A battesimo anche a Gela il progetto Movimenta

A battesimo anche a Gela il progetto Movimenta

Nè smentite, nè conferme. Un nuovo soggetto politico irrompe in città e non si esclude che possa concorrere con propri candidati alle elezioni amministrative del dopo Messinese


Lo ha detto Alessandro Fusacchia, il parlamentare eletto alle ultime Politiche di marzo in quota +Europa (con Emma Bonino).
Senza sforzi di fantasia, il progetto è stato chiamato Movimenta (nella foto, da sinistra, Andrea Bartoli, Alessandro Fusacchia, Valeria Troia). Un torpedone carico di simpatizzanti provenienti da Roma in giù, è passato lunedì scorso da Gela, intrattenendo nuovi simpatizzanti, accorsi al richiamo del notaio Andrea Bartoli  e dell’architetto Emanuele Tuccio. Un paio d’ore al Tropico Med per illustrare le linee-guida di questo nuovo soggetto politico e per far conoscere agli ospiti Gela e le sue problematiche.

Movimenta vuole provarci puntando sull’analisi dei territori e “movimentando” la stagnante situazione politica italiana, partendo e dando valore appunto ai territori, micro realtà partecipative dei vari processi di riconversione delle economie e di sviluppo di quelle esistenti.
Bartoli e Tuccio saranno i referenti rispettivamente in Sicilia e a Gela.

All’ing. Sebastiano Abbenante – relatore esterno – è stato affidato il compito di dare agli ospiti itineranti (la carovana si è poi spostata a Favara, per concludere il mini-tour siciliano a Palermo) un quadro realistico della città. Abbenante ha parlato della crisi del petrolio, “concausa”, non “causa unica” della chiusura della raffineria, frutto anche delle strategie interne all’Eni. Ha anche detto che non serve ed è anche sbagliato puntare il dito accusatore solo verso le classi dirigenti locali («da sole non hanno la forza per risolvere questioni di tale portata»), che dovrebbero, questo sì, occuparsi di analizzare, orientare e favorire la ripresa, cogliendo di volta in volta le varie opportunità.
Apprezzate le testimonianze.

Movimenta–Movimento 5 stelle, l’accostamento sorge spontaneo. Può esserci una qualche relazione oggi o in futuro tra i due soggetti politici? «E’ un problema che non ci poniamo. Noi – ci ha detto l’on. Fusacchia, che è di Rieti – siamo un’altra cosa. Io, per esempio, sono contrario al reddito di cittadinanza così come concepito dai pentastellati. Vedrei piuttosto provvedimenti legislativi e investimenti che favoriscano l’occupazione, specie nel Mezzogiorno. Ci sono poi altre cose che ci differenziano dai 5 Stelle».
Una domanda d’obbligo: Gela potrebbe tornare alle urne prima della scadenza naturale del mandato del 2020. Movimenta che farà, presenterà una sua lista per il Consiglio comunale?

Risponde Fusacchia: «Può essere. Dipende dalla capacità dei nostri amici gelesi di organizzarsi per tempo e trovare i candidati che servono per formare la lista. Dobbiamo trovare le energie giuste per affrontare le sfide di oggi e di domani. Siamo ancora troppo piccoli, ma abbiamo le idee chiare. E poi, tutti hanno cominciato dal basso. Oggi siamo un microcosmo. Vorrà dire che governeremo tra dieci anni».
Le Europee dell’anno prossimo? «Vedremo di essere della partita».