Emanuele Giuffrida ad ArteFiera di Bologna

Emanuele Giuffrida ad ArteFiera di Bologna

Gela sarà presente ad ArteFiera di Bologna (da giovedì 23 fino a domenica 26 gennaio), una mostra internazionale di pittura contemporanea inaugurata nel 1974, con l’artista Emanuele Giuffrida (nella foto).

Un importante riconoscimento, per lui che dell’arte ne ha fatto uno stile di vita sin da giovane compiendo, in quel di Palermo, studi tecnici che lo hanno portato al conseguimento della maturità presso il liceo artistico e successivamente la laurea in Pittura. Alcune sue opere sono esposte al museo Mart di Trento e Rovereto.

A Bologna presenterà un progetto dal titolo “White Sheets” (lenzuola bianche), che racchiude i suoi ricordi d’infanzia (classe 1982). Si dice onorato di tale opportunità, consapevole che, il confronto con tanti altri artisti, sarà utile per la propria crescita.

«Da sempre – dichiara Giuffrida – ho coltivato questa passione spontanea e naturale. Man mano che crescevo consideravo la pratica pittorica sempre più seriamente in rapporto all'età che avevo, sino alla scelta dopo gli studi tecnici, di frequentare l’accademia di belle arti. Mi definisco un artista, per sensibilita naturale.

Introverso con molti, estroverso con pochi. Essere tra i protagonisti di ArteFiera di Bologna per me è un grande onore Si ha la possibilità di confrontarsi con figure di spicco dell'arte contemporanea in Italia e all'estero. Un banco di prova importante per la crescita di un artista. Il mio progetto White Sheets (lenzuoli bianchi) – continua – è di natura introspettiva.

Presenta, almeno in parte, la rielaborazione di esperienze visive infantili da me vissute legate alla cronaca di quegli anni, e come queste, impresse nella memoria, abbiano trovato una bizzarra analogia con le esperienze museali fatte successivamente in età adulta, legate soprattutto ai linguaggi classici della pittura e della scultura. Come se la visione postuma del “bello” avesse in qualche modo sollecitato quei ricordi di un “brutto” sommerso, nel tentativo di riconsiderarlo».

Tanti, gli artisti gelesi, che in questi anni si stanno facendo spazio all’interno del panorama nazionale, anche se la stessa città, ancora oggi, non dimostra “attaccamento” a questa pratica, come confermato dallo stesso Giuffrida, che si augura di assistere ad una maggiore valorizzazione di tale ambito:

«Servono ancora un senso civico forte per mettere in risalto la storia nell'interesse del bene comune. Sarebbe utile una gestione del territorio e dei servizi equa e soddisfacente. Investirei molto sull'educazione civica, oggi più che mai! Raggiunti questi requisiti, a Gela come ovunque si può fare arte. Anzi, sarà spontanea conseguenza. Altrimenti verrà sempre ignorata o respinta come qualcosa di futile».