I 30 anni d'impegno di un laico nella Chiesa a guida di un oratorio pubblico.
Questo in sintesi il racconto di un percorso spirituale, vissuto con impegno, volontà e qualche sofferenza, che il regista-scrittore Gianni Virgadaula narra nella sua ultima pubblicazione “Una vocazione imperfetta” (Maurizio Vetri Editore), presentato ora anche a Catania presso la Libreria San Paolo.
Ad introdurre il volume è stato fra' Carlo dell'Addolorata, sacerdote francescano fondatore della Fraternità Santa Maria degli Angeli presso l'Eremo di Canicattini Bagni (Siracusa). Il religioso ha parlato del libro come testimone “diretto” di questo percorso condotto dall'autore, avendo condiviso con lui a Manfria diversi momenti importanti di una esperienza per certi versi singolare.
C'è stata poi una riflessione della professoressa Arianna Rotondo, Ricercatrice aggiunta di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, che ha dialogato con l'autore cercando di leggere in controluce il cammino di un regista e giornalista che decide di comunicare la fede attraverso il proprio mestiere. E da qui nasce pure il Virgadaula “regista dei santi”, così detto per i suoi tanti docu-film (e scritti) a tema religioso.
Un impegno che idealmente si riallaccia alle opere di Bresson, Zeffirelli, Olmi e anche Pupi Avati, con il quale Virgadaula ha collaborato per un quarto di secolo sino al “Dante”, realizzato dal maestro bolognese nel 2021.
Nel chiudere il suo intervento fratel Carlo, ha invitato l'autore a scrivere il seguito di questo, a suo dire prezioso volumetto (lo stesso ha detto Avati), per completare un racconto che sembra rimanere con un finale aperto, in sospeso, meritevole di ulteriori approfondimenti. Ma pare che Virgadaula voglia riprendere a raccontare le “gioie e i travagli” della fede cristiana attraverso un nuovo film, le cui riprese dovrebbero iniziare entro l'anno.
Nella foto, un momento della presentazione del libro. da sinistra fra' Carlo dell'Addolorata, Gianni Virga-daula e la prof.ssa Arianna Rotondo