Politicamente scorretto/ Il "Rispetto" di Musumeci

Politicamente scorretto/ Il "Rispetto" di Musumeci

Nonostante i gravi problemi (economici, sanitari, di relazione) di questo periodo, nonostante le misure di distanziamento fisico, nonostante l’impalpabile leggerezza della politica a tutti i livelli, mi sento tranquillo, mi sento tutelato, mi sento supportato.

Tutto ciò grazie al presidente siciliano Musumeci, uomo impavido, coraggioso, di carattere e di sani principii, che con un’ordinanza scritta con la penna e col machete ha deciso di imporre l’immediata chiusura dei centri di accoglienza dei migranti in tutta la Sicilia. Con l’impugnativa da parte del Governo, è toccato ai giudici amministrativi pronunciarsi sulla legittimità di questa ordinanza.

E questi (giudici del Tar) hanno stabilito che la materia immigrazione è competenza di Roma e quindi non è prerogativa di Musumeci.

Ma intanto mi sento confortato: è vero che i centri di accoglienza, da Lampedusa a Pozzallo, traboccano di migranti, sono affollatissimi; è vero che finora il Governo su questo trema è stato latitante; ma il fatto che con pochi tratti di penna la Sicilia venga “demigrantizzata” mi consola. Finalmente saremo liberi dai contagi del Covid-19 e potremo gridare tutti insieme “Non ce n’è Coviddi!”.

Ma quello che mi ha commosso e quasi mi ha fato piangere dall’emozione sono state le parole di Musumeci (nella foto) , quando ha spiegato che il provvedimento è stato preso per tutelare i siciliani, anzi di più, “per rispetto dei siciliani”.

 “Rispetto” è una parola importante, una parola grossa. Specie se pronunciata da Musumeci. Ed io la prendo per buona: vuoi vedere che il nostro Governatore si trova nel bel mezzo di una metamorfosi epocale che lo porterà a breve ad assumere atteggiamenti rispettosi verso i cittadini?

Sì, perché fino ad oggi, da quando è a capo della Regione, Musumeci (insieme alla sua maggioranza) non h avuto alcun rispetto per i cittadini di Gela, Niscemi e Piazza Armerina che da sei anni ormai attendono il riconoscimento del passaggio alla Città metropolitana di Catania.

E nonostante il Governo sia ormai “incartato” su questo tema, con l’incombente ricorso al Tar che bloccherà le elezioni nei Liberi Consorzi e nelle Città metropolitane, Musumeci, che quando era all’opposizione tuonava in difesa dei diritti delle tre comunità, continua a fare orecchie da mercante, da consumato politico di bassa lega (o di bassa Lega).

Comunque, a sentire Musumeci parlare di “rispetto” il cuore mi si riempie di gioia. Chissà che non impari davvero a praticarlo. Lo vedremo presto.