In una città problematica, quando si tratta di servizi sociali, nonché assistenza alle fasce più deboli e soggetti più fragili, anche la possibilità stessa di impiegare fondi per elargire servizi diventa spunto per aspre polemiche e atavici sospetti. L'ultimo caso è quello dei centri estivi per minori.
Ad accendere la miccia è stata l'ex assessore ai servizi sociali ed esponente del gruppo forzista locale, avv. Nadia Gnoffo (nella foto), che «appreso per caso che l’avviso è stato già pubblicato sull’albo pretorio ma senza alcuna diffusione mediatica», non ha esitato a lanciare strali verso una amministra-zione propensa da una parte a propagandare «inutili avvisi che non hanno seguito alcuno come quello dell’estate gelese», mentre dall’altra vengono taciuti avvisi ed op-portunità che «pare siano riservate solo ai pochi che conoscono queste realtà o a chi frequenta palazzo di città».
Inesorabile l'affondo: «tutto questo – ha sottolineato l'ex assessore al ramo dei servizi sociali – è inaccettabile!
Non posso che manifestare il forte sospetto che la politica dei social e dei selfie delle iniziative altrui abbia voluto tacere su questa importante opportunità che enti ed associazioni avrebbero potuto cogliere, considerato che verranno ammessi in ordine cronologico, tenuto conto della data di presentazione della domanda, circa 8 progetti e comunque fino ad esaurimento delle somme.
Sarebbe auspicabile anche una conferenza stampa – ha infine concluso l'avv. Gnoffo – per diffondere quanto più possibile la notizia sulla pubblicazione dell’avviso e per spiegare le modalità di partecipazione».
Immediata la diffusione ai media da parte dell'ufficio di gabinetto del sindaco del comunicato stampa che avvisa ed informa la collettività dell'avvenuta pubblicazione del bando presso l'albo pretorio.
«Con un Decreto del ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, al Comune di Gela – si legge nella nota - è stata assegnata la somma di 83.067,05 €, destinata al finanziamento di iniziative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori di età compresa tra 3 e 14 anni».
Le attività si dovranno svolgere nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2023. Ogni ente potrà presentare una sola proposta progettuale, con una richiesta di contributo che non potrà superare la somma di 10.380 euro (un importo massimo di 10.000 euro parametrato al numero di bambini/preadolescenti iscritti nella misura di € 10,00 cadauno per ogni giorno di presenza e di attività;
un importo massimo di € 380,00 per materiale di consumo, polizza assicurativa relativa all’attività finanziata e quant’altro necessario all’attuazione del progetto). Vietato richiedere contributi di alcun tipo alle famiglie.
«La scadenza – evidenzia la nota – per la presentazione del singolo progetto è fissata per le ore 12,00 del 12 settembre. Le proposte progettuali saranno esaminate fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, seguendo due ordini di priorità: 1) ordine cronologico di presentazione; 2) l’inclusione di minori diversamente abili». La presenza di minori con disabilità fra i fruitori è dunque elemento di preferenza.
Per completezza, va segnalato che l'attuale assessore Ugo Costa, in quota Mpa, ha replicato che quando c'era la Gnoffo assessore ai servizi sociali, il bando sui centri estivi venne pubblicato il 29 agosto e sempre con scadenza il 12 settembre, cogliendo altresì l'occasione per confessare la poco familiarità e dimestichezza vantata dallo stesso, a fronte dell'imperante vezzo dei selfie.