Samuele Di Natale (nella foto conEmanuele Bunetto) non si ferma più e dopo aver conseguito qualche anno fa il diploma con voti eccellenti, in questi giorni sta affrontando un’altra stimolante avventura.
Infatti, il giovane gelese è tra i semifinalisti di “Area Sanremo” da cui usciranno i nomi dei cantanti che prenderanno parte alle selezioni ufficiali per la categoria Giovani di Sanremo 2019.
Samuele, ragazzo autistico, è sempre seguito da mamma Provvidenza e papà Orazio ed i fratelli Antonio e Rosario. Quest’ultimo ha parlato di Samuele e della sua passione canora.
– Samuele ha sempre avuto la passione per il canto?
«Samuele da sempre ha la passione per il canto. Aveva l’abitudine di seguirmi e dato che qualche anno fa per ascoltare la musica utilizzavo i Walkman, ha incominciato anche lui ad usarli. Per lui la musica è importante, anche perché grazie ad essa riesce ad esprimersi perfettamente, nonostante le difficoltà».
– Qual è il genere musicale che ascolta maggiormente e ha un cantante preferito?
«Ama la musica italiana e alcuni dei suoi artisti preferiti sono: Renato Zero, Marco Masini e i Modà. La sua canzone preferita è A te di Jovanotti».
– Ogni volta che sale sul palco che sensazioni prova?
«Lui ci fa capire che sul palco si sente una persona normale come tutti gli alti, perché li riesce a parlare con la gente e trasmettere, con il canto, tutte le sue emozioni».
– Sta concorrendo per le selezioni di Sanremo Giovani. Come è nata l’idea di partecipare?
«L’ idea di partecipare alle selezioni non è nata dalla nostra famiglia, ma dal direttore artistico Giuseppe Lavore (Elevision Production) e dall’etichetta discografica Luna Rossa. Vedendo come canta Samuele e capendo che riesce grazie ad esso riesce ad esprimersi liberamente, abbiamo deciso di fargli provare questa esperienza. Colgo l’occasione per ringraziare Emanuele Bunetto, autore dell’inedito. Naturalmente noi, stiamo mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari per fare in modo che questo accada».
– Cosa significherebbe per lui cantare sul palco dell’Ariston?
«Fondamentalmente per lui cantare sul palco dell’Ariston o su uno qualsiasi, seguito da poche persone, non farebbe alcuna differenza. Lui vive per cantare. Forse siamo noi più emozionati al solo pensiero di poterlo vedere, se passerà le selezioni, su un palco importante come quello dell’Ariston».
– Oltre al canto ha qualche altra passione o hobby?
«Le altre passioni di Samuele sono legate all’altro fratello Antonio. Gli piace giocare alla Playstation e andare al cinema per vedere i film della Marvel o Commedie».
– In famiglia come state affrontando questo percorso canoro?
«In famiglia stiamo tutti vivendo un sogno. Vedere il nome di Samuele legato ad un contesto così importate, ci riempie di gioia. Mamma Enza e papà Orazio hanno fatto tanti sacrifici e vedere questo risultato li rende orgogliosi».
– Una caratteristica speciale di Samuele?
«Samuele non ha malizia, non riesce a pensare cattiverie e non fa del male».
– Cosa vi augurate per il suo futuro?
«L’ augurio che ci facciamo per lui è quello di riuscire col tempo ad essere autonomo. Inoltre, l’augurio che ci facciamo, non solo per Samuele, è che il territorio possa aiutare tutti i ragazzi autistici e le famiglie».