Nella seduta del 20 febbraio dedicato alle mozioni, è prevalso uno spirito assolutamente bipartisan, con tensione solo in coda.
I toni si sono un po’ alzati tra la consigliere comunale Alessandra Ascia, il sindaco Lucio Greco e, non sufficientemente lontano dai microfoni, il consigliere comunale Giuseppe Morselli. Si era infatti all’ultima delle mozioni all’ordine del giorno, la nona in elenco, dedicata al destino della Torre di Manfria, che proprio in questi giorni si è piazzata al settimo posto in classifica nell’undicesima edizione de “I luoghi del cuore” della Fai. Una mozione proposta dall’intergruppo consiliare Unità progressista e che ha visto la consigliere Virginia Farruggia a fare da relatore.
Nel prendere parola, il sindaco ha dapprima affermato l'esistenza di una perfetta sintonia con le tre proponenti della mozione, un secondo dopo si è portato oltre, dichiarando che l'amministrazione era già un passo avanti rispetto la stessa mozione. E ciò perché prima che scoppiasse la pandemia covid, l’amministrazione aveva avviato una petizione popolare di raccolta fondi per esercitare il diritto di prelazione innanzi ad una trattativa di vendita già in fase avanzata fra soggetti privati.
Alla pandemia, ha continuato il primo cittadino, è seguita la crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina e, contestualmente, la crisi del comune di Gela in difficolta finanziaria che comporta lo stallo di tante attività ed iniziative, a partire dai concorsi e compresa quella dell’acquisto della Torre, sulla quale nelle more, anche per farsi un’idea orientativa di riferimento, l’amministrazione ha chiesto una valutazione del bene da parte dell'Ute. Il primo cittadino ha infine ricordato che qualora qualcuno volesse richiederlo, vedrà puntualmente restituita la somma che aveva donato.
Un intervento, quello del sindaco, che non è stato affatto gradito dalla consigliere Ascia che ha ricordato che l'elemento patrimoniale, cioè l’acquisto in sé, non era l’elemento decisivo della mozione, incentrata piuttosto sulla salvaguardia e riqualificazione di un bene abbandonato e sempre più in pericolo. La consigliere ha poi sottolineato che una raccolta fondi tra le 500 e le 1000 euro non può certo definirsi un passo in avanti. Un tavolo di concertazione con la Sovrintendenza era invece il passo in avanti da fare.
Gli accadimenti internazionali di crisi, infine, non c'entravano nulla con la questione secondo la Ascia che nel recepire un suggerimento sarcastico proveniente dai colleghi d’aula, ha aggiunto all’elenco anche il terremoto in Turchia, abbandonandosi ad una risata. Il che ha provocato la controreplica del primo cittadino concessa dal presidente dell’assise civica, Totò Sammito. Una licenza del presidente che ha fatto scattare la protesta della stessa Ascia, impegnata nel frattempo in un diverbio con il consigliere Morselli, deciso a lasciare l‘aula. A seguirlo sono state la stessa Ascia e la collega Giudice, mentre la Farruggia è rimasta ed ha votato, benché inutilmente come gli altri rimasti, perché con i tre che sono usciti era venuto a mancare il numero legale.
Fino a quel momento, la seduta era proceduta in modo alquanto sereno con tutte le mozioni approvate all’unanimità, eccetto una, dei presenti all’appello nel momento di espressione del voto. Sono stati infatti 19 i voti favorevoli su 19 presenti, in occasione della prima mozione, che ha impegnato sindaco e giunta alla “intitolazione di una succursale di plessi scolastici della città o biblioteca comunale a Rocco Vacca, poeta, poeta e cultore”, proposta dal gruppo consiliare della Democrazia cristiana e relazionata dal capogruppo cuffariano, Vincenzo Cascino; così come 18 voti favorevoli su 18 presenti, sono stati contati in occasione della seconda mozione, che ha impegnato sindaco e giunta alla “installazione di dissuasori della velocità, anche di tipo ottico ed acustico, lungo via Indipendenza, specie nei tratti antistanti le scuole Quasimodo e Verga”, proposta dalla prima commissione consiliare - affari generali – con la presidente della stessa commissione, Marina Greco, a fungere da relatore.
Sono stati invece 16 i voti favorevoli più 2 astenuti (“autonomisti”) sui 18 presenti in occasione della terza mozione, che ha impegnato sindaco e giunta al “rilancio della pulizia in città e delle aree verdi”, previo tavolo tecnico tra settore ambiente e Ghelas per programmare gli interventi opportuni, quantomeno prima dell'avvento dell'estate, proposta dal gruppo consiliare di Forza Italia e relazionata dal capogruppo berlusconiano, Rosario Trainito. L’unanimità è tornata, 17 su 17, in occasione della quarta mozione che ha impegnato sindaco e giunta a conferire la “cittadinanza onoraria a Sara Khadim al-Sharia”, campionessa di scacchi iraniana che ha partecipato ai mondiali 2022, in Kazakistan, a volto scoperto, cioè senza velo, per protesta contro il regime, rinunciando volontariamente ad indossare l'hijab. La mozione è stata proposta gruppo consiliare di Una buona idea, con relatore il capogruppo Davide Sincero.
A metà elenco, il numero dei presenti era già sceso a 14 e tutti all’unanimità hanno favorevolmente votato la mozione che ha impegnato sindaco e giunta ad adoperarsi per far sì che, nelle sedi istituzionali competenti, chi di dovere si convinca a destinare al comune di Gela, parte del gettito delle “Royalties sul gas estratto dai giacimenti Argo e Cassiopea”, che a regime soddisferà il 30% del fabbisogno nazionale, senza alcun ritorno per Gela. Anche questa mozione è stata proposta dal gruppo consiliare di Una buona idea, con stavolta a relazionare il consigliere Rosario Faraci.
Il numero si è assottigliato di un’ulteriore unità, nelle mozioni successive, tutte proposte dall’intergruppo consiliare, targato rosa, cioè tutto al femminile, Unità progressista. Nella mozione dedicata alla “creazione di uno spazio idoneo, per lo svolgimento di attività motoria nei plessi staccati dell'Istituto comprensivo Giovanni Verga, ubicati in Via Caviaga e Via Pandino a Macchitella”, si è suggerito di cercare di capire se e come avvalersi della palestra interna o del tendone nei pressi. I voti sono stati 13 su 13 i voti.
Lo stesso esito numerico lo hanno dato le conte dei voti di altre due mozioni a firma dell’intergruppo: quella che ha impegnato sindaco e giunta alla “intitolazione di una strada/via ai sociologi Hytten e Marchioni” – relatrice Virginia Farruggia, M5S (nella foto) e quella sulla “istituzione di un passaggio pedonale/marciapiede pedonale in Via Licata” (relatrice Giudice).