Tanto tuonò che alla fine piovve.
Martedì sono state infatti protocollate ufficialmente le dimissioni dell'assessore ai servizi sociali, avv. Nadia Gnoffo (nella foto), bersaglio nelle ultime settimane di un estenuante “fuoco amico”, arrivato puntuale dopo l'election day siciliano (elezioni nazionali e regionali contestuali), ma già promesso alla stessa ed al suo partito, Forza Italia, mesi prima dagli alleati “civici”, all'insegna – a loro dire – del motto chi semina vento, raccoglie tempesta. E la tempesta è arrivata, puntuale, come sopra ricordavamo, benché stavolta la quiete del dopo, tarderà ad arrivare. Anzi, l'impressione nettissima è che il cielo riservi ancora fulmini e saette che metteranno a durissima prova la tenuta dell'amministrazione cittadina retta dal sindaco Lucio Greco.
L'avv. Gnoffo si è affidata alla sua pagina social per comunicare e spiegare le ragioni della scelta effettuata: «è stata una decisione sofferta – ha postato su facebook – ma inevitabile. Purtroppo era impossibile andare avanti, troppe le ferite che questa esperienza mi ha lasciato, soprattutto nell’ultimo periodo. Sin dall’inizio mi sono impegnata anima e corpo per garantire il corretto funzionamento dei settori che mi sono stati affidati, sempre nel rispetto delle leggi e delle esigenze dei cittadini. Forse non sempre ci sono riuscita a pieno ma sicuramente la dedizione e l’impegno profusi sono stati sempre al massimo».
Non manca, nelle motivazioni, l'affondo nei confronti degli oramai ex alleati: «lascio – precisa – perché non mi è stata data la possibilità di lavorare serenamente, perché d’improvviso per meri ragionamenti opportunistici, sono diventata il bersaglio da abbattere, con qualsiasi mezzo ed in qualunque modo. Io, a questo gioco al massacro, ho deciso di dire basta, non perché mi senta debole ma perché trovo mortificante e degradante per una donna e per una professionista continuare a subire in silenzio quanto i miei presunti “compagni di viaggio” hanno messo in atto per abbattermi, anche a danno degli interessi della città.
Non vivo di politica per fortuna e per la politica non sono disposta ad accettare mortificazioni ed attacchi gratuiti. Lascio un settore, quello dei Servizi Sociali, con tantissimi servizi pronti a partire, grazie anche al lavoro meraviglioso messo in campo da tutti i componenti del settore che, neanche per un attimo, mi hanno lasciata sola in questa battaglia contro i mulini a vento».
L’ufficialità delle dimissioni è arrivata all’indomani di una conferenza stampa del partito (tenutasi lunedì) in cui oltre ad essere state comunicate le dimissioni e quindi il ritiro dalla giunta dell’assessore in quota berlusconiana, gli azzurri gelesi hanno annunciato la fuoriuscita da una maggioranza che di conseguenza è di fatto solo presunta, perché oltre alla perenne conflittualità, ora anche nei numeri non è più tale.