In prospettiva di una grande società che porti in seconda serie la città del Golfo di Gela, con un interland di 600.000 persone pari al 10% di tutti i residenti della Regione Siciliana.
Sta prendendo forma l'ambizioso progetto di restauro e ampliamento del piccolo campo di Gela, prevediamo una radicale modifica della struttura sportiva da 3500 spettatori a 8000 spettatori, tutti i posti verranno coperti con tensostruttura. Il progetto non sarà donato come abbiamo fatto in molte passate occasioni al Comune di Gela.
Abbiamo pensato ad una riqualificazione importante dell’area di via Niscemi che sarà così composta: Tribuna coperta con tensostruttura, realizzazione di gradinata ospiti a est dopo demolizione e allargamento muro perimetrale, demolizione gradinata ovest e ricostruzione con elementi assemblati in acciaio o calcestruzzo precompresso.
È un progetto molto ambizioso per Gela, ma fattibile bisogna partecipare a bandi sportivi statali e regionali per reperire i fondi che si aggirano a circa tre milioni di euro (pochissimo). Per il proseguo del nostro progetto che il comune di Gela inizi a finanziare l'idea, senza utilizzare il progetto per soli fini di propaganda elettorale, o saremo costretti a fermarci come unici consulenti, come unici tecnici, come unici professionisti, come unici innovatori del territorio di Gela. Mai come politici!.
Tensostruttura. Parametri di prestazione di base:
Spessore del materiale: generalmente 0,05 mm-0,82 mm
Peso (Gsm): 700-1100 g per metro quadrato
Grondaia: sistema integrato di grondaia
Temperatura: da -40 a 70 (gradi centigradi)
Resistenza alla trazione: 2500-4000N
Resistenza allo strappo: 520-580N
Classe di reazione al fuoco: DIN4102 B1 / SGS M2
Carico del vento: 120 km / h
Costo stimato tre milioni di euro, capienza totale 8000 posti circa.
Suddivisi in:
3000 tribuna Via Falcone, coperta con tensostruttura
3500 gradinata ovest Via Pozzillo, coperta con tensostruttura
1200 gradinata nord Via Venezia, coperta con tensostruttura
300 gradinata est Via Niscemi, coperta con tensostruttura
Francesco Agati