Trentatreenne, farmacista specializzando in farmacologia e tossicologia, attualmente informatore scientifico del farmaco, nonché figlio di Gaetano, oculista conosciuto in città e già consigliere comunale in passato, Rosario Trainito (nella foto) è il più giovane eletto in Consiglio.
Candidatosi nella lista ammiraglia del sindaco, “Un’altra Gela”, successivamente ha maturato la scelta di lasciare il relativo gruppo consiliare, approdando al gruppo misto: «ho spiegato più volte – ci ribadisce Trainito – che una volta eletto sono stato uno dei più fedeli del sindaco. Credevo nelle sue potenzialità e pensavo che lui credesse in me. Ma ho dovuto ricredermi. Purtroppo io non riesco a dire sempre sì, bisogna anche usare la propria testa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la non condivisione di un documento a difesa di una collega che aveva abbandonato rifiuti in una discarica abusiva. Un qualcosa che per me era inaccettabile ed imperdonabile».
Attualmente è al gruppo misto ma non pochi lo danno destinato a passare in a “Fi” in occasione delle elezioni regionali: «sto bene da indipendente – sottolinea - nel gruppo misto, dove sono anche capogruppo. Non nascondo di nutrire grande stima per l’on. Mancuso che voterò e farò votare alle prossime regionali. Al momento ho bisogno di chiarire meglio e bene la mia collocazione. Voglio essere certo di stare bene a tutti, senza disturbare con il mio ingresso o rompere addirittura equilibri preesistenti».
Entrato più volte in aperta polemica con l’amministrazione nella veste di presidente della commissione sanità, si è visto accusare da parte del sindaco e dell’amministrazione di utilizzare questa funzione per travalicare le normali prerogative consiliari: «non è così – risponde seccamente – semmai penso che le polemiche siano nate soprattutto per mancanza di dialogo o per il cattivo uso dello stesso da parte del sindaco. Evidentemente è un tipo astioso che vede le proposte collaborative come un ostacolo e una sfida personale. La verità è che chi non segue il suo filone ed usa la propria testa, viene tacciato di essere un polemico».
L’ultima circostanza è di questi giorni, con il consigliere Trainito che, nello spingere per la didattica a distanza (la cosiddetta dad) a scuola, ha trovato il dichiarato appoggio, reiterato, di un comitato spontaneo di mamme, il “comitato pro dad”. Il sindaco è stato lestissimo nell’accusare Trainito di populismo becero, disposto ad aizzare la gente per un proprio tornaconto personale in termini di consenso: «mi limito ad osservare – liquida la questione il presidente della commissione sanità – che dovrebbe arrossire per le corbellerie che proferisce e non intendo andare oltre, perché si tratta di accuse che si commentano da sole».
In ogni caso, non è più un mistero che il sindaco Greco, nel contare la maggioranza, non fa più affidamento al consigliere Trainito: «il sindaco non l’hai mai detto – afferma il capogruppo del misto – ma c’è qualcuno che tenta di spingere la mia persona fuori dalla maggioranza, non so peraltro a che pro. Mi dispiace che il sindaco dia ascolto a gente che non gli sta dando sicuramente una mano, anzi!!! Per cui, non solo a lui ma a tutti, dico che nessuno è più maggioranza di me. Sono stato eletto con il maggior numero di voti entrando dalla porta principale a differenza di altri, ho sempre votato gli atti. Se la mia colpa fosse avere a cuore la mia città ed in questo mettermi in contrasto con il pensiero del sindaco, allora me la prenderei tutta. In realtà, la politica è fatta di dialettica con dentro dialogo e scambio di idee, che ad oggi sono assenti nella mente del nostro sindaco. Mi auguro che ci si possa lasciare tutto alle spalle e – conclude il “ribelle” Trainito – il primo cittadino pensi piuttosto a prendersela con chi fa davvero del male alla nostra città».