La Regione siciliana è in procinto di trasferire a 368 comuni dei 390 che ne hanno fatto richiesta, le risorse da utilizzare a beneficio di cittadini ed imprese particolarmente coinvolti dalle restrizioni covid, ricavate da una operazione di riprogrammazione del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, proposta dal governo Musumeci.
Gli uffici del dipartimento Autonomie locali hanno già completato l’istruttoria e il dirigente generale ha autorizzato la liquidazione di ben 83,3 milioni di euro.
Sono ventidue, pertanto, gli enti locali che avevano fatto richiesta ma che sono rimasti esclusi. Tra di essi, figura anche Gela: «dev’esserci stato un refuso o un errore, non possono esserci altre spiegazioni – si difendono il sindaco Lucio Greco (nella foto) e l’assessore al Bilancio Danilo Giordano – giacché il nostro Comune ha presentato nei tempi (26 febbraio 2021) tutta la documentazione necessaria per accedere alle somme del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.
Ci siamo già messi in contatto con la Regione e attendiamo un dietrofront sull’esclusione». Dalla regione hanno fatto sapere che Gela è stata esclusa, insieme ad altri 21 Comuni nell’isola, perché rea di non aver presentato il Fondo perequativo per il 2020 e gli impegni per il 2021, ma per il sindaco Greco e l’assessore Giordano non è assolutamente così «e le pec inoltrate all’assessorato alle Autonomie Locali, come da regolamento, lo dimostrano».
A tentare di fare ulteriore chiarezza sulla questione, è intervenuta anche la deputata all’Ars, Ketty Damante che, dopo un colloquio telefonico con la dirigente generale del Dipartimento reg. alla Funzione Pubblica, dott.ssa Margherita Rizza, ha voluto rassicurare gli animi: «in verità nulla è definitivamente perso – ha dichiarato – ma è tutto risolvibile e insieme con la dirigente abbiamo puntualizzato l’iter da suggerire agli amministratori comunali. Ho quindi incontrato – ha proseguito la parlamentare regionale - il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che si è reso immediatamente disponibile, con cui abbiamo concordato le azioni da mettere in campo.
Posso quindi dire con certezza che nessun finanziamento si perderà per Gela e Niscemi sempre che venga attuato, dalle due amministrazioni comunali, quanto concordato con gli uffici della Regione: questa è l’unica condizione. Non resta che sperare che questi fondi vengano, finalmente, impiegati per la città – ha concluso l’esponente gelese pentastellata - secondo quanto previsto dalle circolari della Regione. Erano previsti quasi 1 milione e 200 mila euro per Gela, costretta ad incassare una nuova esclusione dalla Regione ed un’altra mazzata al territorio, come se non bastassero le tante già ricevute.