gela hanno avuto la possibilità di operare nella didattica universitaria.

I professori dell’Università di Catania ricordano ancora oggi quello che si faceva a Gela, i giovani tutor che venivano da Catania, a quel tempo dottori di ricerca, riconoscono l’importanza dell’esperienza gelese per la loro formazione nella metodologia didattica, molti di loro adesso sono docenti titolari delle varie discipline. 

Quella brillante esperienza prese la via del declino per le consuete beghe della politica del non fare, ma ormai è acqua passata, Filippo ci direbbe di guardare avanti e di pensare a rilanciare il territorio e non fare scappare i giovani da Gela. La presenza dell’Università è un modello di mutamento sociale fondamentale. Riproporla farebbe apprezzare di più i colori del tramonto gelese che potevamo ammirare dal terrazzino della presidenza dello Sturzo.

SCHEDA BIOGRAFICA 

Filippo Collura, 81 anni, nato il 2 gennaio del 1944 a Gela.

Sposato con Emanuela Ciaramella, tre figlie: Sheila, Erika e Alice. Le prime due medici, specializzate in Otorino e Fisiatria.

Laureato in Matematica all’Università di Palermo

Docente di matematica, già da giovanissimo, prima al liceo classico Eschilo e poi all’istituto magistrale Dante Alighieri. 

Preside a 36 anni, prima a Mazzarino e poi a Gela, all’istituto Luigi Sturzo, dal 1983 al 2003. 

Presidente della provincia regionale di Caltanissetta, per due mandati: 1998-2003 e 2003-2008. 

Responsabile unico del Contratto d’area di Gela.

Opere pubbliche con la provincia:

– Palazzetto dello sport di Gela

– completamento del kartodromo

– parco e anfiteatro a Montelungo 

– interventi sugli edifici scolastici: nuovo istituto a Mazzarino

– manutenzione strade provinciali

– Interventi strutturali: Pit (piani integrativi territoriali ) nell’ambito dei fondi comunitari Agenda 2000; Riqualificazione Biviere di Gela 

– Zona industriale di Butera. 

Partito politico: Partito popolare (Ppi), poi diventato Margherita; negli ultimi anni vicino al Movimento Autonomista di Lombardo