M5S ci riprova con Morgana

M5S ci riprova con Morgana

Anche il Movimento 5 Stelle ha il suo candidato a sindaco in vista delle amministrative del 28 aprile: è il consigliere uscente, avv. Simone Morgana, (nella foto) sebbene l'iter procedurale interno al movimento non è stato ancora completato.

E' allo stesso Morgana a cui abbiamo chiesto lumi in proposito: «La procedura prevista dalla piattaforma Rousseau, tramite “Open Comuni” – ci risponde – prevede che si dia la propria disponibilità e si proceda alla formazione della lista che verrà poi sottoposta al sindacato del Capo Politico, il quale potrà valutare collettivamente le esperienze del territorio, incluse quelle dei portavoce eletti, come il Senatore Pietro Lorefice ed il deputato regionale Nuccio Di Paola.

Pur nel rispetto di questa procedura, si è voluto allargare il più possibile la condivisione e, in una riunione aperta a tutta la città, con la presenza dei portavoce eletti, dei consiglieri comunali uscenti, degli attivisti e dei cittadini, compresi i giornalisti, dopo un intenso dibattito sono stato l’unico a dichiarare la disponibilità alla candidatura, appoggiata con favore dagli intervenuti. Abbiamo, quindi, iniziato da subito a lavorare sulla lista che, entro la metà di Marzo, verrà trasmessa secondo la procedura prevista».

Il candidato a sindaco pentastellato è stato uno dei quattro consiglieri comunali grillini che hanno dovuto sopportare il “peso” dell'opposizione ad un sindaco che lo stesso M5S aveva fatto eleggere: «l’esperienza in consiglio comunale è stata fondamentale – confessa l'avvocato gelese – anche nel contribuire alla scelta di candidarmi alla carica di sindaco. La più grande difficoltà è stata quella di vedere sfumare l’occasione di governare la città nel rispetto degli obiettivi e dei programmi che avevamo presentato agli elettori, perché Domenico Messinese ha da subito deciso, in autonomia dal Movimento e dal relativo gruppo consiliare, di governare da solo la città senza rispettare il programma.

Sui rifiuti ha immediatamente e totalmente disatteso la nostra linea, espellendo l’assessore Fabrizio Nardo e, dopo pochissimi mesi, ha poi deciso di non portare avanti gli interventi previsti dal “Piano di Risanamento Ambientale” di Gela. Da quel momento, era il dicembre del 2015, non abbiamo più governato, ma fatto solo opposizione ad un sindaco distante dalle scelte e dalle politiche portate avanti in campagna elettorale. Mi sento sereno nel dire che a Gela il Movimento Cinque Stelle non ha mai governato, hanno governato invece Messinese e la sua giunta, sotto il simbolo di Sviluppo Democratico. Oltre al grande lavoro nelle commissioni, abbiamo prodotto tantissimi atti di indirizzo spesso disattesi ed ignorati dalla giunta Messinese».

Di Maio, sulla scorta degli esiti delle regionali abruzzesi e sarde, ha aperto ad “esterni” in lista, nonché ad alleanze civiche: «quando si corre in ambito amministrativo la legge elettorale favorisce di gran lunga le coalizioni di liste – sottolinea l'esponente grillino – con un numero enorme di candidati, spesso disomogeneo, che porta voti ad un unico candidato alla presidenza. Il Movimento, nato con lo spirito di rompere questo sistema numerico degli “acchiappapreferenze” e delle grandi coalizioni instabili, si trova in netta difficoltà rispetto ad eserciti di liste il cui unico obiettivo non è governare con stabilità, ma vincere attirando un numero esorbitante di preferenze.

Certamente, non è bello anche per gli elettori che hanno fiducia nel Movimento vederlo sconfitto in un gioco fatto ad armi impari e, sotto questo punto di vista, potrebbe risultare favorevole una eventuale apertura alle liste civiche, purché la formazione delle stesse ricalchi nei criteri quella della lista principale del Movimento. Il dato numerico è importante ma non possiamo dimenticare che il Movimento nasce per portare avanti istanze di governo innovative, che determino un reale cambiamento in positivo dei territori e delle città».


Insomma non diciamo un eresia nell'asserire che negli anni il movimento è cambiato: «il Movimento – ammette il candidato a sindaco pentastellato – cresce e muta come ogni cosa che è viva e pulsante. Nasce come movimento di piazza, si evolve sempre più sul web e, oggi, si è fatto istituzione arrivando al Governo nazionale ed al governo di molte città. La forza propulsiva dei meetup, la grande libertà della rete, devono evolversi con una presenza sul territorio che permetta a grandissime conquiste in favore dei diritti, come il Reddito di Cittadinanza, di essere portate in avanti nei territori, nei comuni, nelle periferie, con la stessa competenza istituzionale che è già presente a livello governativo centrale.

L’esperienza dei sindaci sul territorio è fondamentale. La politica è fatta nei comuni e nelle comunità. Questa è forse oggi la più grande forza che il Movimento sta manifestando, la sua grande evoluzione, ovvero sia l’impegno di radicarsi sempre più nei territori, di volerli governare, di volersi attivare in maniera forte al servizio delle comunità».