Il Pd c’è e vuole esserci. Attenti a quei due: Speziale e Donegani, pronti a tirare fuori il coniglio dal cilindro

Il Pd c’è e vuole esserci. Attenti a quei due: Speziale e Donegani, pronti a tirare fuori il coniglio dal cilindro

Mai visto, da almeno otto anni a questa parte (primarie Fasulo-Speziale), tanto Pd, pubblicamente impegnato ed esposto davanti ad un gazebo. Speziale, Donegani, Arancio, per citare i più rappresentativi. Ma poi anche Alario, Siragusa, Di Cristina, Orlando, Cannizzo, papà Ascia e tanti, tanti altri esponenti di un partito che potrebbe risorgere come Lazzaro. Una partecipazione inimmaginabile alle Primarie del Pd. Un pretesto, un’occasione per dimostrare di esistere e di poter ancora esercitare un ruolo da protagonisti, piuttosto che da comprimari, a sostegno di questo e di quel candidato di centrodestra.

Stamattina, a mezzogiorno, nella piazzetta ex ristorante La Palma (sessantenni e settantenni la ricordano e chiamano ancora così), dove un Pd, da consegnare ormai alla trasmissione “Chi l’Ha visto”, ha dimostrato, ha voluto certificare la sua “esistenza in vita”, e che magari potrebbe tirare fuori il coniglio dal cilindro, presentandosi alle prossime elezioni amministrative del 28 aprile con una sua lista, il suo simbolo ed un suo candidato a sindaco, contando sul collaudato apparato elettorale che nessuna altra forza politica può vantare.

Abbiamo registrato tanto entusiasmo e tanta voglia di dimostrare di esistere. Abbiamo anche notato Antonino Biundo (ex Pd, passato a Sicilia Futura), aggirarsi attorno al gazebo a braccetto con il segretario Dem Di Cristina. Segno che c’è ancora uno spiraglio per riunire le forze. Il che potrebbe incoraggiare il partito a presentare un suo candidato a sindaco. Magari l’esponente più rappresentativo – il sempre verde Lillo Speziale – chiamato a sacrificarsi e scendere in prima persona nel prossimo agone elettorale. Roba da decidere da qui alle prossime ore o giorni. Non è da escludere. Speziale ha sempre dichiarato di non volersi candidare, ma di non potersi tirare indietro qualora glielo si chiedesse per tirare fuori la città dal baratro in cui si ritrova.