Considerato che il Comune di Gela ha da sempre promosso eventi culturali e di intrattenimento per la città nel periodo estivo e non solo; posto altresì che negli ultimi anni per ragioni economico-finanziarie non è stato consentito stanziare risorse nel bilancio per fronteggiare tale tipologia di spesa, la Giunta comunale ha deliberato l'1 agosto 2024 un atto di indirizzo, con tanto di avviso pubblico affisso in albo pretorio che autorizzava una raccolta di manifestazioni di interesse da parte dei privati, disposti a promuovere eventi (storico-culturali, gastronomici, artistici, ludico-ricreativo-didattici, sportivi, di socializzazione e convegni/rassegne/presentazioni di libri ed opere identitarie gelesi) accollandosene le spese.
La delibera in questione demandava al dirigente ad interim del settore, la segretaria generale dott.ssa Carolina Ferro, la pubblicazione di un avviso pubblico per la scelta delle proposte, dando atto che il controllo sulle attività spettasse agli uffici comunali.
In ossequio, la dirigente ad interim ha pubblicato il bando il 13 agosto, in cui all'art.7 si disponeva che il vaglio sulle proposte ricevute spettava ad una commissione interna al servizio cultura, appositamente nominata con atto della stessa dirigente. Un successivo avviso pubblico, il 27 agosto prorogava la scadenza dei termini fino al 30 ottobre ed includeva la possibilità di inserire eventi anche per la festività natalizia. Intanto, quei soldini che non c'erano, sono arrivati dall'assessorato regionale al ramo.
Quasi 200 mila euro per finanziare eventi entro l’esercizio finanziario 2024, cioè entro il 31 dicembre dell'anno in corso. Senonché il 15 novembre scorso, la Giunta comunale ha deliberato un nuovo atto di indirizzo che demandava al dirigente del settore, dott.ssa Simonetta Guzzardi, l'individuazione di un soggetto esterno idoneo a fornire un ausilio, nella valutazione tecnico-artistica e nella scelta delle numerose proposte ricevute in ordine alla fattibilità e congruenza economica, alla sola unità di personale dipendente avente nel settore adeguata professionalità per l’espletamento dei molteplici procedimenti di fine anno, prossima peraltro alla pensione.
In altri termini, niente più commissione interna nominata dal dirigente di settore, ma supporto tecnico di un soggetto giuridico esterno, individuato sempre dal dirigente, che abbia l’idoneità e le abilitazioni necessarie, l'esperienza ed una competenza comprovata nel settore artistico e di promozione dell’identità territoriale e siciliana, nonché nell’organizzazione di eventi.
Un cambio dunque di direzione da parte del sindaco e giunta, segnalata dal forzista Enzo Cirignotta. Per l'esponente di Forza Italia l’amministrazione Di Stefano ha agito con leggerezza prendendo a pretesto una motivazione dozzinale nel cambiare in corsa le regole, decidendo più precisamente di sostituire il soggetto selezionatore dei progetti da pubblico a privato, con un semplice getto di spugna.
Ma se Cirignotta aveva chiesto la revoca della delibera, il primo cittadino non ha aspettato di riunire il proprio staff assessoriale ed ha preferito procedere subito con determina sindacale, la n. 80 del 19 novembre, con cui ha reintegrato la commissione di cui all'art. 7 del bando sopra richiamato, sostituendosi però di fatto al dirigente nella scelta dei componenti.
Di Stefano ha infatti nominato come componenti della commissione l'avv. Viviana Altamore, assessore alla cultura ed eventi, il dott. Peppe Di Cristina, assessore allo sport e turismo, la dott.ssa Sara Cavallo, presidente della Commissione consiliare allo Sport turismo e spettacolo; il sig. Massimiliano Giorrannello, vice presidente della Commissione consiliare allo Sport, turismo e spettacolo, la dirigente del settore, dott.sa Simonetta Guzzardi e, in qualità di segretaria verbalizzante, la sig.ra Iolanda Campo Cavallo, dipendente comunale.
Ma per il coordinatore cittadino Dc, Giuseppe Licata, come si suol dire, la toppa si è rivelata già ad occhio nudo peggiore del buco. L'esponente cuffariano ha subito rilevato la difformità tra la determina dirigenziale espressamente richiamata dall'art. 7 citato e la determina sindacale con cui di fatto la commissione è stata istituita nella composizione. Inoltre, fa specie secondo l'avv. Licata che a decidere sulle proposte ci siano pure due consiglieri comunali istituzionalmente preposti al controllo e verifica di tali decisioni.
La presenza di due assessori invece fa riflettere il leader del laboratorio politico PeR, Miguel Donegani che, pur non citandoli (Viviana Altamore e Peppe Di Cristina) e senza ulteriore specificazione, ravvisa nell'affiancamento dei due assessori una sorta di commissariamento dell'assessore al ramo come se il sindaco non si fidasse di quest'ultimo.
Se non altro, da parte nostra avevamo avvisato che, stante le deleghe assegnate ai due, tale coesistenza avrebbe portato a conseguenze equivoche. Non a caso, secondo i più maliziosi, tale coesistenza verrà meno con il rimpasto di fine primo semestre.