Le promesse elettorali si chiamano ora equilibri politici. Questa la motivazione ufficiale che ha accompagnato le dimissioni della vice sindaca e assessora alla Cultura avv. Viviana Altamore.
La quale, evidentemente, non si aspettava di dover “levare l’incomodo” così in fretta.
Dimissionata, non dimissionaria, sarebbe il termine esatto, dimostrato dal fatto che appena un giorno prima di mollare aveva chiamato la nostra redazione per puntualizzare alcuni aspetti della sua vicenda politica, primo fra tutti la sua non effettiva volontà di togliere il disturbo, da noi paventato in un articolo apparso nell’ultimo numero del nostro giornale.
Aveva negato di volersi dimettere, non certo – aveva precisato – per problemi inesistenti con l’assessore Di Cristina nella gestione dei due assessorati. “Io comunque vado avanti”, aveva detto a noi del Corriere e ad altre testate.
Appena il giorno dopo arriva la comunicazione ufficiale delle sue dimissioni, su richiesta del sindaco “per garantire gli equilibri politici”. E’ la spiegazione che hanno fornito il sindaco e la Altamore.
Pioggia di attestati di stima per la Altamore, che in questi primi sei mesi di mandato si era data un gran da fare, portando lustro e freschezza in seno alla giunta ed in ogni manifestazione cui aveva presenziato. Nessuno può disconoscere il suo impegno e la qualità del suo operato.
E allora? E allora qualcuno dovrebbe dire perchè? Un perchè vero che nessuno vuole dire e che sapremo solo quando verrà fuori – ufficialmente – il nome del subentrante. Dovrebbe essere l’avv. Romina Morselli, in base ad un impegno pre-elettorale preso con il candidato Vincenzo Tomasi, eletto nella lista del M5S, figlio del compagno della Morselli, a sostegno del candidato sindaco Di Stefano.
La questione avrebbe creato un certo imbarazzo e qualche fastidio in seno al M5S, dove magari avrebbero voluto fare scelte diverse, e a cui invece, essendo passati all’incasso altri prima di loro, toccherà ingoiare il rospo.
A quanto pare, ci sarebbero altre cambiali da onorare, sempre per assicurare alla maggioranza “certi equilibri politici”. Ci sono già altri nomi in uscita che ballano, altri fuori che scalpitano.
Si tengono alla larga da queste beghe post-elettorali quelli del Pd, cui – fanno sapere – interessa l’attività amministrativa e il bene della città, in un momento assai delicato per il territorio.