La poesia in piazza, insolita quanto utile iniziativa degli studenti del “Vittorini”

La poesia in piazza, insolita quanto utile iniziativa degli studenti del “Vittorini”

La poesia è una forma di espressione speciale, che usa le parole per esprimere sentimenti, immagini, idee.

Gli studenti di ogni ordine e grado studiano autori e le loro opere, analizzando versi e rime. Ma in occasione della giornata internazionale della poesia del 21 marzo scorso, a Gela, gli studenti del liceo scientifico Vittorini, guidato dalla dirigente prof.ssa Ina Ciotta, sono andati ben oltre. Hanno addobbato Piazza Umberto con loro poesie, composte su cartelloni colorati – oltre 200 – che hanno realizzato nell’ambito di laboratori di poesia tenutesi durante l’anno scolastico in collaborazione tra le insegnanti di lettere e di lingue straniere.

L’iniziativa, originale e coinvolgente nel suo genere e realizzata per la prova volta, è stata patrocinata dall’amministrazione comunale (assessorato all’istruzione, allo scopo di valorizzare il ruolo educativo della poesia e che ha permesso di verificare anche l’impatto sulla comunità locale dando voce ai giovani, portando la scuola in piazza. 

Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente Ina Ciotta:«Abbiamo voluto condividere questa esperienza con tutta la collettività gelese, perché la cultura possa diventare un patrimonio accessibile a tutti. Ampia è stata la partecipazione degli studenti, a dimostrazione che la poesia è un genere che ancora oggi può attirare i giovani che hanno desiderio di esprimersi». 

Particolarità dell’iniziativa è stata che i cittadini, passeggiando tra i versi esposti in piazza, hanno potuto fermarsi, leggere e lasciarsi emozionare e se una poesia toccava il loro cuore potevano staccarla e portarsela a casa, trasformando così un momento di lettura in un ricordo personale. 

Questo il commento di una delle insegnanti promotrici di questo progetto.

Germana Impellizzeri (docente di inglese): «Scopo dell’iniziativa mettere in evidenza la creatività degli alunni, valorizzarne il talento. I ragazzi si sono messi in gioco, chi in forma anonima, ci coraggiosamente firmando le proprie opere, dimostrando sensibilità, capacità e maturità. Lo spazio pubblico è stato così trasformato in una galleria di emozioni condivise».

Queste alcune considerazioni degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa.

Federica Caruso: «La poesia esiste ed è ancora viva dentro di noi, abbiamo bisogno di occasioni per esternare quello che abbiamo dentro, i nostri sentimenti. E’ stata una esperienza insolita e anche per questo abbiamo aderito con grande entusiasmo».

Giancarlo Picchioni: «Partecipare a questa iniziativa e scrivere poesie è stato per me come un modo diverso di intendere lo studio, non tradizionale; è stato un modo per mettersi in gioco, sfidare se stessi, esprimendo con le parole passioni ed emozioni». 

Giuseppe Di Cristina, assessore alla Cultura e all’Istruzione, ha espresso compiacimento per la riuscita dell’iniziativa: «Abbiamo deciso di sponsorizzare questo progetto perché importante sul piano culturale. Ci piacerebbe che questa iniziativa diventasse un appuntamento fisso, annuale, per celebrare la gioventù gelese e Gela come città della poesia. Sarebbe un piccolo passo per la Gela che immaginiamo nel futuro».