Dopo il doppio mandato al civico consesso conquistato alle urne durante le sindacature di Fasulo e Messinese, seguite dalla rinuncia a candidarsi in occasione dell'ultima tornata amministrativa che visto eletto sindaco Lucio Greco, Guido Siragusa (nella foto) torna alla politica attiva da segretario politico del partito democratico gelese.
Il congresso cittadino che proclamerà l'investitura ufficiale di Siragusa, eletto di fatto il 14 febbraio scorso, è stato fissato per domenica 14 marzo. Si è sperato fino all'ultimo momento di svolgerlo di presenza, ma dopo le misure stringenti confermate dal primo Dpcm anti Covid del governo Draghi, tale speranza è ridotta al lumicino e molto probabilmente il tutto avverrà in videoconferenza (zoom). Invitati per correttezza istituzionale diversi esponenti esterni al Pd, tra cui lo stesso primo cittadino ed il presidente del consiglio comunale, Totò Sammito. Quasi certo l'intervento da posizione remota del ministro del sud uscente, Peppe Provenzano.
Siragusa subentra a Peppe Di Cristina, eletto nel frattempo segretario provinciale e che ha sostanzialmente traghettato da reggente il Pd gelese fino al congresso. Le diverse iniziative che il neo segretario ha intenzione di intraprendere verranno esternate domenica 14 marzo, ma da noi contattato ci ha anticipato che l'obiettivo prioritario della sua azione sarà quella di «fare crescere il partito – ha dichiarato – puntando soprattutto su un maggiore coinvolgimento dei giovani e dei tanti che si cimentano nel volontariato attraverso l'associazionismo.
L'idea è anche quella di recuperare certi legami con mondo sindacale e di ricucire rapporti datati con mondi ed ambienti della società civile che una volta erano vicini al partito e che il partito ultimamente ha invece trascurato. Mi riferisco anche alle "pari opportunità", anzi – aggiunge – posso tranquillamente anticipare che folta sarà la presenza femminile nel direttivo. Insomma, metteremo in campo le nostre proposte e saranno a disposizione di tutti, anche dell'amministrazione comunale e su questo vedremo se e chi potrebbe pensarla come noi».
Giusto sui rapporti col sindaco, Siragusa è lapidario: «Ripartiremo per quanto mi riguarda – replica serenamente il neo segretario dem – da dove ci siamo lasciati. La nostra unica richiesta era quella di un vera condivisione nelle scelte e tale richiesta è l'unica ancor rimasta in piedi a distanza di mesi. Se il primo cittadino volesse instaurare una linea di dialogo, non saremo noi a dire di no aprioristicamente, ma non si può prescindere dalla condivisione nelle scelte. D'altronde – prosegue – per quanto sia stato limitato rispetto al passato il risultato ottenuto alle amministrative, questo è un partito che a tutti i livelli, vanta ampi margini di ripresa e grandi potenzialità di crescita. Potenzialità che per poter essere investite, presuppongono l'aspettativa di un ritorno di cui i dem vorrebbero beneficiare in termini di fiducia.
Il nostro motto – conclude – sarà: «Vogliamo essere protagonisti", in un modo o nell'altro. Dall'opposizione, dove il partito è attualmente collocato a livello locale, ovvero se ci dovessero essere le condizioni, nell'aiutare questa amministrazione, senza preconcetti e/o preclusioni di sorta, che non appartengono al nostro modo di intendere la politica».
Sarà quindi un Pd rosa, al femminile. A parte il segretario politico, tutti gli altri ruoli cardine del partito locale saranno ricoperti da donne. Soprattutto a rappresentare una novità è la presenza di una donna nel ruolo di vice segretario. Per questo ruolo si parla sempre più insistentemente di Licia Abela (nella foto) avvicinatasi da tempo al Pd, dopo l'esperienza amministrativa nella giunta Messinese:
«Quell’esperienza amministrativa – ci risponde – mi ha permesso di conoscere la Gela più bella e capace, fatta di associazionismo, di scuola e solidarietà e il mio percorso vuole continuare proprio in questo senso. Mi sono avvicinata attivamente al Partito Democratico perché ritengo possa e debba fare molto, moltissimo, per ristabilire equilibri sociali talvolta dimenticati, per ridare giuste priorità e sentimento di partecipazione alla vita attiva, oggi ancora più di ieri, in una città come la nostra dove si vive in “emergenza continua”.
