Inizia l’ennesima estate calda del calcio gelese.
Come ogni anno, dall’ormai lontano 2011, anno della mancata iscrizione in serie C1, il sole caldo è più infernale che tropicale, con le società sportive che tornano a fare i conti con la realtà e rischiano di alzare bandiera bianca. Su tutte il Gela, ma non solo. La squadra biancazzurra rischia veramente di sparire ancora una volta. La speranza e le esperienze passate ci inducono comunque a pensare in positivo, ma è una situazione diversa. Lo scorso anno il tema centrale era prettamente economico.
Tuccio aveva lasciato, i Mendola avevano il 40% e i mesi trascorsero nella speranza che qualcuno rilevasse le quote societarie rimaste vacanti. Alla fine fu proprio la famiglia Mendola con un colpo a sorpresa a sobbarcarsi sulle spalle la gloriosa storia biancazzurra. Oggi la situazione è decisamente diversa. Il primo nemico della squadra di calcio – e non solo – è proprio la città. Lo stadio “Vincenzo Presti” è chiuso da oltre 3 mesi e versa in una preoccupante fase di stallo. Questo non consente agli imprenditori gelesi, che si sono detti pronti a proseguire questa avventura, di programmare la prossima stagione. Innanzitutto l’iscrizione al campionato. Bisogna comunicare alla Lega Nazionale Dilettanti in quale struttura il Gela giocherà le partite casalinghe.
Oggi, questa, non può essere lo stadio di Via Niscemi. Il vicepresidente Fargetta ha incontrato l’amministrazione a inizio settimana ma non è stato un appuntamento positivo, anzi. Al termine della riunione la società ha nuovamente consegnato la squadra nelle mani del sindaco, al fine di trovare nuovi imprenditori pronti a rilevare le quote societarie.
«In queste condizioni è veramente impossibile continuare – ammettono i dirigenti biancazzurri – perché anche a voler essere collaborativi mancano proprio le basi per impostare una stagione. Lo stadio è chiuso da mesi ormai e il sindaco non ci ha fornito una risposta concreta e nemmeno una alternativa. Lasciamo tutto nelle sue mani e in quelle della politica tutta». Società che ha manifestato il proprio malcontento anche nel corso di una conferenza stampa organizzata per giovedì sera. Parole che non lasciano ben sperare. D’altra parte il sindaco ha voluto dire la sua sia sulla questione stadio che sulla scelta dei Mendola di affidargli la società.
«Io non mi occupo di calcio, come nessun sindaco al mondo. La squadra di calcio – dice Messinese – è parte della città ma non può essere dell’amministrazione. Con il Gela abbiamo parlato dell’affidamento dello stadio. Al Gela interessa la gestione del campo ma dicono di non avere i soldi per gestirlo perché la serie D è diversa dal Professionismo. Questo mi mette in imbarazzo perché l’amministrazione da un anno cerca di farsi carico delle spese, ma è chiaro che parlare di gestione in questi termini non ha senso. Questo vale per lo stadio così come le altre strutture. Abbiamo fatto le corse per dare lo stadio al Gela. Abbiamo fatto tutti i lavori ma sono state richieste ulteriori verifiche. A questo punto andiamo ad effettuare interventi che erano in programma in estate e poi richiameremo la Commissione per l’autorizzazione. Voglio precisare – conclude il sindaco – che questa situazione è frutto di anni e anni di menefreghismo e non è certo colpa di Messinese. Oggi non possiamo dare risposte sui tempi ma vogliamo fare tutto nel rispetto della legalità».
Parole forti del Primo Cittadino, che in parte cozzano con quanto affermato qualche giorno prima dall’assessore all’Urbanistica Mauro, secondo il quale <La squadra attende risposte. Bonaffini e compagni sono ancora in attesa degli ultimi pagamenti e vogliono avere rassicurazioni in vista del futuro, a prescindere da chi di loro venga riconfermato o meno.
La Juniores vola agli ottavi nazionali
Le uniche gioie arrivano dalla squadra Juniores allenata da Alessio Catania che vola agli ottavi di finale del campionato nazionale di categoria. Un grande traguardo quello di entrare tra le prime 16 di tutta Italia. I gelesi hanno sconfitto il Cerignola per 2-0, grazie alle reti di De Luca e Mauro. I biancazzurri chiudono al primo posto il triangolare con pugliesi e i campani della Turris. Prossima avversaria la Cavese o il Gravina di Puglia. Andata il 30 maggio, ritorno una settimana dopo.
Play off e play out di Serie D. Sarà tra Ercolanese e Igea Virtus la finale play-off di categoria. Le due sorprese, le squadre meno accreditate. I campani hanno eliminato la Nocerina, mentre i giallorossi hanno fatto fuori il Troina, reduce dalla sconfitta nello spareggio promozione. Finisce 3-1 per l’Igea, grazie soprattutto ad una doppietta dell’ex Gela Kosovan. La Palmese si salva dopo la vittoria per 1-0 nella finale play-out contro l’Ebolitana, retrocessa in Eccellenza.