Sono le 17:50 di giovedì 8 settembre 2022, festa della Madonna dell’Alemanna, patrona della città.
Sostiamo in una delle strisce blu di via Parioli, per prendere velocemente un caffè e comprare le sigarette. Ci rechiamo al parchimetro nei pressi della scuola “Capuana” e con un euro riceviamo il biglietto che ci autorizza a sostare fino alle 9:40 dell’indomani. Nel frattempo due ragazzini ci ricordano che non c’è bisogno di pagare per le strisce blu, perché non c’è controllo.
In realtà facciamo presto al bar ed in tabaccheria, non foss’altro perché in locali attigui. Alle 18 siamo già diretti verso la piazza. Increduli troviamo subito posto in via Cairoli e sostiamo di nuovo in una delle strisce blu.
Sono le 18:20 e ci rechiamo presso il parchimetro adiacente al cinema Mastrosimone, a due passi da palazzo di città. Non avendo certezza che il biglietto fosse valido solo per la zona di Caposoprano o per l’intera città, decidiamo di spendere un altro euro, ma il parchimetro ingoia la monetina senza emettere scontrino alcuno.
Perplessi ci giriamo alle nostre spalle ed una persona anziana ci dice di non preoccuparci se lasciamo l‘auto in sosta senza scontrino, tanto nessuno verrà a controllare. Le domande che sorgono spontanee, a questo punto, diventano due. In primo luogo: il servizio è ancora in essere o è sospeso? In secondo luogo: chi incassa questi soldi?
Per avere delle risposte siamo dovuti andare a ritroso di qualche mese: già nel dicembre del 2021, l’allora amministratore unico della Ghelas, ing. Francesco Trainito, comunicava ufficialmente che, senza assunzioni, avrebbe rinunciato al servizio in questione ritrovandosi in pianta organica con un solo addetto alla sosta.
A gennaio l’amministrazione, dopo aver provato la gestione in house, ha riaperto al mercato ed ai privati, con la pubblicazione di un bando attraverso cui individuare l’azienda privata cui affidare il servizio. Il bando prevede il versamento nelle casse comunali di un canone di concessione, per la durata di tre anni, da parte dell’azienda. L’ammontare complessivo della gestione è stimata in un milione di euro.
Ci sono voluti tre mesi per espletare l’intero procedimento. La gara è stata vinta da Ecoparking di Lascari (Pa), nel maggio scorso, ma tutto venne bloccato perché un’azienda esclusa, la Sis di Perugia, ha fatto puntualmente ricorso al Tar, per quella che è diventata, oramai è una routine.
Nel mese di luglio il giudice amministrativo ha respinto il ricorso dell’azienda umbra ed il servizio è stato definitivamente assegnato ad Ekoparking. E’ notizia di questi giorni quella secondo cui l’azienda palermitana avrebbe individuato, tra due settimane circa, cioè il 22 settembre prossimo, il giorno in cui prenderà il servizio, riguardante strisce blu, parcheggio arena e parcheggio caposoprano, in gestione effettiva.
Quindi sin dall’inizio del nuovo anno, si è procrastinato un vulnus in cui il servizio non ancora affidato al nuovo gestore è rimasto in proroga tecnica alla Ghelas che vi aveva rinunciato, con le casse comunali che hanno continuato ad introitare gli incassi, come sempre del resto è avvenuto durante tutta la gestione in house. Da noi contattato, ce lo conferma e ci fornisce ulteriori chiarimenti, il sopra citato Francesco Trainito, per tre anni amministratore unico della municipalizzata.
«Alla fine dello scorso anno – ci ha risposto – ho dovuto scrivere al socio unico e comunicare ufficialmente all’opinione pubblica che senza assunzioni non potevamo più garantire il servizio, con un solo addetto alla sosta per decine e decine di stalli. Inoltre, pur non previsto dal contratto con la Ghelas, ci saremmo dovuti occupare – ha precisato – provvisoriamente del parcheggio arena, ma lo abbiano praticamente fatto per tre anni, allocandovi un’altra unità ed un asu, che sottraevamo ad altri servizi.
In attesa della nuova gestione privata, si è proceduto con proroga del servizio alla pari, anche se ho scritto che c’era un problema: il contratto vale circa tre milioni e mezzo più iva, ma la Ghelas non fattura, per il numero di addetti che impiega, più di tre milioni più iva.
Insomma, c’è mezzo milione che balla, non pagato a Ghelas. Inoltre – ha concluso - in tutta la gestione del servizio in house delle strisce blu, per scelta politica, l’incasso delle strisce blu è sempre stato versato per intero direttamente al contocorrente della tesoreria comunale e mai un solo euro è transitato in Ghelas. Non solo in questi mesi di proroga tecnica, ma per l’intera gestione triennale».
In definitiva, nella presupposizione che entro a fine del mese, prenderà le mosse la nuova gestione privata, dall’inizio dell’anno fino ad oggi, di fatto, i parchimetri non sono stai coperti perché il servizio non è stato mai sospeso, ma lasciato in proroga tecnica alla Ghelas, con un solo addetto, sulla carta, adibito al controllo.
Il tutto, peraltro, senza alcuna manutenzione dei parchimetri (lo abbiamo apprato di persona, come anticipato all’inizio), concessi dalla Ghelas in affitto al Comune che non lo ha mai pagato (l’affitto) e che ha continuato invece ad incassare le somme dei cittadini che hanno regolarmente pagato per la sosta.
Senza dimenticare che esiste sempre un codice della strada, la cui violazione in regime di sosta, può e deve essere verbalizzato, elevando le dovute multe, dal corpo di polizia municipale, a cui nessuno può vietare il controllo, anche se strisce blu in concessione ad un soggetto eterno al Comune.
Inutile chiederne conto all’assessore o al comandante, perché la riposta dietro alla quale oramai tutti hanno imparato a trincerarsi la conosciamo già: … c’è carenza di personale.