In casa Vigor Gela si continua a lavorare in vista dell’imminente inizio della stagione, che vedrà il sodalizio del presidente Paradiso ai nastri di partenza del campionato di Promozione, girone D.
Prosegue la preparazione dei biancazzurri agli ordini di Mirko Fausciana, che potrà contare su un gruppo di livello per la categoria, a cui negli ultimi giorni si sono aggiunti Giovanni Spampinato, difensore centrale classe 1996, Fabrizio Scapellato, centrocampista classe 1996 in passato protagonista anche in Eccellenza, serie D e serie C, e soprattutto Antonino Carbonaro, attaccante, che vanta esperienze con le maglie di Carlentini e Leonzio.
«Questo è l’inizio di un nuovo importante progetto fatto prevalentemente da giocatori gelesi – dice Pardo – e ci teniamo tutti, dirigenza e squadra, a fare bene. Non ci poniamo obiettivi, vogliamo divertirci e riempire la tribuna del Presti.
Anche se abbiamo costruito una squadra importante – continua – sappiamo che dobbiamo fare un passo per volta. Il primo sarà quello di ottenere il prima possibile la salvezza, che è già un risultato importante. Poi se il nostro presidente sogna in grande che ben venga. Il girone D è stato sempre un girone tosto e di livello, per questo tutti dobbiamo stare con i piedi per terra perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo».
Sul fronte mercato nei giorni scorsi si parlava del possibile approdo tra i biancazzurri del bomber Emilio Docente, il ds, però, raffredda l’entusiasmo sulla possibile fumata bianca:«Con Emilio siamo amici di vecchia data, ci siamo sentiti e presi un caffè. Abbiamo parlato di calcio ovviamente e siamo tutti consapevoli che potrebbe essere un colpo importante per la categoria. Ad oggi non posso confermare il suo nome. Sul mercato siamo sempre vigili».
Simone Pardo torna nel calcio dopo diversi anni di assenza. Undici anni fa era alla guida dell’Atletico Gela, sempre del presidente Paradiso, che sfiorò la promozione in Eccellenza: «Questo sport è la mia passione, ho iniziato undici anni fa ad allenare e nel corso di quegli anni ho fatto delle belle esperienze. Per motivi di lavoro non posso allenare, dato che non potrei occuparmi a pieno della squadra, per cui sono entusiasta per questo nuovo ruolo, importante, e ringrazio per la fiducia il Presidente. Qui ho trovato “una famiglia” e sono felice».