L'Arta (Assessorato regionale territorio ed ambiente), con apposito decreto pubblicato in Gurs, ha concesso alla Petroltecnica “Terra Therapy” la proroga di validità del provvedimento (che era in scadenza) di Via (Valutazione di impatto ambientale) del 24 luglio 2015, relativo alla realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, presso il sito industriale di contrada Piana del Signore e, più precisamente, all'interno dell'isola 15.
Il decreto assessoriale è stato emesso sulla base del parere positivo con la quale il 23 giugno scorso, la Cts (Commissione tecnica specialistica), presieduta da Giuseppe Trombino, alla presenza di trentuno membri su trentatré (solo due assenti), ha accolto favorevolmente la richiesta di proroga di tre anni della validità del giudizio di compatibilità ambientale del progetto, avanzata dalla società specializzata nel recupero dei siti contaminati, con ben 70 anni di esperienza e 8 tecnologie brevettate, posticipando così il termine di scadenza alla data del 29/06/2025.
La richiesta di proroga è stata formulata in virtù dell’art. 25, comma 5, del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., secondo cui «decorsa l’efficacia temporale indicata nel provvedimento di Via senza che il progetto sia stato realizzato, il procedimento di Via deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente corredata di una relazione esplicativa aggiornata che contenga i pertinenti riscontri in merito al contesto ambientale di riferimento e alle eventuali modifiche, anche progettuali, intervenute, di specifica proroga da parte dell’autorità competente.
Fatto salvo il caso di mutamento del contesto ambientale di riferimento, il provvedimento con cui è disposta la proroga non contiene prescrizioni diverse e ulteriori rispetto a quelle già previste nel provvedimento di Via originario». La richiesta è tata altresì perfezionata attraverso un preciso cronoprogramma degli interventi, protocollato all’Arta.
Le ragioni della richiesta di proroga, addotte nella relazione dalla proponente, sono per lo più di natura economica: «le motivazioni alla base del ritardo nell’attuazione di quanto previsto per la realizzazione della piattaforma – ha dichiarato la società che ha sede legale nel riminese – nel suo complesso sono principalmente di carattere economico.
Infatti, la crisi economica che ha interessato negli ultimi anni le attività produttive nell’intero territorio nazionale ha coinvolto anche la scrivente società che, ad oggi, sta riscontrando la progressiva riduzione dei rifiuti derivanti dai cantieri di bonifica e dei rifiuti derivanti dallo smontaggio delle stazioni di servizio, e la situazione pandemica non hanno permesso il raggiungimento dei target economici prefissati».
Valutato ciò e riscontrato che non vi è nessun mutamento del contesto ambientale di riferimento, in quanto non vi sono modifiche sostanziali al progetto originario; in particolare non sono aumentate le aree occupate dall’intervento, né è aumentata la sottrazione di suolo e non risulta nessuna modifica al regime vincolistico già riscontrato in sede di redazione del progetto, La Cts ha emesso – come sopra anticipato – parere positivo.
Va precisato che lo scopo principale della piattaforma è il recupero di rifiuti dai quali ottenere materiali che possono essere riutilizzati in attività quali riempimenti, sottofondi stradali e copertura di discariche.
La Petroltecnica intende effettuare a regime la gestione e trattamento di rifiuti solidi/palabili attraverso il processo di “bioremediation”; la gestione e trattamento di rifiuti solidi attraverso il processo di “soil washing”; la gestione e trattamento di rifiuti solidi/palabili attraverso il processo di “desorbimento termico”; la gestione e trattamento di solidi e fanghi attraverso il processo di “inertizzazione”; la stabilizzazione; la gestione e trattamento di macerie da costruzione/demolizione; infine, la gestione e trattamento di rifiuti liquidi.