Politicamente scorretto/ Nessun rispetto per i defunti

Politicamente scorretto/ Nessun rispetto per i defunti

Ci sarebbe da ridere, se non fosse orribile l’ordinanza emessa il 15 dicembre dalla dott.ssa Cosentino, dirigente del  settore Ambiente e decoro urbano del Comune di Gela. Proprio perché (a dispetto del settore) è indecorosa. 

L’ordinanza stabilisce che, siccome le precedenti amministrazioni comunali se ne sono sempre strafregate di programmare la costruzione di nuovi loculi, qualcuno ha avuto un lampo di genio e ha pensato di recuperare circa milleseicento loculi nel Cimitero monumentale. Si tratta di loculi la cui concessione è già scaduta e non è stata rinnovata, quindi il comune si può riappropriare del loculo e rivenderlo. Magari raccogliendo i resti mortali dell’inquilino, infilandoli in una cassettina di zinco e depositandoli nell’ossario comunale o in qualche fossa comune.

Per evitare casi che poi finiscono nelle cronache, tipo “torna dalla Germania dopo dieci anni per mettere un fiore sulla tomba del padre ma non trova più i resti”, è buona norma che il Comune, prima di operare atti di forza, avvisi gli eredi della possibilità di rinnovare la concessione. All’anagrafe comunale, con un po’ di impegno, non è difficile trovare gli eredi di persone morte nello scorso secolo.

Ma al Comune di Gela questo non si fa. La motivazione è spiegata nell’ordinanza: “l’emergenza Covid 19 comporta la difficoltà, se non l’impossibilità per l’Amministrazione, di risalire alla discendenza del concessionario e, quindi, di avvisare i parenti dei defunti per la relativa estumulazione”.

La motivazione è nebulosa ed infondata. Cosa c’entra il Covid 19? Non si possono impiegare tre o quattro unità lavorative che in un paio di mesi possano effettuare le ricerche e poi avvisare con regolare notifica gli eredi? Il Comune di Gela, con questa espropriazione forzata, si troverà ad affrontare parecchie cause per risarcimento danni, cause che perderà vista la costante giurisprudenza in materia. Ma al di là dei risvolti giudiziari, c’è il ben più importante risvolto morale, quello che riguarda i sentimenti delle persone, quello che riguarda il culto dei morti, che fa parte delle nostre secolari tradizioni.

Attenti, amministratori gelesi! State facendo un atto infame ed incivile a danno dei cittadini, e questo sol perché, per la fretta, state omettendo i passaggi fondamentali del buon senso, del vivere civile e della “pietas” cristiana. Fermatevi, finché siete in tempo, e fate le cose secondo legge. Rimane un’amara considerazione: non c’è alcun rispetto verso i morti. E neanche verso i vivi.