Grazie per il privilegio che concedete alla mia famiglia di poter inviare una lettera di encomio per il servizio eccellente ricevuto in occasione dell'assistenza prestata a favore di nostra mamma, scomparsa lo scorso 17 aprile.
Segue la lettera nella quale abbiamo voluto esprimere tutta la nostra gratitudine per aver ricevuto un servizio di eccellenza e soprattutto un esempio di umanizzazione del paziente che ha reso più agevole il percorso di accompagnamento della mamma.
Chi siamo noi per redigere una lettera di encomio? Siamo solo un fratello e una sorella, figli di una paziente cronica che lo scorso 17 aprile è passata a miglior vita. La nostra famiglia crede da sempre in una vita migliore nell’aldilà, ma non a tutti capita il privilegio di essere guidati mano a mano lungo il percorso.
La Samot, associazione che si occupa dell’assistenza domiciliare in convenzione con ASP, è una realtà consolidata nel nostro territorio e fino a ieri non avevo avuto esperienza diretta delle professionalità che operano all’interno.
Sono sempre stato convinto che quando affronti una patologia la professionalità te la aspetti, la consulenza pure, la precisione la auspichi, la puntualità la invochi, l’attenzione già non ci fai caso perché si è consapevoli di essere un paziente tra tanti. Vorrei gridare al mondo che io e la mia famiglia abbiamo avuto la grazia e il privilegio di essere accompagnati da persone speciali.
Chi non crede nella grazia potrà chiamarla fortuna!
Abbiamo toccato con mano un livello altissimo. Professionale, preciso, attento, puntuale. La disponibilità degli operatori, a volte imbarazzante, ti spiazza, addirittura! Rispondono al telefono in tutte le ore e in qualsiasi giorno della settimana. Quando uno di loro entra in casa hai l’impressione che siano in cinque: lo psicologo, l’infermiere, il sacerdote, l’amico, l’assistente.
Tutti gli operatori, nessuno escluso, ti trasferiscono le loro conoscenze a parole semplici, le loro esperienze la loro formazione e quando esce la lacrimuccia significa che il livello di empatia è così elevato da diventare formazione, educazione, pronti ad affrontare questo ultimo viaggio nel migliore dei modi.
Questi ragazzi ti mettono nelle condizioni di apprezzare quegli ultimi momenti, ascoltano e parlano attraverso i loro occhi con il viso coperto dalla doppia mascherina e riescono a infonderti quiete.
Crediamo profondamente, tuttavia, di aver conosciuto uno staff eccezionale, straordinario, che è stato per noi “l’ala di riserva”. Con queste poche righe, la famiglia rivolge un encomio a tutto il personale sanitario e volontario della Samot, in particolare al dott. Napolitano, a Marina, Alessandra, a Vittorio, alla dott.ssa Emanuela Oliva, per l’impegno, la competenza, la preparazione professionale, ma soprattutto per l’esempio di umanità che avrò il privilegio di condividere come modello.
Un ringraziamento speciale alla Dott.ssa Agata Nicolosi, la referente di Samot, responsabile del centro di ascolto della sede di Gela e la dott.ssa Silvia Gradito per la loro disponibilità e cortesia e per le loro manifestazioni di affetto che porterò sempre con me.
Ci teniamo ad esprimere la nostra soddisfazione e gratitudine per l’ottima qualità dell’assistenza ricevuta ed esterniamo il desiderio di Mamma che era quello di dire solamente una parola: GRAZIE,
Giacomo e Margharet Giurato