Ne abbiamo contati otto. Sono i musicisti che sono saliti sul palco di Villa Peretti nella notte tra sabato scorso 25 febbraio e domenica 26, giorno del 70° compleanno del maestro Rocco Mammano (nella foto con i figli Isaia e Ruben e con il fratello Biagio).
Otto, oltre a lui, che portavano il suo cognome. Poi i tanti amici di vecchia data che hanno voluto onorarlo, con la loro presenza e con l’omaggio musicale che gli hanno tributato. Sono arrivati da città vicine, ma qualcuno residente all’estero: in Russia, in Francia, in Inghilterra.
Quattro anni fa, una festa del genere l’avevamo partecipata a Roma, su invito di Franco Marino, per suoi 70 anni. C’erano i Mammano, c’erano suoi amici romani, c’erano quelli di 50 anni fa, quando Franco viveva a Macchitella, pima di trasferirsi a Roma per lavoro.
Una bella festa che Rocco Mammano ha voluto organizzare nello scorso week end per i suoi 70 anni.
Il maestro Rocco Mammano, che di musica se ne intende, ha voluto così celebrare il suo importante traguardo, chiamando a raccolta vecchi allievi, amici ed estimatori, persone che hanno seguito nel tempo la sua intensa carriera, contrassegnata di successi; e naturalmente la sua splendida famiglia, in primis i suoi figli Toti, Francesco, Isaia, Mattia, Adele e Ruben, e i suoi fratelli e sorelle: Biagio, Maria Rita, Daniele e Carmelita, con rispettivi figli e nipoti.
Rocco ha accompagnato al pianoforte, per la prima volta in pubblico, la nipote Giulia Bonaccorso (figlia della sorella Carmelita) nell’esecuzione de La grande magia, brano composto da lui e da Franco Marino per musical che presto dovrebbe andare in produzione.
Tra i musicisti che non t’aspetti saliti sul palco, il sacerdote don Giorgio Cilindrello, voce portentosa e provetto chitarrista. Il parroco della chiesa San Sebastiano ha eseguito un paio di brani. Molto apprezzata la sua esibizione.
Anche l’architetto Emanuele Tuccio, seppure abbastanza noto nell’ambiente musicale gelese, è stato per i più una gradita sorpresa, accompagnando al basso, con Rocco Mammano al piano, Pino Mallo alla chitarra, Saverio Bunetto alla batteria, l’esecuzione di padre Giorgio – chitarra e voce – del famoso brano della Pfm, Impressioni di settembre.
Altra curiosità della serata. Ha suonato il giovanissimo Matteo Mammano, 15 anni, trombettista come lo zio Samuele, trattenuto a Roma, impossibilitato a presenziare. Matteo, che frequenta la 5ª ginnasio al liceo Eschilo di Gela, visibilmente emozionato, ha eseguito il famoso brano di Louis Amstrong What a wonderful world, con la voce del nonno Biagio e alla chitarra papà Massimiliano. Emozione comprensiva, che non ha impedito al promettente e giovane musicista di eseguire magistralmente il brano, tanto da meritarsi un’ovazione.
Un filo di commozione, infine, anche per chi scrive, quando il giovane Matteo – quarto della generazione Mammano – ha imbracciato la tromba, lo strumento che accompagnò la vita del suo bisnonno Totò, che fu l’inizio di tutto questo.
Chi (altri) ha suonato o cantato cosa.
Gruppo base: Rocco Mammano (piano), Isaia Mammano (basso), Ruben Mammano (batteria), Massi Mammano (chitarra), Francesco Mammano (cajon).
e poi, Rocco Tandurella (I’ve got under my skin); Gaetano Palermo (Un tempo piccolo); Arturo Di Simone (L.o.v.e.), Gigi Sollima (Vedrai vedrai e Quella carezza della sera); Franco Marino e le coriste “Le Mele”: Rossella Paci, Manuela Omari e Laura Brandinali (assente per motivi di salute, Lucia Sapori, (Perchè non torni); Biagio Mammano (Una ragazza in due e A chi); Felicia Antonuccio (Mi sei scoppiata dentro il cuore); Giulia Bonaccorso (La grande magia), Franca Pallaoro (voce) e il marito Gino Ingrà alla chitarra (La vie en rose e Pregherò); Chiara Bonaccorso (voce) e il marito alla chitarra Eugenio Tilocca (Pigro).
Hanno suonato, inoltre, Pino Mallo (chitarra), Saverio Bunetto e Totò Giugno (batteria, di Niscemi). C‘erano, infine, ma non hanno suonato né cantato Tanino Preti (pianoforte, di Niscemi) e Orazio Moscato (batteria).