Niente gara ponte per la raccolta dei rifiuti solidi urbani a Gela.
Per la terza volta consecutiva la gara è andata deserta. Nessuna busta interessata al servizio è pervenuta alla centrale unica di committenza, il Consorzio Tirreno Ecosviluppo, con sede a Venetico (Me), scelta dalla stazione appaltante, vale a dire l’Ato ambiente CL2 in liquidazione, per conto della Srr4 (Caltanissetta Provincia Sud) in cui sono consorziati 8 comuni: Gela, Niscemi, Piazza Armerina, Mazzarino, Riesi, Sommatino, Delia e Butera.
Eppure, dopo i primi due tentativi andati a vuoto con un lotto unico, si era deciso per un frazionamento in 4 lotti: uno a testa per Gela (Lotto 1), Niscemi (Lotto 2) e Piazza Armerina (Lotto 3), un altro residuale (Lotto 4) per il resto dei comuni dell'ambito territoriale (Butera, Delia, Mazzarino, Riesi e Sommatino). Invero, la scelta operata ha smosso un po' le acque ed in effetti 1 busta è pervenuta per il lotto di Niscemi che ha un soggetto aggiudicatario benché provvisorio, la Ecos srl. Ma ancora niente buste, invece - come sopra anticipato - per Gela.
Il frazionamento in 4 lotti non ha comportato gare differenti. Per tutti e quatto i lotti la gara è continuata ad essere la stessa, cioè quella dell’affidamento mediante procedura aperta – interamente telematica – e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi degli artt. 60 e 95 del D. Lgs. 50/2016, ossia il nuovo Codice dei contratti pubblici.
A variare, inevitabilmente, sono stati gli importi, finanziati con fondi dei bilanci comunali. Per il Lotto 1 di Gela, l’importo totale del servizio da appaltare è di 6.810.668,16 euro, comprensivi degli oneri della sicurezza pari a 134.711,85 euro, per cui l’importo a base d’asta diventa di 6.675.956,31 euro (6.810.668,16 - 134.711,85). Da tale importo vanno comunque detratti 4.643.070,71 euro il cui ammontare copre l’obbligatorio costo del personale. In definitiva, la somma di riferimento soggetto a ribasso reale è 2.032.885,6 euro (6.675.956,31 - 4.643.070,71).
Il reiterarsi di questo stato di cose ha costretto il sindaco di Riesi, Salvatore Chiantia, nelle vesti di presidente della Srr4, accompagnato dal sindaco di Gela, Lucio Greco e dall'assessore al ramo di Gela, Grazia Robilatte, a bussare in Prefettura nella mattinata di mercoledì scorso: «La gara d’appalto indetta dalla Srr Caltanissetta Sud – si legge nella nota stampa inviata ai media dall'ufficio stampa del Sindaco Greco – è andata deserta per il Comune di Gela. Sindaco e assessore hanno chiesto in prefettura come procedere nel rispetto della legalità e trasparenza.
Sarà chiesto un parere all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) per valutare l’ipotesi di un affidamento diretto, procedura negoziata o proroga». Nel pomeriggio la delegazione si è poi spostata a Palermo per partecipare ad «un vertice, con la presenza dei rappresentanti dei Comuni della Srr4, con il dirigente regionale Salvatore Cocina. La consegna della quinta vasca della discarica Timpazzo - prosegue la nota - risolverebbe molti problemi. L’impianto Tmb potrebbe trattare anche i rifiuti organici ma l’intervento richiede almeno trenta giorni di tempo. Si rischia di sospendere la raccolta anche venerdì.
Uno stop che arriva nel giorno in cui i numeri confortano l’operato dell’amministrazione. A dicembre infatti – chiosa il documento – la raccolta indifferenziata ha toccato quota 57,30%».
Procedere con una gara ponte avrebbe permesso di svoltare, rispetto ad una gestione in proroga che perdura da 6 anni sulla base del vecchio capitolato d'appalto e gli "equivoci" che esso ha comportato, come alcuni servizi non meglio specificati diventati così "opzionali", vedi la rimozione dei rifiuti abbandonati, le cosiddette “mini-discariche”, nonché lo spazzamento nei giorni festivi. Senza dimenticare una puntuale revisione del reale numero degli abitanti residenti e quindi un'opportuna revisione della massa di rifiuti solidi urbani prodotti. Non ultima la percentuale di raccolta differenziata che si intende in concreto raggiungere sulla base di una consapevole contezza degli oneri necessari per ogni centro di costo.
