Fidas Gela, un impegno che salva vite

Fidas Gela, un impegno che salva vite

Nel cuore della nostra società esiste un gesto semplice ma fondamentale per la salute di tutti: la donazione di sangue.

Ogni anno migliaia di persone in Italia si affidano alla Fidas (Federazione Italiana Donatori di Sangue), da sempre molto attiva nel promuovere questa pratica vitale. Gela, una delle città più dinamiche della Sicilia, è da anni un punto di riferimento per la promozione della donazione del sangue, grazie all’attività incessante della Fidas locale.

L’associazione è impegnata da decenni nella raccolta di sangue e nella sensibilizzazione della cittadinanza, grazie all’incessante lavoro del presidente Enzo Emmanuello e dei volontari che sono in numero crescente.

«Negli ultimi anni – ha affermato Emmanuello – tanti giovani si sono uniti al gruppo di volontari. Grazie al loro impegno siamo riusciti a sensibilizzare e coinvolgere sempre più persone, affinché la donazione del sangue diventi una pratica comune e continua nella nostra comunità».

Enzo Emmanuello è da sempre in prima linea. Presidente della Fidas Gela dal 2015, si è avvicinato all’associazione all’età di 22 anni, accumulando 35 anni nel volontariato. Nel 2020 è entrato nel Consiglio direttivo nazionale della Fidas. Con la sua esperienza e la passione per la causa, Emmanuello ha saputo trasmettere l’importanza di un gesto tanto semplice quanto vitale, che ogni anno salva migliaia di vite. 

Nel 2024 la raccolta di sangue nella Fidas Gela ha avuto un aumento del 15,7%. Le donazioni sono passate da 2776 nel 2023 a 3197 nel 2024. 

«Questi numeri – ha affermato il presidente – sono il risultato di un impegno condiviso con i volontari, che hanno mostrato una grande vitalità e entusiasmo. Senza di loro non sarei mai riuscito a ottenere tali risultati che hanno portato la nostra città di Gela ad essere tra le più attive dell’isola nella donazione». Le donazioni comprendono sia sangue intero che plasmaferesi. 

«La donazione di plasma – ha riferito Emmanuello – è molto importante e ha un duplice vantaggio. Da un lato la procedura è più semplice per il donatore, perché viene prelevata una sola componente ematica che l’organismo rimpiazza più velocemente; dall’altro il plasma prelevato viene impiegato per le trasfusioni e per la produzione di alcuni farmaci plasmaderivati, farmaci salva-vita utilizzati per esempio per il trattamento di malattie rare».

Sono sempre di più le donne in città donatrici di plasma. Mentre i donatori di sangue intero appartengono più al genere maschile in un’età compresa tra i 35 e i 45 anni. 

«Per le donne – ha sottolineato Emmanuello – la donazione di sangue intero è più difficile in quanto il flusso mestruale riduce parecchio l’emoglobina nel sangue, per tale ragione c’è un aumento di donatrici di plasma». Le donne possono fare al massimo due donazioni di sangue intero l’anno, con un intervallo minimo di tre mesi, mentre per gli uomini è possibile farlo quattro volte l’anno. Invece ci vuole molto meno tempo tra una donazione di plasma e un’altra. 

Non tutte le donne sanno però che possono donare comunque il plasma senza quelle controindicazioni che possono nascere dalla donazione del sangue intero. La plasmaferesi comporta l'estrazione della sola componente liquida del sangue, il plasma, attraverso l'utilizzo di un “separatore cellulare”. Questa procedura consente infatti di mantenere concentrazioni di emoglobina accettabili e ha un basso impatto sulle riserve di ferro, il cui principale deposito è rappresentato proprio dai globuli rossi.

Sono tante le vite salvate grazie alle donazioni. I progressi della medicina hanno portato ad un abbassamento del tasso di mortalità. Le cure con il plasma e emoderivati sono fondamentali sia per gli interventi chirurgici, che per i soggetti oncologici e per le trasfusioni.

«C’è una crescente richiesta di sangue ha detto il presidente – e la Fidas Gela è tra le associazioni che ogni anno dà il contributo maggiore».Ogni gruppo sanguigno è importante, ma le persone che appartengono al gruppo sanguigno 0 Rh negativo sono molto particolari e rare 

«Arrivano – ha sottolineato Emmanuello – tante richieste dal Centro Trasfusionale di tale gruppo sanguigno che appartiene a poche persone». 

