L’ Associazione Orizzonte continua ad essere una realtà molto importante in città.
I giovani atleti, guidati dal presidente Natale Saluci (nella foto) stanno portando in alto il nome di Gela, raccogliendo ottimi risultati in tutte le competizioni a cui hanno preso parte. Ultimi i Play the Games di nuoto che si sono svolti ad Andria, nel quale sono state conquistate tre medaglie di bronzo, una d’argento e una d’oro.
– Come è stato questo nuovo anno per l'Associazione Orizzonte in termini di presenza nel territorio?
«Nell'anno sportivo 2018/2019, trenta atleti dell'Orizzonte sono stati impegnati in diverse discipline sportive a livello regionale, Nazionale e Mondiale. Le attività sono iniziate a settembre del 2018 con la preparazione atletica, a dicembre abbiamo organizzato e partecipato a Niscemi alla settimana europea del basket, a gennaio del 2019 sei atleti hanno partecipato ai giochi invernali nella corsa con le racchette da neve e nel mese di marzo, l'atleta partner Sharon Schembri ha partecipato ai Mondiali ad Abu Dhabi nelle bocce unificate. A maggio abbiamo organizzato e partecipato in quel di Niscemi alla settimana europea del calcio, nel quale abbiamo contribuito a creare un'associazione di genitori di soggetti disabili a Niscemi per fare attività Special Olympics. Per questo motivo abbiamo organizzato diverse manifestazioni nel territorio. Nello scorso mese gli atleti hanno partecipato a Matera nelle discipline dell'atletica leggera, bocce e bocce unificare. Ad inizio giugno abbiamo preso parte al torneo di pallavolo unificata ad Arezzo e dal 21 al 23 giugno quattro atleti hanno partecipato alle gare di nuoto ad Andria ».
– Quanto è importante per i giovani atleti partecipare a queste gare?
«Per gli atleti con disabilita intellettiva è fondamentale partecipare alle manifestazioni, perch si vive un ambiente di completa accettazione della persona con disabilita, si socializza costruendo nuove amicizie e allo stesso tempo continua il programma di autonomia, vivendo per diversi giorni lontano dei genitori, rispettando regole di vita in comune. Inoltre, attraverso il confronto con gli altri si cerca migliorare il proprio limite».
– Nella pallavolo e nelle bocce parliamo di sport unificato. Quale è lo scopo per cui viene fatto? E quanto è importante per gli atleti confrontarsi?
«La sport unificato permette agli atleti dopo avere raggiunto I vari livelli di abilità di potere partecipare, assieme ai partner con cui si sono allenati durante l'anno, come abbiamo fatto con l’Ecoplast, di partecipare ai giochi nazionali e mondiali. In Italia le discipline unificate si sono svolte, per la prima volta, a Pesaro nel 2005 (giochi nazionali giovanili di calcio) dove ha partecipato anche l'Orizzonte Gela così come nel 2006 ai giochi europei di Roma. Ai Mondiali di Shangai le nazionali italiane che hanno partecipato, erano formate anche da atleti della città. Attraverso lo sport unificato Special Olympics ha dimostrato che i soggetti con disabilità, con opportune preparazioni, possono essere inclusi nella società e non discriminati, emarginati o rinchiusi in vari centri assistenziali. La disciplina agonistica può essere utile per essere inseriti nel mondo produttivo».
– Per le bocce lei, con la collaborazione di suo figlio, ha ideato un ausilio essenziale per gli atleti con difficoltà motorie. Come è nata l'idea, quanto lavoro c'è dietro?
«Oggi la robotica viene in aiuto alla riabilitazione delle persone con disabilità. L' idea di costruire un ausilio per fare giocare I soggetti con gravi problemi agli arti superiori mi è venuta per la continua ricerca (da riabilitatore) di andare oltre ogni limite, per fare in modo che una piccola conquista possa essere l'inizio di una nuova grande conquista che porta ai superamenti di altri limite. Questa mia idea l’ha realizzata mio figlio essendo ingegnere elettronico specializzato in sistemi di automazione»
– In futuro questo ausilio potrà essere utilizzato per le competizioni?
«Si, l’ausilio il prossimo anno verra' messo a disposizione ai giochi nazionali come prova per lo sport».
– Quali sono i progetti futuri dell'associazione?
«Il progetto per il futuro è quello di potere fare una programmazione che possa dare la possibilita' a molti soggetti che sono nel nostro territorio, con disabilita intellettiva, di potere praticare le attivita' del programma di special Olympics».