Il Gela non depone le armi

Il Gela non depone le armi

Il Gela riacquista fiducia, l’Ercolanese perde El Ouazni. I campani hanno in mano il proprio destino, forti degli otto punti di vantaggio, ma senza il marocchino sono un’altra squadra e si è visto già nella sconfitta di Messina.

Missione difficile ma non impossibile. In casa Gela c’è chi crede ancora nei play-off e allora perché non provarci? Al termine del campionato mancano 5 gare. La squadra di Nicola Terranova (nella foto) è alle prese con incontri sulla carta semplici. L’Ercolanese no.
In casa biancazzurra la frase che riecheggia è sempre la stessa: “finché l’aritmetica non ci condanni”. Come un matrimonio. Un patto interno, una promessa verso società e tifosi che si aspettavano un campionato di gran lunga diverso. Ma non è il momento di guardare indietro. Al massimo si deve iniziare a guardare oltre. Bisogna avere chiaro ciò che deve essere il prossimo campionato. Una stagione così travagliata sotto l’aspetto dei risultati ma soprattutto delle vicende extra-calcistiche non la vuole nessuno. Bisogna iniziare a scrivere un futuro. Innanzitutto, i Mendola. Vogliono restare o lasciare ad altri?

L’ipotesi più concreta è senza dubbio la prima. Il presidente Angelo non vuole lasciare con un campionato fallimentare. Pare sia già pronto a costruire un grande Gela. Il primo nodo da sciogliere è legato al direttore sportivo. Difficile ad oggi la conferma di Martello, con cui ci sono state delle divergenze nel corso della stagione, con il dirigente ennese che per ben due volte aveva lasciato il suo incarico. Negli ultimi mesi la situazione è tornata alla normalità e Martello è stato l’unico al fianco della squadra. Dopodiché toccherà al nodo allenatore.

Terranova vuole giocarsi le sue chances in queste partite. Piace alla proprietà ed è stata la stessa famiglia Mendola a volerlo alla guida del Gela. Poi toccherà ai giocatori da confermare e dal tipo di squadra da costruire. Molto però dipenderà da questo campionato. La possibile ma remota qualificazione ai play-off potrebbe portare la famiglia Mendola a presentare una clamorosa richiesta di ripescaggio per la serie C. Gli imprenditori gelesi non hanno mai fatto mistero di voler fare il grande salto.

E’ chiaro che bisognerà anche risolvere la questione stadio. I lavori sono stati realizzati e il Gela giocherà al “Vincenzo Presti” le ultime tre gare interne contro Portici, Cittanovese e Acireale. I rapporti con l’amministrazione iniziano ad essere di dialogo. Serviranno discorsi seri, soprattutto sulla gestione dell’impianto.

Intanto bisogna vincere domenica a Palazzolo. All’andata i siracusani espugnarono il “Presti” con un gol allo scadere. Ci fu una pesante contestazione e iniziò a vacillare la panchina di Romano. Terranova ritrova Campanaro e avrà tutti a disposizione. Spazio al 4-2-3-1 con Biondi; Polito, Moi, Cuomo e Bruno; Cosenza, Marinali; Alma, Bonanno, Brasile; Gallon.