Consiglio comunale, attacco frontale di Fratelli d’Italia sul Pef rifiuti

Consiglio comunale, attacco frontale di Fratelli d’Italia sul Pef rifiuti

Com’era prevedibile, nella seduta aperta alla “presa d’atto” del Pef rifiuti quadriennale per la determinazione della Tari 2022-2025, il clima “sfiducia” è finito col prevalere.

L’assessore all’ambiente, Ivan Liardi, si è detto orgoglioso di aver portato questo documento finanziario in aula a seguito di un lavoro certosino e straordinario portato a compimento, mentre l’intervento successivo dell’assessore al bilancio, Mariangela Faraci, ha chiarito che nel triennio 2020-2022 si è calcolato che la capacità di riscossione della Tari si attesta in media al 65%.   

Dai banchi dell’opposizione, a mostrare letteralmente i denti è stato in particolare il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Il consigliere Pierpaolo Grisanti (foto a sinistra) ha posto la questione relativa al rendiconto 2021 non ancora approvato, ma che viene presupposto dalla relazione comunale allegata al Pef come base dello stesso piano economico finanziario. Un punto controverso successivamente superato, ma dopo un pausa riflessiva di 10 minuti. 

Al rientro, è stata poi la volta del capogruppo meloniano, Vincenzo Casciana, con un affondo politico che non ha fatto sconti all’amministrazione, confessando di trovarsi in difficoltà, in un clima in cui aleggia un forte imbarazzo, perché non ha ravvisato un sussulto di razionalità in un atto che non contempla né lo sconto di 2 milioni per i mesi in cui Timpazzo è stata la pattumiera dell’isola, né alcuna forma di premialità. 

A ruota il collega di partito, Salvatore Scerra (foto a destra), ha segnalato almeno tre criticità preoccupanti sulla base della normativa vigente, che verranno approfondite dalla segretaria generale, Carolina Ferro. Il consigliere Scerra ha denunciato che entro il 30 marzo 2023 non è stato approvato il contratto attuativo. Questa scadenza era condizione “ex lege” al fine di concedere la gestione del servizio. Per cui, diventa inutile oltre che illegittimo approvare un Pef che andrebbe, invece, ritirato.

Il sindaco Lucio Greco ha replicato che il vero motivo della mancata firma del contratto attutivo è stata la tempesta finanziaria che ha investito l'ente per debiti pregressi, garantendo però che un volta approvato il Pef, il contratto attuativo verrà sottoscritto. Ma Scerra ha controreplicato che il 7 ottobre 2022 la Srr4 e la Impianti erano dal notaio per firmare.