Una clamorosa distrazione costa caro alla società biancazzurra, che ha visto sfumare i 3 punti conquistati sul campo contro l’Eraclea Minoa.
Il risultato di 2-1, con le reti di Costarelli e Mezzasalma), è stato ribaltato in 0-3 per gli agrigentini dal giudice sportivo. Oggetto di tale decisione, la mancata presenza in campo tra le fila dei gelesi di un giocatore nato nel 2001 per tutti i novanta minuti. Tanto il rammarico all’interno della società, poiché nella formazione iniziale schierata dal tecnico Mirko Fausciana, erano ben tre i giovani a ricoprire questa casella under (Di Dio, Costarelli e Nicastro). Proprio la sostituzione di quest’ultimo nei minuti di recupero ha causato tale danno.
«Domenica – afferma il ds Maurizio Nassi – entrando in campo nelle vesti di giocatore, non mi sono reso conto che a tre minuti dalla fine fosse stato sostituito Nicastro. Le regole sono chiare, almeno un giocatore nato nel 2001 deve essere presente per tutto l’incontro. Noi addirittura siamo partiti con tre atleti, due dei quali sostituiti nel secondo tempo. E’ una sconfitta doppia, perché in primo luogo abbiamo buttato via una vittoria meritata per le occasioni create e soprattutto, non può succedere che una società come la nostra incappi in questi gravi errori.
Non è possibile che nessuno si sia reso conto di tale distrazione. Ci può stare – continua – che nemmeno l’allenatore, preso dalla partita, abbia notato questa anomalia. In campo eravamo in tanti. Dovremo valutare attentamente questa situazione. Fortunatamente, è successo alla seconda giornata, per cui il danno, seppur grave, può essere sistemato nelle giornate seguenti conquistando punti su punti».
Con questo passo falso, il Gela – che fino a domenica sera era in testa insieme all’Acquaviva – si ritrova in nona posizione insieme a Atletico Licata e Riesi La seconda piazza del girone è stata conquistata proprio dall’Eraclea, adesso a punteggio pieno. Nella prossima giornata, Mezzasalma e compagni faranno visita al Marianopoli, terzultimo con un punto. Servirà una prova d’orgoglio per ribadire il proprio blasone e riacciuffare la vetta della classifica.