La donazione non solo è un gesto di generosità, ma un vero e proprio atto di civiltà: Ogni donatore che si presenta è una persona che, senza chiedere nulla in cambio, contribuisce a salvare la vita di chi è in ospedale, di chi affronta una chirurgia complessa, di chi soffre per malattie gravi.

«I nostri donatori – ha aggiunto Emmanuello – appartengono a classi sociali eterogenee. Donare sangue ha la funzione di salvare una vita, ma anche di tenere sotto controllo il proprio stato di salute e di modificare il proprio stile di vita». La Fidas Gela è fortemente radicata nel territorio e ha promosso diverse campagne informative e raccolte di sangue, portando in piazza il messaggio di solidarietà. Per avvicinare i giovani alla donazione numerosi i progetti nelle scuole, come “Scuola di Dono”, e nelle associazioni sportive. 

«Il coinvolgimento delle scuole – ha sottolineato il presidente- è fondamentale per creare una generazione di cittadini consapevoli e pronti a rispondere alla chiamata nei momenti di bisogno».

I giovani sono tra i protagonisti delle iniziative, perché Enzo Emmanuello crede che sensibilizzare le nuove generazioni sia essenziale per garantire il futuro della donazione. 

«Educare i giovani – ha affermato il presidente – è fondamentale, perché la cultura della donazione del sangue deve diventare una parte integrante della nostra società».

Emmanuello ha annunciato che c’è in cantiere un Centro Fidas nuovo con maggiori spazi e un numero più elevato di poltrone, in quanto una donazione di sangue intero dura in media 15 minuti, mentre una donazione di plasma dura circa 45-50 minuti. 

Negli ultimi due anni la Fidas Gela ha anche aperto i propri spazi al Servizio Civile. Un’opportunità per i giovani per svolgere un anno di Servizio nella promozione dell’educazione al dono nelle scuole e tra i giovani. Quattro finora i giovani del Servizio Civile ospitati alla Fidas Gela. Il loro contributo è continuato anche oltre la scadenza del loro contratto. 

«I giovani – ha affermato Emmanuello – riescono a sensibilizzare altri giovani, grazie all’empatia».

Nel corso degli anni la Fidas Gela ha visto un aumento continuo dei donatori, ma la sfida rimane quella di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone, soprattutto in un contesto dove le esigenze sanitarie sono in continuo aumento. Ogni donazione, infatti, è un passo verso il raggiungimento degli obiettivi annuali di raccolta, essenziali per soddisfare le necessità di sangue delle strutture sanitarie.

In Italia, la necessità di sangue è sempre alta, eppure solo una parte della popolazione risponde a questa chiamata. «Donare sangue – ha detto Emmanuello – non è solo un atto di altruismo, ma anche un contributo alla salute pubblica».

La disponibilità di sangue può fare la differenza in situazioni di emergenza.

«Il nostro lavoro non si ferma mai – ha detto Emmanuello. Ogni giorno – ha continuato- c'è qualcuno che ha bisogno di sangue e ogni giorno dobbiamo essere pronti a rispondere».

Ogni anno la Fidas organizza una serie di eventi e campagne nazionali per coinvolgere i cittadini.

Tra le attività più note ci sono le "Giornate del Donatore" e la "Settimana della Donazione", durante le quali vengono organizzati incontri informativi, raccolte di sangue e momenti di sensibilizzazione nelle piazze.

«In ambito nazionale – ha detto Emmanuello – dove ho un ruolo nel Direttivo, per coinvolgere i giovani abbiamo messo in atto diverse iniziative». Tra gli eventi che hanno riguardato maggiormente i giovani vi è “Metti in moto il dono”, dove le due ruote sono diventate protagoniste della promozione del dono di sangue e plasma.

L'invito della Fidas è sempre chiaro. La donazione di sangue è un atto sicuro, che non comporta rischi per il donatore e che può essere ripetuto regolarmente.

Concludendo, il messaggio della Fidas è semplice: "Il sangue non si compra, non si fabbrica, ma si dona". Un piccolo gesto che può fare una grande differenza nella vita di chi ne ha bisogno.