Sicché, in attesa dell’espletamento della gara ponte e l’affidamento di almeno un anno del servizio, propedeutico alla gara pluriennale, si continua in regime di proroga e sulla base del vecchio capitolato d’appalto. Si è polemizzato tanto, financo troppo, sull’importo, sull’attività e gli adempimenti contrattuali del gestore, sui servizi accessori e sul mancato rispetto del capitolato d’appalto, ma anche sulla mancata vigilanza e controllo di Comune e Ato Cl2.
E siccome noi siamo quelli secondo cui “carta canta”, ci siamo dotati del Capitolato speciale d’appalto ed è questo documento che facciamo “parlare”, lasciando al lettore ogni valutazione in merito. Con una premessa: l’art.1 del capitolato prevede che «l’oggetto dell’appalto è il servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani ed assimilati e la raccolta differenziata su tutto il territorio dei Comuni facenti parte dell’Srr Ato Caltanissetta Provincia Sud : Butera – Delia – Gela – Mazzarino – Niscemi – Piazza Armerina – Riesi e Sommatino per mesi sei» con la presenza ancora dei cassonetti da svuotare quotidianamente. In un secondo momento, su proposta dell’aggiudicatario, si raggiunse l’accordo per l’eliminazione dei cassonetti e la raccolta differenziata “porta a porta” al 100%.
Per quanto concerne gli altri servizi da assicurare l’art.1 individua i seguenti: «Lavaggio, disinfezione periodica interna ed esterna e manutenzione di tutti i cassonetti stradali, cestini e contenitori vari per il conferimento dei rifiuti; Spazzamento e diserbamento, da eseguirsi sia manualmente sia con mezzi meccanici, delle strade, marciapiedi, piazze ed aree pubbliche;
Lavaggio meccanizzato di pubbliche vie e piazze; Pulizia delle spiagge, eseguita sia manualmente sia con mezzi meccanici; Pulitura del mercato settimanale; Pulizia delle aree pubbliche sede di sagre e fiere e di qualsiasi altra manifestazione occasionale; Raccolta differenziata di cartone presso utenze selezionate (supermercati, mobilifici, negozi, ecc..) e conferimento alle piattaforme autorizzate convenzionate con i singoli Comuni; Raccolta di beni durevoli e ingombranti (frigoriferi, lavabiancheria, materassi, divani etc.) e trasporto alle piattaforme autorizzate convenzionate con i singoli Comuni; Raccolta di medicinali scaduti e pile esauste e conferimento alle piattaforme autorizzate convenzionate con i vari Comuni, Raccolta differenziata di vetro presso utenze selezionate (bar, ristoranti, ecc..) e conferimento alle piattaforme autorizzate convenzionate con i singoli Comuni».
Proseguendo nel documento, ad assumere certamente rilievo è l’art.8 relativo ai “documenti contrattuali”, che la disposizione in questione elenca in: «Documento di valutazione dei rischi (a cura dell’Assuntore); Elenco Prezzi unitari, allegati al presente capitolato (Allegato “A”); Schede riassuntive con i relativi costi dei servizi resi distinti per Comune e relativi costi della manodopera suddivisi per i vari servizi, ai sensi del comma 3 bis dell’art. 82 del D. L. 163/2006 e successive modificazioni, allegate al Csa (Allegato B); Elenco del personale attualmente impiegato dalle ditte con relative qualifiche e distinti per singolo Comune (Allegato C). Qualora si riscontrassero eventuali divergenze fra i vari documenti contrattuali, tali divergenze devono essere interpretate nel senso più favorevole alla Srr e, comunque, nel senso che la stessa riterrà più conveniente e confacente ai propri interessi».
Più avanti, l’art.64 (relativo al “Personale”), comma IV recita: «l’impresa aggiudicataria, al fine di assicurare la gestione del servizio oggetto del presente appalto, nei limiti dell’effettiva necessità e nel rispetto della normativa vigente anche in materia contrattuale, si obbliga ad assumere il personale già impiegato dalle imprese private che gestiscono il servizio, eccetto nei casi di accertata insussistenza dei requisiti di moralità; parimenti l’impresa aggiudicataria si obbliga ad utilizzare il personale comunale già impiegato nel Servizio e tutti coloro i quali, sempre nei limiti dell’effettiva necessità e nel rispetto della normativa vigente anche in materia contrattuale, i Comuni interessati intendano metterli a disposizione della Ditta stessa, provvedendo con atto formale al loro temporaneo comando».
