Non poteva esserci cornice migliore per la cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia “Gorgone d’Oro”, giunto alla 21ª edizione e organizzato dal Centro di cultura “Salvatore Zuppardo”.
Il Club Nautico, con accesso del pubblico rigorosamente regolamentato dalle norme anti-covid (green pass da esibire all’ingresso) si è confermato luogo ideale per ospitare rassegne culturali di questo tipo, collaudato nella sua pluridecennale attività e sempre più aperto a manifestazioni cittadine.
La serata di premiazione è stata condotta dalla sempre avvenente Flaminia Belfiore, donna-immagine per tanti eventi artistico e culturali di respiro regionale, per tanti anni sugli schermi di Antenna Sicilia anche come giornalista e conduttrice di tg.
I premiati hanno sfilato ad uno ad uno ed ognuno di loro si è alternato al microfono imbeccato dalla Belfiore. Non solo i vincitori del concorso nazionale di poesia, ma anche i premiati per benemerenze artistico-culturali e nel campo delle professioni. Tra questi ultimi, i giornalisti Francesco Antonio Grana, vaticanista de ilfattoquotidiano.it, e Franco Infurna, premio alla carriera per la sua lunga militanza tra giornali e televisioni.
E’ stato lo stesso Infurna a raccontare la sua cinquantennale attività di “cronista di strada” – come ha tenuto a specificare – rievocando i suoi inizi al quotidiano L’Ora, e poi in Rai e all’agenzia Ansa, ma anche a La Sicilia e a Telegela/Canale10, dove – ha ricordato con orgoglio – ha forgiato diversi giovani con la passione del giornalismo. A premiarlo, Liliana Blanco, direttrice del quotidiano online LetteraG.
Francesco Antonio Grana, altro giornalista premiato, ha raccontato alcuni aneddoti e siparietti “fuori onda” col Santo Padre, mettendo in evidenza aspetti umani sconosciuti al grande pubblico.
Tra i premiati fuori concorso, gli attori Peppino Mazzotta, “l’ispettore Fazio” della serie “Il commissario Montalbano”, tratta dai racconti di Andrea Camilleri e interpretata da Luca Zingaretti, e Domenico Centamore, approdato al successo come “Piccionello”, braccio destro del protagonista della serie televisiva Makàri, Claudio Gioè; ed ancora, la scrittrice e magistrato siracusano Simona Lo Iacono, e Corrado Bonfanti, sindaco di Noto.
E veniamo ai veri protagonisti della rassegna poetica: Elisabetta Liberatore di Pratola Peligna (L’Aquila) che si è aggiudicata il primo posto con la poesia dal titolo “Nell’inverso delle cose che contano” , Vittorio di Ruocco di Pontecagnano Faiano (Salerno) con il componimento “E ti ritroverò lungo il cammino” , Alessandro Sammarini di Villa Verrocchio (RN) per il libro “Le facce del dado”, pubblicato da Le Edizioni del Porticciolo e Maria Pina La Marca di Pordenone per il libro “Geografia dei luoghi amati” pubblicato da Libreria Editrice al Segno.
Due le giurie composte da don Rino La Delfa, Sarah Zappulla Muscarà, Maria Luisa Tozzi, Rita Muscardin, Lina Orlando, Fadi Nasr, Eliana Orlando, Desirée Alabiso, Bernardo Panzeca, Andrea Cassisi ed Emanuele Zuppardo.
Nell’occasione, è stata presentata l’antologia poetica Nell’universo delle cose che contano, curata da Andrea Cassisi e da Emanuele Zuppardo.