Imbarazzo inaudito. Non che la storia del Gela (nella foto il capitano Bonaffini) sia sempre stata condizionata solamente da momenti felici.
Anzi. Mai come nell’ultimo mese, però, si è caduti così in basso. Gente che va, gente che torna. Giocatori che arrivano e ripartono dopo una settimana. Giocatori che non vogliono venire perché vedono confusione. Un allenatore scelto senza aver consultato il direttore sportivo. Una situazione infortuni iniziata a settembre e che ogni settimana si arricchisce di nuovi protagonisti. Una squadra che sempre più decimata ottiene solo due punti nelle ultime cinque gare di campionato e viene eliminata in Coppa Italia.
E domenica c’è il derby con l’Acireale dell’ex Infantino. La sfida più sentita dal popolo biancazzurro. L’unica gara che il tifoso gelese non vorrebbe mai perdere. E’ l’ultima partita di un tribolato girone d’andata. Dopodiché tre settimane di sosta che serviranno a recuperare tutti gli infortunati, ad ottenere una decente tenuta atletica e soprattutto a schiarirsi le idee dopo la nebbia della prima parte di stagione post Tuccio.
Proprietà. E’ venuta fuori l’inesperienza. E’ normale alla prima avventura. I Mendola hanno voglia di vincere, di emergere, di dominare la scena. Tante decisioni. Troppe. Alcune azzeccate, altre meno. Poca trasparenza sulle competenze tra Ciaramella e Martello. Poco elegante la scelta di prendere Terranova senza consultare il ds. Ma Angelo ed Emanuele Mendola sono stati impeccabili finora per quanto riguarda la gestione dell’azienda Gela. Conti regolari, stipendi pagati, spese anticipate e confort per squadra e staff. L’esperienza verrà, ma servono giusti, fidati e costanti consiglieri.
Martello. Due settimane fa un primo addio. Dimissioni respinte. Una settimana dopo, dimissioni-bis: Martello non informato dell’arrivo del nuovo tecnico Terranova. Stavolta la società accetta, ma giovedì scorso, i Mendola lo richiamano. Martello torna..
Ciaramella. L’ex calciatore ha lasciato la società. Dopo due mesi da collaboratore era vicino alla promozione a direttore sportivo dopo l’addio di Martello. Sua la scelta di puntare su Terranova. Suo l’acquisto di Pirrone. Non di Seckan e Porto, voluti dal tecnico. Stava lavorando ad un grande colpo in attacco. Si era detto pronto a collaborare con Martello ma a quanto pare il feeling tra i due non è mai scattato e dunque ha deciso di interrompere la sua collaborazione.
Terranova. Resterà lui l’allenatore del Gela. Molti avevano pensato che l’addio di Ciaramella (che lo aveva voluto) e il ritorno di Martello (che non lo aveva scelto) avessero portato ad un nuovo cambio in panchina. E invece no. Lo stesso Martello ha ribadito totale fiducia al mister. «Terranova è un ottimo allenatore – afferma il ds – e resterà al Gela. Non ho niente contro di lui. Le mie dimissioni erano dipese da questioni con la società e non con il tecnico».
Squadra. Porto è già andato via. Torna al Palazzolo, dove approderà anche il difensore Raimondi. Arriveranno un difensore e un attaccante. Arrivati i giovani Carrera (2000) e Maniscalchi (1998). Gallon resta, nonostante varie voci su un suo addio. Sarà lui il vero rinforzo di gennaio. Contro l’Acireale Terranova riavrà a disposizione Bonaffini, Cuomo e Alma. Ancora out Cosenza e appunto Gallon, che sta lavorando sodo per raggiungere una buona tenuta atletica. In dubbio Campanaro, alle prese con il solito fastidio all’inguine.
Gela che ad Acireale non potrà contare sul sostegno dei propri tifosi. E’ stata vietata la vendita dei tagliandi ai residenti della provincia di Caltanissetta.