Il segretario provinciale Peppe Di Cristina – prosegue – mi ha coinvolta da tempo nella segreteria cittadina e adesso, con la nuova classe dirigente del partito, si vuole continuare questo percorso di crescita inclusiva, fatto di esperienza e sensibilità che dialogano con la città e per la città. Per tutte queste ragioni mi metto a disposizione del mio partito e mi sentirei onorata se i miei compagni di avventura, unitamente al segretario cittadino Guido Siragusa, mi ritenessero un valore da spendere per la collettività.
Da ognuno di loro traggo valori, competenze e qualità che possono essere interessanti elementi di riflessione non solo per me, ma per la collettività. Del resto, la passione per la politica è una prerogativa che da sempre mi accompagna e continuo a sostenere che essa debba essere svolta con spirito di servizio nei confronti della collettività alla quale si appartiene, con lo scopo – chiosa – di supportare la crescita della democrazia e della equità».
In pole-position per una riconferma alla presidenza è, invece, Claudia Caizza mentre responsabile dell'organizzazione sarà Maria Ferrera, new-entry nell'organigramma del pd, dopo un cammino politico a fianco del consigliere Davide Sincero da "Articolo 4" ad "Una buona idea". Altra presenza femminile certa nella segreteria sarà Annalisa Iozza. Faranno parte della segreteria anche Salvatore Russotto e Rochelio Pizzardi, oltre ovviamente a chi parteciperà di diritto e per funzioni, come il deputato regionale Giuseppe Arancio, il segretario provinciale Peppe Di Cristina ed i due consiglieri comunali, Gaetano Orlando ed Alessandra Ascia.
I due partiti meglio radicati nel collegio nisseno, pertanto, sono già passati alle grandi manovre per riorganizzarsi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Considerato che le elezioni regionali sono previste per l'autunno del 2022, potrebbe sembrare un giocare d'anticipo, ma non è così. I tempi sono già maturi per muoversi e lo stanno facendo anche gli altri partiti e movimenti, benché sotto traccia almeno finché sarà possibile farlo.
Peraltro, per quanto rimaniamo convinti che a livello nazionale non si scioglierà il Parlamento e non si andrà alle urne fino alla primavera del 2022, nella quale si voterà per i prossimi 7 anni il Presidente della Repubblica, già l'indomani potrebbe iniziare ad accadere di tutto, compresa una precipitazione di eventi che potrebbero condurre ad una fine anticipata della legislatura. Dunque, meglio muoversi in tempo e non farsi trovare totalmente impreparati ad eventuali sorprese a livello nazionale, magari impreviste ma non del tutto imprevedibili.
Chi lo fa senza poter evitare di accendere i riflettori sono quei partiti che, guarda un po', esprimono nel collegio e nel territorio il grosso della deputazione, sia regionale che nazionale. Partiti che quando si muovono, cioè, non possono evitare di rimanere nascosti. Eccezion fatta per il Movimento 5 stelle che sta vivendo una fase intensa di cambiamento al proprio interno, tanto Forza Italia quanto Partito democratico hanno rinnovato segreterie e direttivi. E, ove fosse necessario rimarcarlo, sono "non a caso" i due partiti di cui, nel collegio nisseno, si conoscono già i candidati di punta all'Ars: vale a dire il forzista Michele Mancuso ed il dem Peppe Di Cristina.
Entrambi segretari provinciali dei rispettivi partiti che, alle ultime amministrative cittadine, sono riusciti ad evitare le verosimili ultime ondate della burrasca populista in cui sarebbero affondati i rispettivi simboli, trincerandosi e salvandosi dietro un civismo mascherato, per poi riemergere a tutti gli effetti, nella coalizione poi risultata vincente. Coalizione al cui interno c’è ancora Forza Italia di Michele Mancuso che, dopo aver incassato l’adesione del sindaco di Niscemi e presidente Ati, Massimiliano Conti, continua a fare l’occhiolino anche al sindaco di Gela, Lucio Greco.
Determinante, a nostro avviso, sarà il raggiungimento di un accordo anche in vista delle nazionali, con l’area Gaetano Armao di cui è esponente nel collegio plurinominale, la deputata alla camera Giusi Bartolozzi. Il Pd, dal canto suo, ha rotto con il sindaco, uscendo dalla maggioranza.
Difficile, secondo chi scrive, che ci sarà un rientro prima delle regionali. Dopo le regionali, il Pd potrebbe tornare ad aprire al sindaco, magari battendo i pugni sul tavolo nel caso di un risultato positivo alle urne, ma se il sindaco civico continua oggi a lasciare una porta aperta al Pd, è molto arduo che continui a farlo una volta svestiti i panni del sindaco civico ed aver indossato invece quelli azzurri di Forza Italia.