La posizione del sindaco Greco è senza speranza e senza alcuna attenuante.
Ha disatteso, sin dall’inizio, tutti gli impegni del programma proposto agli elettori, ha omesso di riorganizzare gli Uffici comunali, fatto che gli avrebbe consentito di rispondere alla domanda di servizi alla città e di incrementare i rilevanti introiti derivanti dall’attività edilizia e di rispondere ai bisogni dei cittadini, nessuna integrazione degli addetti neppure di quelli che vanno in pensione.
Non ha saputo agire per tempo per impedire che i problemi del dissesto finanziario si presentassero in modo così dirompente e molte altre questioni non direttamente connesse con il dissesto pur se alla lunga rovinose per la città, come avere voltato le spalle alla Zes naturale di appartenenza per guardare contraddittoriamente a quella di Palermo che nulla c’entra con la collocazione geografica e istituzionale della nostra città in rapporto con le aree che vi gravitano.
I movimenti politici: “UNITA’ SICILIANA – Le Api” e GRAN SICILIA ritengono che il Consiglio comunale debba fare l’impossibile perché i conti comunali tornino in ordine, assumendosi ogni legittima responsabilità e approvando i correttivi finanziari necessari per evitare un DISSESTO che avrebbe gravi ripercussioni sui servizi oltre che sui progetti indispensabili per la nostra città!
Il dissesto dei conti comunali è una lunga storia e le responsabilità sono in capo a molti soggetti, partiti e politici, in primo luogo al Sindaco in carica. I debiti fuori bilancio accumulati dal Comune sul servizio rifiuti, con il Pef adattato alla bisogna dagli amministratori del tempo ha provocato una esposizione di 16 milioni di euro con l’Ato CL2 e ulteriori debiti con Tekra che riguardavano servizi aggiuntivi che per contratto dovevano essere a costo zero per il comune, ma che si sono trasformati in un vero e proprio salasso per le casse comunali!
I gelesi conoscono i responsabili di un servizio sanitario pessimo, sanno che gran parte della politica locale non ha difeso e non difende la salute dei propri concittadini, costoro accettano supinamente da troppo tempo l’esistenza di un ospedale da terzo mondo protagonista di fatti drammatici come è il caso dei sette pazienti gelesi trasportati all’ospedale di Caltanissetta e tornati tutti morti nel silenzio generale e tale stato di inefficienza del nostro ospedale viene da molto lontano.
I gelesi sanno che le bonifiche nelle aree industriali della nostra città languono in una situazione di malessere generale che permane esplosiva per la salute dei gelesi a causa degli effetti inquinanti che si fanno sentire sempre più numerosi nell’assenza di servizi sanitari adeguati all’esplodere di casi gravissimi; i cittadini conoscono le gravi lacune del servizio rifiuti, troppo costoso per i pochi che pagano la Tari, oltre ad essere inefficiente e inefficace il servizio in una città che vive perennemente nella sporcizia e nel fetore.
Il servizio idrico cittadino è senza un reale controllo sulla qualità dell’acqua e sulla continuità della fornitura. Sul programma di rinnovamento della rete l’Ente gestore è lasciato libero di fare e la rete per molte zone è ancora un colabrodo e questo in presenza di proclami preelettorali roboanti da parte del sindaco.
E che dire del permanere dello scandaloso servizio idrico per gli usi agricoli, con l’acqua che non riesce ad essere invasata in dighe colme di fango e sversata irrimediabilmente in mare, anche tutto questo senza che susciti alcun allarme nei Consiglieri, nel Sindaco e nella sua Giunta.
Eppure i fondi ci sono, ma nessuno dell’Amministrazione comunale si è mai sognato di andare in Regione e chiedere conto di tale inerzia; che dire ancora sull’assenza di un porto perennemente insabbiato, con due interi settori economici cittadini completamente distrutti (pesca e turismo) ormai con la rassegnata indifferenza di chi ci rappresenta;
il progetto ciliegino arenato da lungo tempo e che secondo le intenzioni iniziali, doveva liberare il lago Biviere dalle serre, un progetto perfetto per le finalità resilienti del PNRR; e che dire ancora della sordità di sindaco, amministratori e consiglieri comunali, sull’ipotesi di costruzione di un inceneritore a Gela?
UNITA’ SICILIANA GOLFO DI GELA, GRAN SICILIA GELA, sostengono che Gela abbia bisogno di una radicale rottamazione del vecchio ceto politico a cominciare proprio dall’amministrazione in carica che ha dato prova sin dalla prima ora di incompetenza e di non rispettare gli elettori ignorando il programma che aveva promesso di realizzare. Occorre chiamare i cittadini alla reale partecipazione alla vita pubblica affinché siano loro gli artefici di una rinascita della nostra città e della stessa Sicilia affinché i nostri figli possano viverci con serenità, orgoglio e fiducia nel futuro.
Francesco Salinitro (Unità Siciliana) - Paolo Scicolone (Gran Sicilia)