Politicamente scorretto/Volontà di Dio e sindaci a gò-gò

Politicamente scorretto/Volontà di Dio e sindaci a gò-gò

“Il pericolo è il mio mestiere”, serie televisiva degli anni ’70, è tornata prepotentemente all’attenzione generale a Gela, grazie all’ex sindaco Messinese, che sfiduciato dal consiglio comunale lo scorso 7 settembre ha deciso di presentare un pericoloso ricorso al Tar.


Se il Tar dovesse accogliere la sospensiva, Messinese potrebbe per qualche mese tornare a fare il sindaco, magari per completare qualcuna delle pratiche di grande importanza rimaste in sospeso, per poi magari riaccomodarsi alla porta se dovesse perdere all’udienza di merito.
Messinese avrebbe potuto accettare la sfiducia, prendere atto che i consiglieri (ma anche, a questo punto, i cittadini) non lo vogliono più a capo dell’amministrazione. Invece, purtroppo, ha preferito mettere in atto la sceneggiata del “malore” e delle dimissioni presentate via Pec. Peccato, perché i grandi attori sanno qual è il momento per uscire di scena con gli applausi, e Messinese questo non l’ha compreso.

Ma il gioco pericoloso per Messinese è di un altro tipo, e parliamo dell’aspetto giudiziario. Il ricorso al Tar è stato notificato, regolarmente, a tutti i consiglieri comunali in qualità di contro interessati. Se ciascun consigliere comunale dovesse decidere di opporsi autonomamente al ricorso e Messinese lo perdesse, le spese legali a suo carico potrebbero superare anche i centomila euro: ma evidentemente, per Messinese, il pericolo è il suo mestiere e magari è convinto di vincere alla grande.
Nel frattempo si è insediato a Palazzo di Città il nuovo Commissario Arena, che ha subito fatto sapere (a scanso di equivoci) che lui è stato mandato a Gela “per volontà di Dio e del Presidente Musumeci”.

Non sappiamo quando i due (Dio e Musumeci) si siano incontrati per concordare la nomina, ma la cosa mi provoca un brivido: se veramente, come dice Arena, la volontà di Dio si è manifestata con la sua nomina, vuol dire che finalmente questa città, che molti reputano “abbandonata da Dio” (e dagli uomini) è ad una svolta, e che l’Entità Suprema ha per noi un occhio di riguardo. Comunque sia, è d’obbligo un sincero augurio di buon lavoro al Commissario Arena (che qualcuno ha definito “uomo mandato dalla Provvidenza”), magari confidando un po’ meno nel soprannaturale e un po’ di più nella capacità di mettere ordine tra le scartoffie e i pastrocchi del Comune.

Intanto fervono i “lavori” per le nuove candidature a Sindaco. Con un centrosinistra in crisi, un movimento cinquestelle che dovrà farsi perdonare i tre anni di Messinese, e un centrodestra che anche stavolta rischia di non passare all’incasso a causa delle divisioni interne tra capi, capetti, presunti capi e quaraquaquà . I presunti candidati alla sindaca tura si stanno moltiplicando in misura esponenziale ogni giorno che passa, senza programmi o con enunciazioni generiche su “sviluppo di Gela, turismo, agricoltura, servizi”. E ci sono partiti e movimenti che affermano di avere ciascuno tre o quattro nomi da proporre: ampia scelta, quindi, per i cittadini, che vogliamo di più?