Dall’incontro tenutosi giorno 3 aprile u.s. da parte del collettivo di Forza Italia giovani, intervengo sulla questione sollevata dal vice coordinatore provinciale Emilio Tallarita, chiarendo in proposito le vicende esposte nel corso della riunione del collettivo cittadino di giovedì 29 marzo u.s. (Nella foto Gaetano Eugenio Sola, dirigente regionale giovanile Forza Italia).
In quella occasione, è stata da tutti evidenziata la meritoria opera svolta a Gela dal gruppo di Forza Italia, risultato il primo partito in assoluto in una città dove, appena ieri, il primato del centrosinistra aveva confinato il partito a una risicata percentuale elettorale.
Il successo di F.I. è stato indubbiamente frutto di una intensa attività a sostegno dei candidati Federico e Bartolozzi, il cui successo ha premiato la sinergia tra i diversi gruppi identificati dall’idea stessa di un partito aperto ai giovani e che, per la prima volta nella sua storia, ha inteso rivendicare, a Gela, un ruolo di guida dell’intera area di centrodestra, finalmente riunita sotto un'unica bandiera contro i tanti disastri del centrosinistra e del M5S.
Le esternazioni del vice segretario provinciale ci mettono di fronte ad una scelta: la nostra condivisione al progetto di F.I. non può essere ostaggio di una lotta di potere di alcuni contro altri, finalizzata ad un accaparramento di sedie o poltrone, cariche e/o distintivi non legati al merito e al sacrificio personale per il sostegno a un idea, una bandiera, un ideale di partito.
Riteniamo sia ormai più pressante che mai l’esigenza di abbandonare schemi e mentalità decisamente superati dalla storia. Crediamo nell’idea che la sopravvivenza di un partito o gruppo politico debba essere legata alla sola credibilità degli uomini che ne intendano far parte e al sacrificio personale di chi ne voglia condividere le sorti, accomunati dalla piena e convinta condivisione dell’idea di società che si vuole realizzare.
E’ finito il tempo delle designazioni imposte dall’alto; crediamo piuttosto sia ineludibile la necessità di un sempre continuo coinvolgimento della base e di un sempre ostante contatto con i territori e le comunità che si intendono migliorare.
Il ragionamento, per quanto ci riguarda, è stato ben espresso nel corso della riunione di giovedì 29 marzo, allorché si era auspicata, come necessaria priorità, una più decisa apertura verso il territorio del gruppo locale, attraverso l’attivazione di tavoli tecnici con persone perbene e competenti, mirati allo studio e alla conoscenza dei reali bisogni della comunità e alle conseguenti migliori soluzioni.
Per far questo, occorre solo stabilizzare l’attuale quadro dirigente locale, evitando che da una stupida lotta senza quartiere tra guelfi e ghibellini, abbiano infine a soffrire la credibilità stessa di F.I. e dei suoi stessi eletti, nonché di quanti hanno avuto il merito di farlo diventare, unico esempio in Italia, primo partito in città.
Gaetano Eugenio Sola, dirigente regionale giovanile Forza Italia