Mentre, il successivo comma (V) dispone: «nel caso in cui l’aggiudicatario avesse la necessità di utilizzare ulteriori unità di personale le assunzioni saranno oggetto di specifico accordo tra la Srr, i singoli Comuni, l’impresa aggiudicataria ed i sindacati di categoria». L’allegato C richiamato dall’art.8, altresì, individua in 125 le unità lavorative.
Sull’importo l’art.12 stabilisce che «ammonta ad 5.979.892,24 euro di cui 1.903.636,50 euro assoggettabili a ribasso d’asta e 4.076.257,74 euro non assoggettabili a ribasso», in quanto € 4.016.456,82 sono dovuti ai costi di mano d’opera, ai sensi del comma 3 bis dell’art. 82 del D.L. 163/2006 e ss. mm. ii. a cui vanno assommati € 59.789,92 per i costi sulla sicurezza. «I suddetti importi sono da intendersi oltre Iva nella misura del 10%».
Ai sensi dell’art.12 in questione, i servizi resi (e relativi canoni) per mesi sei, riguardo al comune di Gela sono (tutti esternalizzati): «a) raccolta e trasporto a conferimento Rsu (€ 789.737,50); b) raccolta frazioni differenziate (€ 868.847.00); c) spazzamento manuale con 25 operatori solo nei giorni feriali e meccanico per 420 km setti settimanali feriali e 30 km nei giorni festivi (€ 722.618,00); d) pulizia spiagge (€ 54.558,00); e) pulizia di mercati e feste (€ 36.712,00); f) pulizia aree esterne e discariche abusive (€ 67.392,00); g) lavaggio strade (€ 6.360,00); h) trasporto frazioni differenziate (€ 137.369,81); i) fornitura e distribuzione sacchetti per frazioni differenziate (€ 68.354,68); j) extra costo per mancanza temporanea C.C.R. (€ 60.000,009). Totale costo del servizio € 2.811.948,99. Oneri della sicurezza non soggetti a ribasso € 28.119,49».
Infine sul controllo e vigilanza dell’appaltante (Srr o Comune per contro della Srr), ad intervenire è l’art. 18 ai sensi del quale: «l’Srr ed i Comuni nelle rispettive competenze, per la verifica della buona esecuzione del servizio nel rispetto delle prescrizione del Capitolato, provvederanno a vigilare sul servizio controllandone l’andamento, con un propri funzionari tecnici, coadiuvati da assistenti di propria fiducia che comunicheranno direttamente alla Ditta Aggiudicataria le disposizioni e gli ordini di servizio cui dovrà adempiersi con la massima necessaria tempestività. 22 Eventuali inadempienze daranno luogo all’applicazione di penalità secondo quanto specificato al successivo art. 19.
I Comuni soci, sentita l’Srr, si riservano, inoltre, la facoltà di apportare variazioni temporanee o definitive, alle modalità di esecuzione dei servizi oggetto dell’appalto. I Comuni e l’Srr hanno la facoltà di effettuare, in qualsiasi momento, opportune verifiche volte ad accertare l'osservanza delle condizioni contrattuali da parte dell'Assuntore. Il personale designato dai Comuni e/o dall’Srr potrà dare disposizioni anche verbali, nei casi d’urgenza, per quanto riguarda le normali istruzione di dettaglio, nell'ambito dei servizi contrattualmente previsti, salvo formalizzazione con ordine scritto, entro il terzo giorno successivo».
Provando andare oltre le polemiche, infine, riportiamo un interessante suggerimento migliorativo formulato da un giovane sindacalista che, di recente, si è dato molto da fare sulla problematica dei rifiuti. Ci riferiamo a Luca Faraci, responsabile provinciale Usb – lavoro privato, nonché dipendente Tekra: «ci sono tante cose che si potrebbero fare – afferma Faraci – ai fini di un servizio più curato ed efficiente grazie alla collaborazioni dei comitati di quartiere e dei quali dovrebbe essere riconosciuta una volte per tutte l’essenziale azione nella vita associata cittadina, attraverso apposito regolamento consiliare. Si veda l’esempio di Piazza Armerina, dove l’amministrazione in collaborazione con un’associazione, ha aperto un’eco-stazione di riciclaggio».