Il 26 giugno scorso il collegio dei revisori dei conti, composto da Santo Ferrarello, Fanino Pappalardo e Giuseppe Cambria, nominati per sorteggio con deliberazione del Consiglio comunale del 15 marzo del 2022, ha reso noto di aver esaminato lo schema di rendiconto dell'esercizio finanziario per l'anno 2021, unitamente agli allegati di legge, nonché la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione 2021.
Grazie ad una intensa attività (tecnico-contabile), il collegio ha messo in evidenza diversi debiti fuori bilancio e passività potenziali dell'ente, nonché i contenziosi in essere, al fine di poter prevedere gli adeguati accantonamenti nel presente Rendiconto come suggerito dalla magistratura contabile nella relazione di marzo.
I tre revisori ritengono che tale mancata attività, negli anni precedenti, abbia comportato una non corretta rappresentazione dei dati di bilancio determinando un diverso risultato di amministrazione. Confermati i 118 milioni di disavanzo ed i 38 milioni di liquidità.
Stante il notevole ritardo per l'approvazione del Rendiconto 2021, per il collegio diventa improcrastinabile non solo l’approvazione dello stesso, ma anche l'approvazione del Rendiconto 2022 e del Bilancio di Previsione 2023-2025 (come da noi più volte preannunciato) al fine di attualizzare la situazione della gestione economico-finanziaria e mettersi nelle condizioni di poter dare corso a quella delle due procedure straordinarie di risanamento previste dal TUEL, nel frattempo scelta dell’ente comunale: vale a dire il piano pluriennale (verosimilmente ventennale) di riequilibrio oppure il dissesto (di regola quinquennale).
A tale scopo, oltre a diffidare l’ente comunale al rispetto del blocco della spesa fino all’approvazione dei due rendiconti e del bilancio di previsione, i revisori invitano il consiglio comunale ad adottare i provvedimenti di competenza e prescrive che l'ente comunale approvi la proposta di adesione al predissesto (art. 243-bis del Tuel) o in alternativa la proposta di dichiarazione di dissesto (art. 244 del Tuel), contestualmente all'approvazione del Rendiconto 2021.
Siccome rasenterebbe il grottesco un rientro dalle dimissioni del sindaco per poi immediatamente proporre la dichiarazione di dissesto, è agevolmente intuibile che contestualmente al Rendiconto 2021, l’amministrazione dovrà trasmettere al consiglio anche la proposta di adesione al piano pluriennale di riequilibrio.
Sulla base di ciò e di quanto prevede la normativa, riportiamo di seguito il cronoprogramma che attende amministrazione e organo consiliare: a) approvazione rendiconto 2021 e contestuale adesione al piano di predissesto, da trasmettere entro 5 giorni alla sezione regionale della Corte dei Conti ed al Ministero dell’interno; b) approvazione rendiconto 2022, approvazione bilancio di previsione 2023-25 e approvazione piano di predissesto, entro tre mesi dalla data di esecutività della delibera consiliare di adesione al piano; c) trasmissione entro 10 giorni del piano di predissesto deliberato alla Commissione per la finanza e gli organici, per l’istruttoria, ed alla sezione regionale della Corte dei Conti per la sua approvazione o diniego entro 30 giorni. In caso di diniego, la Corte apre la procedura di “dissesto guidato” (art. 6, comma 2, D.Lgs. n. 149/2011).