L'immagine, che prendiamo in prestito da sport olimpionici come atletica leggera, nuoto ed altri, è quella di uno starter che sta per far fumare la pistola puntata in alto, con gli atleti sui blocchi di partenza.
Si aspetta solo lo sparo per scattare. Con la firma di Eni e del Comune sul contratto di comodato d'uso, infatti, Macchitella Lab è un progetto che può finalmente dare inizio alle manovre preliminari al suo decollo. Adesso si può passare alla fase di avviamento dell’ex casa albergo, con il supporto della fondazione “Enrico Mattei”, che metterà a disposizione 620 mila euro. Dalle compensazioni saranno invece utilizzate altre 860.000 euro per la riqualificazione delle aree esterne. Il progetto esecutivo è già pronto.
Le somme saranno necessarie per le seguenti attività: servizio di accompagnamento e tutoraggio; formazione, networking, brainstorming, incontri con potenziali investitori; acquisto di arredi funzionali; attrezzature informatiche; avviso per la selezione di esperti di comunicazione e animazione da affiancare all’assistenza tecnica. Oltre al Comune ed Eni (attraverso la fondazione Mattei), sono partner del progetto Sicindustria e l’Università Kore di Enna.
«Era uno dei miei principali impegni assunti in campagna elettorale – ha detto il Sindaco – con la firma sul comodato diamo una accelerazione affinché già dal 2025 possano partire i primi corsi universitari proposti dalla Kore di Enna e tutta una serie di attività di start up, animazione territoriale e di formazione su cui puntiamo fortissimo.
Per i giovani, non solo gelesi, Macchitella Lab dovrà essere un punto di riferimento da cui partire per sviluppare idee, innovazioni per creare il proprio futuro». In particolare, l’amministrazione comunale è fortemente interessata all'avvio dei corsi di un Master universitario di II livello in “Protezione dell'ambiente e riqualificazione delle aree industriali” e di un corso di laurea professionalizzante in “Tecnologie per il costruito e la sostenibilità ambientale” che l'università Kore di Enna si impegna ad attivare per l'anno accademico 2025/2026.
Con le firme dell’ing. Luca Alburno, amministratore delegato Bioraffineria Eni, nonché di Terenziano Di Stefano, Sindaco del Comune di Gela, le parti hanno messo nero su bianco in ordine ad un contratto che prevede il passaggio dello stabile in comodato d'uso al Comune per tre anni + due, decorrenti dall'appena avvenuta sottoscrizione.
Alla scadenza può essere fissato un eventuale ultimo rinnovo entro il cui termine deve concretizzarsi la cessione definitiva al comune che si assume a tal fine il maggiore onere nell'esecuzione degli impegni. A questa sottoscrizione, seguiranno una serie di step, perlopiù interlocutori. Già con la delibera della giunta di approvazione dello schema di contratto, il primo cittadino gelese ha autorizzato il settore Urbanistica e patrimonio ad acquisire tutta la documentazione tecnica necessaria, compreso collaudi, accatastamenti, certificati e pareri rilasciati in seno alla realizzazione e conclusione degli interventi di ristrutturazione, compreso il provvedimento unico rilasciato dal Comune, al fine di costituire il fascicolo di manutenzione dell’immobile.
Lo stesso settore è tenuto a convocare subito dopo le parti (Comune di Gela ed Eni) per la sottoscrizione del verbale di consegna delle chiavi. E' demandato al settore Sviluppo economico il compito di definire, entro e non oltre 45 giorni dalla sottoscrizione del comodato d'uso, il quadro di sostenibilità finanziaria, individuando i costi di gestione da ripartire tra gli utilizzatori della struttura in modo da non gravare sul bilancio comunale.
Nelle more, il servizio Finanziario dovrà predisporre la variazione di bilancio per l’appostamento delle somme, mentre il settore Lavori pubblici si adopererà per mettere in sicurezza il piazzale antistante la struttura entro e non oltre 45 giorni dalla sottoscrizione del comodato d'uso.
Si tratta di operazioni propedeutiche allo start che potrebbero trovare qualche possibilità di frizioni tra gli attori in campo, nella ripartizione dei costi all’interno del quadro di sostenibilità e del piano di gestione. Ma il più, con tutta franchezza, sembra essere stato fatto. Altro è il discorso sulla cessione del terreno e dell’intera area su cui insiste l’edificio e che il Comune dovrà in qualche modo acquisire da Eni che ha già puntato i piedi e non vorrebbe cederlo gratuitamente, con il progetto Macchitella Lab che nelle more sarà già entrato a regime.
Vale la pena di ricordare che l’ex casa albergo Eni, nel quartiere Macchitella, era nata per ospitare il personale, soprattutto dirigenti e quadri, dell’ex petrolchimico. Dopo anni di abbandono, è stata individuata da Eni per mettere a disposizione del Comune, ristrutturando e riqualificando l'immobile, un luogo per lo svolgimento di attività di “coworking e incubatore di imprese”, quali per esempio, la realizzazione di un laboratorio della creatività e dell'innovazione. Il tutto nell’ambito degli interventi per lo sviluppo sostenibile a cui Eni ha decisamente virato nell'ultimo decennio.
Sostenibilità, in questo caso, riferita ad un ambito di rigenerazione urbana, con il recupero di un rudere che diventa uno spazio con laboratori, uffici, caffetteria e luoghi di aggregazione. Il Comune ha poi voluto dare un più largo respiro al progetto, denominandolo, “Macchitella Lab”, affiancando a quello che voleva essere uno spazio polifunzionale di aggregazione giovanile che potesse fare da “incubatore di impresa e Start up” attraverso percorsi di formazione, coworking, tecnologia e consulenza, anche corsi universitari e post universitari professionalizzanti, soprattutto in materia di sostenibilità ambientale.
Il progetto di ristrutturazione è stato affidato da Eni agli architetti Vincenzo Castellana e Rosanna Zafarana che lo hanno realizzato. I lavori sono iniziati nel 2020, eseguiti dall'impresa di costruzioni Angelo Russello Spa ed ultimati nel marzo 2022, con costi di produzione pari a € 2.156.741,40.
Somme prelevate dalle compensazioni previste nel protocollo del 2014. Più precisamente, la ristrutturazione dell'edificio è avvenuta in virtù dell'accordo attuativo del 28 settembre 2017, stipulato tra Comune, Regione siciliana e Eni, ai sensi dell'art. 6 del Protocollo d'intesa per l'area di Gela del 06 novembre 2014.