Si è svolta lunedì sera la seduta ordinaria dedicata alle mozioni.
Delle 6 in programma, però, ne sono state discusse solo due ed una sola è stata votata. Seduta sciolta, infatti, dopo un quarto d'ora esatto. L’amministrazione ha disertato l’aula e l’alleanza a suo sostegno si è letteralmente dileguata dopo l’approvazione del prima mozione, facendo mancare il numero legale sulla mozione relativa allo schema di bilancio, di fatto boicottata.
A fronte di una “maggioranza” in aperta difficoltà, la tensione è palpabile anche tra le “minoranze”, con tanto di battibecco, per quanto garbato, tra il consigliere Vincenzo Casciana (FdI), tra i firmatari della mozione di sfiducia e la consigliere Paola Giudice (misto), che con Alessandra Ascia (Rinnova) e Virginia Farruggia (M5s), pur se all’opposizione del governo cittadino, non hanno firmato la mozione di sfiducia. Da qui, l’accusa alle tre “progressiste” di voler fare, invero, da stampella al sindaco Lucio Greco e sodali.
Proprio la vicepresidente del civico consesso, l'indipendente Giudice, è stata chiamata a condurre i lavori, in sostituzione del presidente del consiglio comunale, Totò Sammito, assente. Alla conta iniziale, erano 17 i consiglieri comunali presenti, di cui 7 dell'opposizione e 10 della maggioranza.
Al primo punto dell'ordine del giorno, c'era la mozione “Per non dimenticare”, proposta dal gruppo consiliare Una buona idea e presentata dal consigliere Rosario Faraci, per l'istituzione di un concorso di idee, rivolto sostanzialmente a chiunque della società civile voglia partecipare, al fine di installare nelle varie piazze, i volti di chi ha combattuto la mafia, perché «la conoscenza e la memoria – ha concluso Faraci – sono le uniche armi che abbiamo per combattere il più pericoloso dei mali che affligge la nostra meravigliosa terra». La mozione è stata approvata con 14 voti favorevoli, il che è coinciso con l'unanimità dei presenti in aula in quel momento.
Al secondo punto seguiva la mozione dedicata al “Finanziamento e realizzazione dell’aeroporto centro meridionale della Sicilia”, proposta dal presidente Totò Sammito, ma considerata la sua assenza in aula, si è passati al terzo punto e, dunque, alla mozione proposta dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, vertente sulla “Proposta di voto diretta ad impegnare l’amministrazione in ordine di recepimento delle indicazioni emerse dal parere espresso dal Collegio dei revisori sullo schema di bilancio di previsione elaborato dalla Giunta”.
Il relatore, consigliere Casciana, ha specificato che si tratta di una mozione da tradurre attraverso il voto consiliare in un vero e proprio atto di indirizzo che impegni l'amministrazione a ritirare “precauzionalmente ed in autotutela” lo schema di bilancio trasmesso al consiglio comunale, per redigerne uno nuovo che tenga conto dei rilievi mossi dai revisori.
Un suggerimento anche a tutela del consiglio comunale, secondo Casciana che, nel ricordare il rischio di possibili risvolti penali oltre che contabili, non ha poi perso occasione per stigmatizzare l'assenza di sindaco ed intera giunta, posto che era presumibile l'assenza di esponenti di un settore rimasto senza assessore e dirigente responsabile, cioè entrambi i vertici, quello politico e quello amministrativo.
Anche la consigliere Ascia, intervenuta successivamente, non ha mancato di biasimare l'assenza di un’amministrazione che, oltre a non dare seguito alle mozioni, dimostra con il proprio disinteresse di volerle totalmente ignorare, mettendo in atto una «condotta di cattivo gusto».
Ma prima di mettere ai voti la mozione, la stessa Ascia, rivolgendosi alla presidenza, ha richiesto la verifica del numero legale, il quale non è richiesto nelle interrogazioni, ma può essere richiesto nelle mozioni. Nel frattempo, gli scranni dell'alleanza di governo si erano svuotati. Solo due gli esponenti rimasti che aggiunti ai 7 dell'opposizione fanno 9. Tanti erano infatti i presenti conteggiati dalla segretaria generale, dott.ssa Loredana Patti.
A quel punto, dopo solamente 15 minuti di seduta, la vicepresidente Giudice ne ha dichiarato lo scioglimento.