Dopo il contrasto all’abusivismo demaniale (plauso alla Capitaneria), attendendo l’impegno della politica per arginare il caos di via Venezia

Dopo il contrasto all’abusivismo demaniale (plauso alla Capitaneria), attendendo l’impegno della politica per arginare il caos di via Venezia

La scorsa settimana, la Capitaneria di Porto di Gela ha diramato un comunicato stampa per informare l’opinione pubblica di avere portato a compimento  – con il “fondamentale e prezioso supporto del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina” – un’importante operazione volta alla tutela del pubblico demanio marittimo e al contrasto dell’abusivismo demaniale nel porto rifugio della città. 

Per questa attività, certamente benemerita, l’amministrazione comunale, qualche giorno dopo, ha voluto, attraverso un altro comunicato stampa, esprimere tutto il suo apprezzamento e ringraziamento nei confronti dell’Autorità Marittima, rilanciando i numeri della brillante operazione.

Il sindaco Terenziano di Stefano ha fatto bene a riconoscere l’impegno della Capitaneria, sottolineando che «E’'importante preservare il nostro patrimonio ambientale e il rispetto delle normative vigenti», aggiungendo che «queste operazioni sono fondamentali per garantire la fruibilità e la sicurezza del nostro porto rifugio. La cooperazione tra enti e istituzioni è cruciale per la tutela del nostro territorio e per la promozione di un turismo responsabile e sostenibile».

Tralasciamo i numeri dell’operazione, contenuti nel comunicato stampa della Capitaneria che publichiamo integralmente in questa pagina, e richiamiamo piuttosto l’attenzione del sindaco e dei suoi assessorati sulla necessità e urgenza di mettere ordine sulla caotica situazione in cui versa quella oggi possiamo considerare la più importante arteria cittadina, ovvero la via Venezia, che per traffico e attività commerciali supera il corso principale, lungo tanto quanto, ma ahimè, in via di progressivo spopolamento.

Via Venezia è diventata nel giro di pochi anni un fenomeno che merita uno studio appropriato. Non bastano un paio di rotatorie per mettere una toppa, una delle quali – quella che incrocia con la via Butera – realizzata anni fa in forma sghemba, irregolarità che è causa di ingorghi dai quali è difficile districarsi. L’arteria si è sviluppata, commercialmente parlando, in modo spontaneo, senza regole, così come – a causa della speculazione fondiaria e conseguentemente quella edilizia, sono sorti fin dagli anni ‘60 i quartieri, detti abusivi, che la costeggiano. Cosìcchè, non solo le case – la maggior parte ancora in attesa di una provvidenziale sanatoria – ma anche recinzioni abusive non controllate, non contrastate e ora impedimento per un ripristino ordinato della viabilità. 

Mai nessuna amministrazione ha voluto mettere mano alla questione, che rischia ora di esplodere. Oggi è difficile trovare, per tutta l’estensione, un garage che non sia occupato da un esercizione commerciale. C’è di tutto: officine, supermercati, ambulantato, abbigliamento, grandi magazzini, uffici, bar, rosticcerie. Un esercizio per ogni garage, eletto a boutique. Il risultato, oltre il caos nella viabilità, il depauperamento del patrimonio commerciale del corso e della piazza del centro città e di contro l’arricchimento degli abusivi che hanno potuto alzare i prezzi d’affitto, mentre si sono spopolati quelli del centro.

Occorrono progetti di riordino e finanziamenti per realizzarli. Magari non è il momento di investire risorse che non ci sono, ma almeno un freno a qualsiasi forma di occupazione di suolo pubblico ci vorrebbe, per non aggravare oltremodo la già drammatica situazione. Un primo passo verso politiche future, da realizzarsi a medio termine.

Lotta all’abusivismo demaniale. La Capitaneria di Porto di Gela restituisce alla collettività un’ampia porzione di specchio acqueo

Gela, 30 gennaio 2025 – Nella giornata di ieri, il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Gela, con il fondamentale e prezioso supporto del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina, ha condotto e portato a compimento un’importante operazione volta alla tutela del pubblico demanio marittimo e al contrasto dell’abusivismo demaniale nel porto rifugio di Gela.

L’attività ha avuto come obiettivo la rimozione di una serie di “corpi morti” (strutture in cemento utilizzate per l’ormeggio delle unità navali), catenarie e gavitelli di ormeggio che nel tempo erano stati abusivamente collocati sul lato di ponente dello specchio acqueo, ostacolando l’uso pubblico e regolare dell’area portuale. Grazie all’intervento dei militari, sono stati rimossi oltre 38 “corpi morti” in cemento di varie dimensioni con relativi gavitelli di ormeggio, circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie.

L’operazione ha così permesso di ripristinare le condizioni di legalità di un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza per una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

Le unità da diporto che si trovavano illecitamente ormeggiate sono state rimosse e affidate in custodia a una ditta specializzata, opportunamente individuata dalla Capitaneria di Porto, dove i legittimi proprietari potranno andare a recuperarle. Tutto il materiale rimosso dal mare è stato invece posto sotto sequestro penale per il reato, attualmente contestato a carico di ignoti, di occupazione abusiva di area demaniale marittima di cui agli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione.

L’operazione portata a segno dai militari rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno che la Capitaneria di Porto di Gela spende nella lotta all’abusivismo demaniale per la tutela del mare quale bene comune. Attraverso un’azione costante di prevenzione, vigilanza e repressione delle condotte illecite, il Corpo delle Capitanerie di Porto continua così a garantire il rispetto delle normative vigenti e contrastare ogni forma di utilizzo illecito del demanio marittimo, ribadendo il proprio impegno nella tutela dei primari usi pubblici del mare e della sicurezza della navigazione.

(nota della Capitaneria di Porto di Gela)

Il plauso del Sindaco Di Stefano alla Capitaneria di Porto

Gela, 3 febbraio 2025 – Il Sindaco Di Stefano ha espresso il proprio ringraziamento alla Capitaneria di Porto ed al nucleo operativo di polizia ambientale, supportata dal terzo nucleo sub della Guardia costiera di Messina, per l'importante operazione condotta a tutela del pubblico demanio marittimo e il contrasto all’abusivismo nel porto rifugio di Gela.

Grazie a un’azione tempestiva e decisiva, sono state rimosse oltre 38 strutture in cemento adibite all’ormeggio illecito di unità navali, insieme a circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie. Tale intervento ha consentito il ripristino della legalità su un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza, corrispondente a una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

«E’'importante  preservare il nostro patrimonio ambientale e il rispetto delle normative vigenti – ha sottolineato il Sindaco - queste operazioni sono fondamentali per garantire la fruibilità e la sicurezza del nostro porto rifugio. La cooperazione tra enti e istituzioni è cruciale per la tutela del nostro territorio e per la promozione di un turismo responsabile e sostenibile».

(nota dell’Ufficio Stampa del Comune)