L’intervista/Simone Morgana, assessore Lavori pubblici   «Piano regolatore, Vigili Urbani e Pums sono le mie priorità»

L’intervista/Simone Morgana, assessore Lavori pubblici   «Piano regolatore, Vigili Urbani e Pums sono le mie priorità»

Una sua grande passione è quella per le bici e viene da lontano, da quando era cioè adolescente ed ancor oggi, l’avv. Simone Morgana (nella foto) – assessore all’urbanistica e patrimonio, polizia municipale, viabilità, trasporti pubblici, protezione civile e tutela animali –  non disdegna a districarsi nel traffico gelese con il mezzo di trasporto a due ruote.

Una passione che lo ha condotto ad occuparsi in prima persona delle politiche isolane di Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, oltre che dell'ufficio legale nazionale della stessa associazione. 

L'altra grande passione è la politica attiva, che lo ha portato a spendersi in seno al Movimento cinque stelle, mettendoci la faccia anche per l’elezione a sindaco nel 2019, con un riscontro personale apprezzabile considerato che i pentastellati in quell’occasione correvano da soli e non solo a Gela. Pur non candidandosi alle ultime elezioni amministrative primaverili, è stato uno dei promotori e più convinti sostenitori, col suo partito, dell'agorà che ha designato Terenziano Di Stefano candidato a sindaco di una coalizione che ha sostenuto lo stesso fino all'elezione a sindaco. 

Un progetto, evidentemente, rivelatosi vincente alle urne: «perché – ci spiega Morgana – è stato un progetto condiviso, costruito dal basso e non imposto dall’alto. Un cammino di confronto fondamentale, dove lo spazio per le idee e le opinioni, anche contrastanti, non è mai mancato. Si è avuto il coraggio di scegliere un candidato che è riuscito a rappresentare tutte le anime dell’agorà prima e, successivamente, della città stessa. La schiacciante vittoria dimostra che confrontarsi senza timore, alla luce del sole, porta a scelte condivise e vincenti».

Un campo largo progressista lungo l’asse Pd-M5s che a livello nazionale alterna momenti bassi a momenti più alti, con difetti nella collaborazione e nell’intesa che sembrano prevalere su pregi e vantaggi che una tale alleanza nell’ambito del centrosinistra potrebbe sviluppare ma che rimangono confinati per lo più d una condizione di potenzialità.

«Non direi – precisa – che esista una divisione tra pregi e difetti. Nell’esperienza gelese, quindi fortemente locale, siamo riusciti a trovare punti di contatto importanti sotto il profilo programmatico e del metodo politico. Un avvicinamento che è risultato determinante, superando le posizioni personali e ponendo al centro le esigenze della comunità. Di sicuro è un cammino complesso, ma messi da parte i personalismi sono convinto che possa essere estremamente positivo». 

A metà ottobre è prevista la “costituente” lanciata dall'ex premier Conte, che ha acceso la polemica con Grillo. Il rischio serissimo è quello di ritrovarsi davanti ad un bivio tra rinnovamento e scissione. Da buon dirigente di partito oramai di lungo corso del M5s, Morgana non si è sottratto alla spinosa questione: «la crescita politica – argomenta – di un partito importante e rappresentativo come il Movimento Cinque Stelle, non può prescindere dal confronto diretto, anche aspro se necessario, fra le diverse anime che lo compongono.

Sottrarsi ad un processo democratico come questo sarebbe sbagliato, difatti la strada per la costituente procede con il contributo entusiasta di tutte le anime del Movimento. Il M5s ha sempre avuto una visione specifica rispetto a questioni fondamentali come l’ambiente, l’acqua pubblica, i diritti delle fasce più deboli, ed i provvedimenti adottati negli anni di governo ne sono la dimostrazione evidente.

Non è mai stato un semplice partito di protesta ed oggi la crescita passa dalla necessità di creare una struttura più articolata e che dia una maggiore possibilità a chi vuole fare politica nel partito di portare avanti democraticamente le proprie istanze. Il Movimento sta crescendo e questo è inevitabile e importantissimo». 

Il suo nome già girava in campagna elettorale tra i papabili assessori se avesse vinto Terenziano Di Stefano. Nella giunta dei sette assessori, Simone Morgana è presente in quota Movimento cinque stelle, con deleghe ad urbanistica e patrimonio, polizia municipale, viabilità, trasporti pubblici, protezione civile e tutela animali.

«Gela – rammenta Morgana – è un comune in dissesto, con una pianta organica assai sottodimensionata. Sono elementi che non possono essere taciuti. Nonostante questo ho trovato una grande voglia di fare, una grande disponibilità dei dipendenti, che vogliono portare avanti con rigore questa macchina complessa che è il comune.

Settori come urbanistica, patrimonio e polizia municipale, fra gli altri, sono fondamentali per garantire il funzionamento della macchina amministrativa e il buon vivere di tutta la comunità. Proprio in questi settori l’attenzione ai problemi e alle istanze dei cittadini è massina e ho potuto riscontrare un grande bisogno di avere indicazioni politiche chiare che rappresentino una visione non particolare, ma generale della comunità». 

In questi giorni si dovrebbe tenere la prima verifica politica della coalizione che ha vinto le elezioni. Si vocifera di un paio di uscite in giunta con l’ingresso di un paio di nuovi assessori. Nessuna rivoluzione, ma la necessità di ritrovarsi insieme e chiarire alcuni punti della strategia elettorale che ha portato al trionfo specie al ballottaggio, con la conseguente esigenza di un rispetto dei patti elettorali.

E’ lo stesso primo cittadino a premere e sollecitare questa istanza che non mette minimamente in discussione la presenza di Morgana in giunta. Anzi, è lecito pensare che l’assessore Morgana sia destinato a ricoprire questo ruolo per tutto il mandato, tranne candidature che dovessero maturare all’ultimo momento in occasione delle prossime politiche e/o regionali. 

Una tale prospettiva permette a Morgana di immaginare un percorso fatto di alcune priorità ritenute dallo stesso come fondamentali. In ambito urbanistico – ci spiega - è fondamentale dare attuazione alle previsioni del Piano regolatore generale, per consentire un armonico sviluppo urbano e permettere a chi vuole costruire sul territorio di poterlo fare secondo le previsioni di piano e nel pieno rispetto della normativa urbanistica.

Sicuramente l’attenzione al consumo di suolo e al contrasto alla cementificazione selvaggia sarà una delle priorità di questa amministrazione. La polizia municipale rappresenta il fulcro della gestione amministrativa del territorio, quindi una necessaria pianificazione ci deve portare ad ampliare la pianta organica e a sopperire alla notevole carenza di agenti. Sulla mobilità l’attuazione delle previsioni del Pums e la costruzione di un servizio di trasporto pubblico locale efficiente sono la prospettiva essenziale per fornire servizi al cittadino». 

In effetti, la consapevolezza e l’impegno a portare avanti questi obiettivi sembrano palesarsi con nitidezza, così come serena è la sua risposta prima di salutarci, quando gli chiediamo cosa serve a Gela per essere una città normale: «fare cose normali – ha concluso – nel rispetto del bene comune».