Rispetto alla prima riunione, hanno declinato l'invito altri gruppi, tra cui “Movimenta” che ha a Gela in Emanuele Tuccio il suo principale e sin dall'inizio più convinto assertore.
Si tratta di un movimento politico-culturale che sta prendendo piede in città e che secondo alcune indiscrezioni vedrebbe a breve l'ingresso di altre associazioni presenti all'Hotel Sileno: si vocifera, fra gli altri, l'imminente adesione di Emanuele Antonuzzo e dell'ex vicesindaco Fortunato Ferracane. Secondo insistenti “rumors”, l'allontanamento dal “Progetti Civico per Gela” da parte di “Movimenta” è dovuto alla “estrazione” di non pochi iscritti ad ambienti di centrosinistra, il che non escluderebbe un dialogo futuro con il Pd ed altre liste civiche di quest'area.
Di certo c'è che i “partiti” tradizionali sono per ora “costretti” a navigare un po' a vista, per alcuni evidenti difficoltà.
Diversi partiti, innanzitutto, sono impegnati nelle fasi congressuali. Non solo il “Partito democratico” nel centrosinistra, ma anche “DiventeràBellissima” e “Fratelli d'Italia” nel centrodestra, senza considerare la riorganizzazione interna della “Lega” di Salvini e la stessa “Forza Italia” a cui manca ad esempio il coordinatore cittadino. In secondo luogo, non va trascurata la circostanza che vede le concomitanti elezioni amministrative anche nel capoluogo nisseno.
A Caltanissetta, solo per fare un esempio, il consigliere comunale Aiello (Lega) ed il deputato regionale Mancuso (Fi) sono già ai ferri corti perché il primo parla apertamente di primarie per la scelta del candidato a sindaco altrimenti ognuno andrà per la sua strada ed il secondo che ribatte di non accettare “aut aut” da nessuno. Insomma, sarebbe difficile spiegare in una logica di ampia coalizione, perché a Caltanissetta la scelta di un candidato a sindaco in quella data coalizione dovesse seguire certe regole ed a Gela, per contro, dovesse seguirne altre.
Infine, non possono con tutta evidenza essere eluse le “Elezioni Europee” che si terranno tra il 23 ed il 26 maggio 2019, in pieno periodo utile per l'indizione della tornata elettorale locale. Non è detto, cioè, che le due consultazioni elettorali possano anche coincidere, in un sorta di un unico election-day con risparmio per le casse dello Stato, influenzandosi in quel caso reciprocamente. E non potrebbe essere altrimenti, nonostante i diversi sistemi elettorali adottati.