Dopo oltre dieci anni si torna a votare, in Sicilia, per eleggere i rappresentanti delle ex Province.
Ad affermarlo è il vertice apicale della Regione siciliana, direttamente sul sito web istituzionale. Dopo i vari rinvii disposti dall’Ars, il governo Musumeci ha fissato la data: si andrà alle urne il 22 gennaio 2022.
«Gli enti intermedi siciliani “dovrebbero” tornare a votare perché secondo noi – afferma il portavoce del Csag, Filippo Franzone – il condizionale è d’obbligo. Del resto, lo stesso Musumeci ricorda i vari rinvii decisi a Sala d’Ercole lungo questi anni.
E, francamente, non abbiamo elementi e circostanze contingenti differenti rispetto al passato, tali da indurci a pensare e magari a convincerci che stavolta possa essere la volta buona. Noi - prosegue - li aspettiamo al varco, pronti ad uscire dal cassetto il nostro ricorso, in quanto vogliamo sapere dalla magistratura amministrativa perché cittadini che votano un referendum confermativo di due delibere consiliari, decidono di passare ad un altro intermedio e l’Ars li vuole costringere invece a votare per l’ente intermedio che hanno scelto di lasciare, nel pieno rispetto di norme varate dallo stesso legislatore isolano.
Si dice che la speranza è l’ultima a morire ma non ci illudiamo facilmente e rimaniamo scettici. Il sospetto di ulteriori rinvii – conclude Franzone – fino alla scadenza anche di questa legislatura, come di quella passata, rimane in noi fortissimo».
Se fosse davvero la volta buona, l’isola sperimenterebbe per la prima volta le consultazioni di “secondo livello”, sia per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), sia per eleggere i presidenti e i consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani). Il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Si vota, un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8.
Ricordiamo che nelle tre Città metropolitane, le elezioni verranno indette dal sindaci metropolitani mentre nei sei Liberi consorzi – in sede di prima applicazione – verranno indette dal presidente della Regione siciliana (successivamente, cioè a regime, toccherà al presidente del Libero consorzio uscente indirle). Gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi degli enti di area vasta.
Sono eleggibili a presidente del Libero consorzio i sindaci dei Comuni, a consiglieri delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi i sindaci e i consiglieri comunali. Sono candidabili: a presidente i soli sindaci, a consiglieri i sindaci e i consiglieri comunali. La presentazione delle liste deve avvenire tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12 del 2 gennaio 2022.