Tra i colpi pregiati del mercato estivo del Gela, messi a segno dal ds Alessandro Bonaffini, c’è sicuramente Salvatore Cocimano.
Il classico numero 10, il fantasista abile in fase realizzativa e a mandare a segno i propri compagni, colui che rivestirà un ruolo fondamentale nel 4-2-3-1 o 4-3-3 che sarà del tecnico Andrea Pensabene. Un giocatore apprezzato da tutti gli addetti ai lavori, che anche in questa sessione di mercato ha avuto molti pretendenti. Classe 1990, arriva a Gela dopo aver vinto lo scorso anno il campionato di Eccellenza con la maglia dell’Enna.
– A che età hai iniziato a giocare a calcio e quali sono state le tue prime tappe calcistiche?
«Ho iniziato a giocare a calcio da piccolino all’età di 4-5 anni, da quel momento non ho mai smesso. Le prime esperienze di rilievo a 16-17 anni, una delle prime in Eccellenza con il Giarre collezionando quasi 30 presenze in stagione. L’anno successivo sono andato in serie C2 con la maglia dell’Igea Virtus. In quei due anni, 25 presenze».
– La prima esperienza, anche giovanile, che pensi abbia segnato il tuo percorso?
«Le mie prime esperienze da ragazzino le ho fatte con la Palestro, una delle più belle e grandi società per ragazzini di Catania. Successivamente sono approdato nel Catania e poi nell’ Acireale, facendo parte anche del gruppo Allievi Nazionali».
– Hai girato la Sicilia in lungo ed in largo, c’è però una squadra a cui sei rimasto particolarmente legato?
«Hai ragione, ho girato tanto per la Sicilia. Ti posso dire sono rimasto legato a quasi tutte le città perché per indole tengo a legare tanto col posto in cui vivo, soprattutto quando mi trattano come se fossi davvero a casa. Per fortuna ho girato tanti posti importanti della nostra bella Sicilia e di questo sono veramente felice».
– Avendo indossato le maglie di tante squadre, hai avuto modo di lavorare con tanti allenatori. Chi particolarmente ti ha sorpreso e perché?
«Ho avuto la fortuna di essere stato allenato da tanti allenatori importanti siciliani e non solo. Tecnici che hanno fatto la storia e continuano a fare la storia del calcio siciliano, come Pippo Strano, Giovanni Campanella, Gaspare Cacciola, Pietro infarino e Giuseppe Raffaele. Impossibile fare un nome in particolare».
– Enna l’ultima tua tappa prima di venire qua a Gela. Che anni sono stati e come descrivi la conquista della promozione.
«Gli ultimi due anni a Enna sono stati davvero speciali, sarò sempre legato alla piazza. L’obiettivo era quello di vincere già al il primo anno ma per poco e per sfortuna, dopo Siracusa, non siamo riusciti a fare il salto di categoria. Con la fiducia della Società e la continuità di un vero progetto l’anno dopo (la scorsa stagione) abbiamo vinto, raccogliendo i frutti di un lavoro duraturo. È stata una parentesi anche a livello personale, mettendo a segno 44 gol in due stagioni».
– Cosa ti ha spinto a scegliere Gela?
«Uno dei fattori più importanti è quello legato alla storia della Società, che è davvero importante come poche in Sicilia. Ha influito tanto la fiducia che ho nei confronti del direttore sportivo Alessandro Bonaffini, che conosco da diversi anni. Mi ha fatto capire il progetto importante e duraturo che la Dirigenza sta costruendo».
– Come sono stati questi giorni di precampionato? Si è già instaurata una buona intesa all’interno del gruppo?
«Questi giorni di ritiro sono state davvero belle e intense dal punto di vista lavorativo. Tutti vogliamo fare bene, siamo uno spogliatoio sano e senza gruppetti, si è instaurata un’unione che ho visto in poche squadre. Questo è un bene per tutti».
– Parlando di calcio più in generale: qual è la top 3 dei giocatori preferiti?
«I miei giocatori preferiti sono Ronaldo il fenomeno, Messi e Ronaldinho. Tutti giocatori di talento naturale».
– Il tuo idolo?
«In assoluto è Ronaldo il fenomeno. Da tifoso dell’Inter tifavo da piccolo per lui».
– Per concludere un saluto ai tuoi nuovi tifosi.
«Li saluto e chiedo loro di starci vicini per tutta la stagione».
In settimana sono stati diramati gli accoppiamenti per quel che riguarda la Coppa Italia Eccellenza: il Gela affronterà l’Unitas Sciacca: domenica 1° settembre al Vincenzo Presti, ritorno il 7 settembre in trasferta.