Quella che sembrava dover diventare una stagione anomala e ricca di problemi si sta trasformando presto in un’annata sportiva fatta di speranza e buoni propositi. La società ha sciolto tardi le riserve sull’iscrizione. L’allenatore, il figlio d’arte Karel Zeman, è stato comunicato dopo cinque giorni dall’ufficialità della conferma di Giovanni Martello, i giocatori sono stati comunicati quasi tutti in un’unica giornata. Tutto vero. Ma è impossibile oggi non sottolineare il lavoro svolto. Il giudice supremo è e resta il campo e tra qualche settimana inizieremo a vedere se questo Gela può effettivamente recitare un ruolo da protagonisti. La famiglia Mendola e lo stesso Martello non hanno voluto fare proclami, ma è chiaro che l’arrivo di Zeman e dei vari Ragosta, Dieme, Sowe, Mannoni, Sicignano, così come le conferme di Alma, Brugaletta e Polito parlano già chiaro. All’appello mancano ancora due centrocampisti e un difensore centrale.
Mercato. Pochi i giocatori riconfermati dalla passata stagione. Polemiche per l’addio di Campanaro e Bonaffini, soprattutto per il gelese. Si era tentata l’impresa di riportare a Gela Marco Cuomo. Missione fallita. Restano, dopo lunghe trattative, Alma, Brasile e soprattutto Polito. Entrambi si stavano già allenando con altre società. Appeso ad un filo il futuro di Bonanno. Il vicecapocannoniere della passata stagione è di proprietà del Gela ma ha deciso di andare via. Nessuno, però, ha bussato alla porta della società chiedendo il cartellino. Un ottimo lavoro svolto da Martello nell’acquisto degli under, apparsi già pronti per la serie D, oltre a quello di aver portato a Gela giocatori senior di alto spessore.
«Onestamente, le ferite della passata stagione – chiarisce il direttore sportivo – sono ancora sanguinanti. Non commetteremo l’errore di fare proclami o false promesse. Ciò che possiamo garantire è il massimo dell’impegno per onorare una maglia storica. Vogliamo far divertire i tifosi e abbiamo preso giocatori importanti. Manca ancora qualcosa ma sarà completato il tutto entro l’inizio della stagione».
Gela che quest’anno, soprattutto nel reparto offensivo, può vantare due giocatori per reparto, considerando anche il ritorno di Montalbano.
Allenamenti. Ritmi duri, con tante doppie sedute, in pieno stile Zeman. La squadra risponde bene nonostante gli eccessivi carichi. Il tecnico, coadiuvato dal vice Riccardo Abbenante e dal preparatore dei portieri Paolo Mancini, alterna l’aspetto atletico a quello tecnico. Il modulo, manco a dirlo, sarà il 4-3-3. Richiesto gran sacrificio agli esterni e alle mezze ali.
«Si gioca in undici – scherza Zeman – e noi stiamo lavorando per arrivare pronti all’esordio. Avevamo programmato il lavoro per la partita di coppa, ma il rinvio del match farà slittare tutto. Sono contento della disponibilità dei miei giocatori. Stiamo mettendo benzina sulle gambe. I giovani gelesi Mauro, Brasile e Pizzardi hanno grandi qualità. Devono crescere e migliorare. Gela è una grande piazza. Chi rappresenta questa città deve scendere in campo per vincere».
Stadio. Anche sul fronte “Vincenzo Presti” arrivano buone nuove. Sono partiti i lavori di manutenzione a spogliatoi, corridoi e bagni di curva, tribuna e gradinata, che dureranno una settimana. Saranno collocate due nuove travi in legno nella tettoia della tribuna.
«I tifosi potranno usufruire presto dello stadio – rassicura l’assessore Mauro – Abbiamo rispettato la tabella di marcia, a parte un piccolo imprevisto per le travi».