Con chi mangerà il panettone in municipio il sindaco di Gela, Lucio Greco?
Nel momento in cui andiamo in stampa, il primo cittadino non ha ancora ufficializzato la nuova squadra di governo, anche se i giochi per la composizione della giunta sono ormai fatti, manca solo un tassello o forse due e ciò dipende dalla volontà del sindaco che potrebbe discrezionalmente continuare a lasciare un posto vacante in giunta per mantenere ad interim alcune deleghe diventate durante questo mandato davvero pesanti, come quella alla sanità, all’ambiente ed allo sviluppo economico.
Sembra ormai certo che ci saranno anche profili tecnici in giunta, che si affiancheranno a quelli indicati dalle forze alleate; le quali ultime dovrebbero raggruppare nel civico consesso solo 8 consiglieri: Totò Sammito, Giuseppe Morselli e Marina Greco di Un’Altra Gela, lista ammiraglia del sindaco; gli autonomisti Diego Iaglietti, Valeria Caci e Giuseppe Guastella; il figliol prodigo tornato in casa Udc, Totò Incardona e l’indipendente Luigi Di Dio.
Peraltro sembrerebbe che il consigliere Di Dio non voglia esprimere propri riferimenti in giunta, preferendo avere le mani libere. Ne deriva, a rigore, che quelli blindati si riducono a 7. C’è però da considerare l’appoggio esterno della Nuova Dc con il consigliere Vincenzo Cascino.
Gli autonomisti verrebbero premiati dalla rinnovata fiducia al sindaco con due assessori: Ivan Liardi che rientrerebbe nei ranghi anche per quanto concerne la delega e la new entry rappresentata da Ugo Costa, esponente della corrente interna Gela città normale (che annovera tra le propri fila anche l’ex amministratore di Ghelas, Francesco Trainito ed il consigliere Iaglietti).
Costa non è però di primo pelo: è stato già assessore ai servizi sociali e potrebbe vedersi assegnata tale delega. In predicato di dividersi tra il ruolo di consigliere e quello di assessore, ci sarebbe il sopra menzionato Incardona (Unione di centro).
Altro ritorno in giunta dato per assodato è quello di Romina Morselli con probabilmente ancora la delega ai lavori pubblici. Con l’appoggio esterno, i cuffariani non indicheranno nessun assessore e secondo alcuni rumors, Greco ne approfitterebbe per procedere alla tanto discusa staffetta tra Giuseppe Licata e Liliana Belardita, che però entrerebbe in giunta come assessore tecnico. Rimangono due caselle vacanti: gli ultimi due tasselli e, come sopra anticipato, non è dato ancora sapere se il sindaco nominerà altri due tecnici, uno solo ovvero ancora lascerà per ora entrambe le caselle vacanti.
Non ci sarà Terenziano Di Stefano. L’ex vicesindaco ed assessore allo sviluppo economico e cofondatore del “progetto civico”, aveva digerito il primo azzeramento perché era da subito chiaro che si trattava di un escamotage per benedire l’ingresso allora in maggioranza di Liberamente ed in giunta di Nanni Costa. Il leader di Una buona idea stavolta non ha accettato un azzeramento, considerato senza sbocco. Del resto che si trattasse di un azzeramento al buio in tanti lo avevano previsto e le conseguenze politiche lo hanno confermato.
Innanzitutto, nessuna sponda dal centrodestra. In secondo luogo nessun allargamento ad altre forze di opposizione fuori dal recinto di centrodestra. Anzi, la maggioranza già risicata ha perso l’appoggio diretto degli stessi cuffariani mentre Una buona idea esce dal governo e dall’alleanza. Indiscrezioni – e come tali vanno prese con le pinze – ci dicono che a convincere la nuova Dc a rompere gli indugi e chiedere l’azzeramento al sindaco, sia stata la fuoriuscita di Fi dall’alleanza pro Geco.
A quanto pare Totò Cuffaro e Michele Mancuso avrebbero un accordo: quello di sostenersi a vicenda per le candidature di un forzista alle amministrative di Caltanissetta ed un cuffariano alla Presidenza del libero consorzio, in una prospettiva di coalizione di centrodestra. Con l’addio di Fi dal governo cittadino, il rispetto di quell’accordo esigeva un ritorno di Fi, che non c’è stato per la tenace resistenza del gruppo dirigente locale. Ed anche Greco sarebbe interessato alla presidenza provinciale.