La vendita dell’Agenzia Italia all’imprenditore (settore sanitario) e deputato di Fratelli d’Italia Angelucci da parte dell’Eni, ha provocato la protesta dei giornalisti ed è stata oggetto di dibattito in Parlamento grazie a interrogazioni parlamentari.
Il ministro Giorgetti, rispondendo in aula, ha detto che Non spetta al ministero dell'Economia rispondere sulla vendita di Agi da Eni ad Antonio Angelucci. Il Mef detiene una partecipazione del 30 per cento in Agi, ma a tale partecipazione non corrisponde alcun potere su decisioni come questa, di natura gestionale”.La questione ci interessa da vicino. In che misura e fino a che punto l’Eni è presente a Gela con la sua green raffinery e tutto il resto? E’ utile dare uno sguardo. Ci serviamo di fonti ufficiose ma attendibili.
Eni Spa, originariamente acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, è un'azienda multinazionale creata dallo Stato italiano come ente pubblico nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei, che fu presidente fino alla morte nel 1962, convertita in società per azioni nel 1992. Presente in 69 paesi con 32 689 dipendenti nel 2021[1] sotto il simbolo del cane a sei zampe, l'Eni è attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della chimica, della biochimica, della produzione e commercializzazione di energia elettrica da combustibili fossili, da cogenerazione e da fonti rinnovabili
Nel 1995 una prima quota del capitale di Eni fu collocata sul mercato e l'azienda fu quotata in borsa a Milano e a New York; ulteriori cessioni negli anni successivi hanno portato il Ministero del Tesoro a scendere fino al 30% circa del capitale. Il miglioramento della redditività ha portato l'Eni a garantire all'azionista pubblico buoni dividendi e ad avere le risorse per espandersi anche tramite acquisizioni all'estero (British Borneo 2000, Lasmo 2001, Burren e Dominion 2008).
Dal 1995 al 2001, lo Stato italiano ha venduto in cinque fasi una parte consistente del capitale azionario, conservandone una quota superiore al 30% (sommando le quote Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Cassa Depositi e Prestiti), e detenendo comunque il controllo effettivo della società. In base alla legge 30 luglio 1994, n. 474, lo Stato, tramite il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico, è titolare di una serie di poteri speciali (la cosiddetta golden share) da esercitare nel rispetto di criteri prestabiliti, ritenendo l'Eni un importante attore strategico per la sua politica economica.
Il controllo dello Stato italiano avviene così pur non disponendo più della maggioranza assoluta dei voti in assemblea. (la cosiddetta golden share)
Nel 2017 nasce la direzione Eni New Energy con il compito di realizzare e operare gli impianti di energia rinnovabile sviluppati: nel 2018 viene inaugurato il primo impianto fotovoltaico in Sardegna presso il polo industriale di Assemini con una potenza di 26 MW, nel 2019 viene avviata la costruzione del secondo impianto fotovoltaico a Porto Torres con una capacità installata di picco di 31 MW.
Il 2019 è anche l’anno dell’avvio delle attività della bioraffineria di Gela che, con una capacità di lavorazione che raggiunge le 750.000 tonnellate annue, è il più innovativo impianto per la produzione di biocarburanti in Europa[34]. Nel gennaio 2020 Eni si riconferma leader per il Carbon Disclosure Projec, progetto di sostenibilità ambientale che valuta le performance delle imprese nella lotta contro il cambiamento climatico. Nel 2020 Eni viene definita come la migliore compagnia petrolifera per sostenibilità da Carbon Traker.
Le società partecipate dal gruppo Eni sono:
• Banque Eni SA, erogazione di servizi finanziari
• Ecofuel SpA, 100% (produzione e commercializzazione di componenti puliti per benzine e di metanolo)
• Eni Corporate University, 100% (selezione e formazione personale)
• Eni International Resources, selezione e sviluppo di risorse internazionali
• EniPower, generazione e vendita di energia elettrica e vapore tecnologico
• EniProgetti, 100% (servizi di ingegneria)
• Eni Rewind, servizio integrato nel campo del risanamento ambientale
• EniServizi, fornitura di servizi integrati
• Eni Trading & Shipping (ETS), trading internazionale di greggi e prodotti raffinati
• LNG Shipping SpA, trasporto via mare di gas naturale liquefatto
• Serfactoring, gestione delle operazioni di amministrazione, smobilizzo e incasso
• Servizi Fondo Bombole Metano (SFBM), servizi tecnici e amministrativi
• Versalis, produzione e distribuzione di prodotti petrolchimici
• Saipem, 30,54% (Costruzioni off-shore e on-shore, posa condotte, perforazioni)
• Eni UK, svolge operazioni nel tratto britannico del Mare del Nord, nel Mare d'Irlanda e al largo delle isole Shetland. È presente nel Regno Unito dal 1964. Nel 2006 la produzione media netta di idrocarburi di Eni UK è stata di oltre 141.000 boe/giorno. [46]
• Eni Adfin, (centro di eccellenza e referente unico di eni per i servizi di pagamento integrati con le attività amministrative per le società italiane)
• Agenzia Giornalistica Italia - AGI, (agenzia di stampa)
• Enifin, (Tesoreria centrale per il Gruppo Eni). Dal 1º gennaio 2007 Enifin S.p.A. è stata incorporata in Eni
• Raffineria di Milazzo in società con Kuwait Petroleum Italia
• PetroVen movimentazione prodotti petroliferi
• Eni Plenitude (ex Eni gas e luce), vendita di gas naturale ed energia elettrica a privati ed imprese.
• Eni Next LLC, società di Corporate Venture Capital del Gruppo Eni
A seguito degli acquisti effettuati fino alla conclusione del programma di acquisto di azioni proprie della Società per il 2021, considerando le azioni proprie già in portafoglio e l’assegnazione di azioni ordinarie a dirigenti Eni, a seguito della conclusione del periodo di vesting previsto dal “Piano di incentivazione di lungo termine 2017-2019” approvato dall’Assemblea di Eni del 13 aprile 2017, Eni detiene n. 65.838.173 azioni proprie pari al 1,83% del capitale sociale. Le società controllate da Eni non detengono azioni della Società.
I numeri di Eni: 357.468 azionisti; 3.605.594.848 azioni ordinarie nominative senza valore nominale; 4.005.358.876 euro il capitale sociale. Complessivamente gli azionisti italiani sono circa 300 mila su un totale di 307 mila e a loro fa capo il 46,5% del capitale. La struttura del capitale vede comunque una netta prevalenza di investitori istituzionali che sono circa 6 mila ( 56% del capitale).