Sotto Natale è uscito in libreria l'ultima fatica letteraria del regista-scrittore Gianni Virgadaula(nella foto).
Si intitola Vi racconto Nanny Loy - ritratto inedito del regista sardo fra cinema, tv e impegno politico" ed è pubblicato da Algra Editore. Il libro, che doveva vedere la luce nel 2020, in occasione dei 25 anni della scomparsa del grande cineasta, è stato dato alle stampe con un anno di ritardo, ma ha preso finalmente forma e vita.
La prefazione è a cura del prof. Alessandro Macis, giornalista e critico cinematografico cagliaritano, come lo era Loy. Virgadaula nel volume racconta della sua collaborazione professionale e dell'amicizia avuta con il regista de Le quattro giornate di Napoli, Detenuto in attesa di giudizio, Mi manda Picone e tanti altri capolavori del cinema italiano, Ma Loy è stato anche geniale precursore della televisione moderna, con quel Specchio segreto rimasto insuperato negli ascolti, e oggi “copiazzato” in tutte le salse. In fondo, lo stesso Grande fratello ne è una derivazione sia pure distorta e volgare.
Nella lunga, attenta e fedele biografia fatta da Virgadaula, non manca naturalmente il riferimento alla venuta di Nanni Loy a Gela, dove nel 1990 tenne un seminario di cinematografia. Tre giornate intense trascorse fra l'aula magna dell'allora istituto magistrale “Dante Alighieri” e il Centro Studi “Settima Arte” di via Cairoli. Un'esperienza che coinvolse centinaia di giovani studenti gelesi, e che è da ritenersi irripetibile per la statura del grande “signore” della televisione e del cinema, che con il suo impegno professionale, ma anche civico e politico, segnò un' epoca nel costume e nella cultura italiana.